Recensione - Far Cry 4 - La Valle degli Yeti
La nostra recensione del nuovo DLC di Far Cry 4, La Valle degli Yeti
La Valle degli Yeti non va a inserirsi sulla struttura del gioco originale: per avviare il contenuto aggiuntivo, infatti, dovremo selezionarlo manualmente nel menu iniziale del gioco e, una volta fatto, saremo catapultati in un’avventura solo marginalmente connessa allo scontro fra Pagan Min e Sentiero d’Oro. Su ordine di Yuma (la comandante dei ribelli che abbiamo imparato a conoscere nel gioco originale) saremo mandati a esplorare una misteriosa vallata dove, si narra, gli antichi abitanti del Kyrat hanno nascosto una reliquia capace di donare l’immortalità. Inutile dire che sul manufatto ha messo gli occhi pure il nostro antagonista e che, tanto per cambiare, tutte le spedizioni precedenti non hanno mai fatto ritorno. Poteva Ajay esimersi dal compito? No, non poteva e, dunque scopriremo ben presto che la valle non solo è sferzata da venti gelidi ma pare abitata solo da fanatici religiosi dediti ai sacrifici umani e a una forma piuttosto cruenta di meditazione trascendentale. Ah, e poi ci sono gli Yeti.
Giusto per chiarirci, gli abominevoli uomini delle nevi con cui avremo a che fare non sono né bestie normali né amichevoli palle di pelo: gli Yeti di Far Cry 4 sono enormi scimmioni assetati di sangue, violenti e molto, molto, molto difficili da abbattere. Se pensavate che i rinoceronti del gioco originale fossero coriacei qui c’è materiale per farvi cambiare idea.
"La Valle degli Yeti sperimenta un’interassante variazione sul tema della saga"[caption id="attachment_140823" align="aligncenter" width="600"] Far Cry 4 La Valle degli Yeti - screenshot[/caption]
Le qualità e i limiti di questo contenuto aggiuntivo sono tutti racchiusi in questo approccio: i fan di Far Cry 4, quelli che hanno liberato ogni torre, conquistato tutti gli avamposti e raccolto tutte le maschere, non si faranno certo sfuggire l’occasione di passare ancora qualche ora nel Kyrat, tutti gli altri, potranno trovare un’avventura diversa dal gioco originale ma altrettanto interessante. Forse una componente narrativa più studiata e un maggiore approfondimento delle dinamiche di assedio avrebbero fatto fare a La Valle degli Yeti il salto di qualità, tuttavia, siamo comunque davanti a un DLC di altissima qualità, capace di fare quello che ogni contenuto aggiuntivo dovrebbe: proporre un’angolatura inedita e, perché no, leggermente di sbieco rispetto al gioco su cui va ad inserirsi.