Recensione - Fantasy Life - Ingenua spensieratezza

Dopo anni di attesa, Fantasy Life arriva in Europa: la nostra recensione

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Quasi due anni sono serviti a Fantasy Life per arrivare in Europa, lasciandosi attendere come tutti quei titoli che rimangono confinati a lungo nella terra del Sol levante, alzando l'asticella dell'attesa da parte degli appassionati, persino ammantandosi di una mistica aura di eccellenza, perché è un po' caratteristica del giocatore voler pensare che un titolo irraggiungibile sia per forza di cose bello, ed anche perché Fantasy Life in patria è piaciuto, tanto (ma non tantissimo). Poi magari la realtà è diversa, cadono aspettative e preconcetti e ci si trova di fronte un titolo di certo gradevole, ma per niente eccezionale.

Fantasy Life, il titolo indica già la direzione, ingloba due generi , in effetti abbinabili, ma che per essere sviluppati ognuno al proprio meglio richiedono strutturazioni adeguate. Il gioco di ruolo, non quello giapponese, ma quello più occidentale, maggiormente action, scevro da particolari architetture ludiche, come barre che si riempiono, attacchi speciali e quant'altro, e la simulazione di vita, alla Animal Crossing, il cui punto fondamentale è, in sostanza, fare un po' quel che pare, scorrazzando in giro come dei perdigiorno ed utilizzando il mondo di gioco come un'enorme area di divertimento. Le basi sono ottime quindi, invoglianti, e Fantasy Life mette subito di fronte al giocatore una scelta che ne delinea l'esperienza per le primissime ore di gioco, quella relativa al proprio mestiere.

[caption id="attachment_135507" align="aligncenter" width="400"]Fantasy Life screenshot 1 Fantasy Life - screenshot[/caption]

Elemento distintivo del titolo di Level-5 e 1-UP Studio (ex Brownie Brown) è infatti la presenza di varie professioni, tutte selezionabili fin dall'inizio, contestualmente alla creazione del proprio personaggio, divisibili in sostanza tra quelle di combattimento, quelle di raccolta e quelle di creazione. Che si voglia diventare paladini, mercenari, pescatori, taglialegna, cuochi o carpentieri, il gioco mostra subito la sua natura aperta, concedendo di affondare i denti nei primi compiti che il proprio maestro propone, al contempo lasciando esplorare i primi territori, magari iniziando a padroneggiare anche il sistema di combattimento, perché menare le mani non è assolutamente prerogativa delle classi guerriere, che comunque possono contare su più possibilità di attacco ed armi migliori. Il tutto è funzionale al particolare sistema di progressione, articolato in tre differenti parti: si aumenta di livello, come in un qualunque gioco di ruolo, qui però non solo sconfiggendo nemici, ma facendo qualsiasi cosa, sia questa tagliare un larice o pescare una bella trota; si aumenta la propria felicità, assecondando le richiesta di Franfalla, misterioso insetto che accompagnerà il proprio personaggio nell'avventura, progredendo così anche nella trama; aumentando le proprie stelline e di conseguenza il proprio rango nella professione che si esercita, completando le sfide che il maestro propone.

"Stanca, tanto, il sistema di combattimento, che è di una banalità sconcertante"

Sulla carta il gameplay di Fantasy Life sembrerebbe essere una delle cose più belle del mondo, e potrebbe esserlo, non fosse che l'implementazione non è perfetta, anzi ha molte lacune. La componente ruolistica, tirando fuori la scontata progressione tramite livelli, non ha profondità. Si segue l'avventura principale, spinti, si fa per dire, da una storia banale e tutta cuoricini, nella quale non c'è spazio per un minimo di complessità, e nel contempo si prova anche a soddisfare le richieste dei cittadini, che dovrebbero fungere da missioni secondarie, ma la loro ripetitività viene fuori dopo molto poco, e allora ci sta anche che le si trascuri bellamente. Stanca, tanto, anche il sistema di combattimento, che è di una banalità sconcertante, deputando ad un tasto l'attacco, risolvendosi in un button mashing appena edulcorato da un paio di mosse utili per scansare gli attacchi. E l'aspetto da simulazione di vita? Le sfide son interessanti, ma non si riesce quasi mai a percepire la sensazione che il mondo sia a propria disposizione; certo, è possibile cambiare mestiere e variare quel che si fa, ma la libertà tipica del genere è ben altra cosa. Senza contare che qui manca totalmente una sua componente fondamentale, ovvero l'interazione, appena più complessa di un semplice dialogo, con gli abitanti, mentre è presente quella di personalizzazione della propria abitazione.

[caption id="attachment_135508" align="aligncenter" width="400"]Fantasy Life screenshot 2 Fantasy Life - screenshot[/caption]

Dove Fantasy Life piace, senza se e senza ma, è nella grafica colorata e vivida, che pecca lievemente nella definizione di qualche texture e nel tratteggio dei personaggi, ma sfoggia una direzione artistica ottima, e non poteva essere altrimenti, visto il curriculum del team di sviluppo. Le ambientazioni sono quelle tradizionali del fantasy medioevale, ma brillano per personalità, non concedendo nulla alla monotonia, così come ispiratissimi sono i personaggi, alcuni dei quali caratterizzati ottimamente, anche grazie ad una localizzazione di prim'ordine che ne impreziosisce le battute. La colonna sonora, composta da Nobuo Uematsu, accompagna i toni scanzonati del gioco ottimamente, e tira fuori ogni tanto brani piacevolissimi da ascoltare, magari non memorabili, che sono perfettamente coerenti con la natura del titolo, e si possono concedere anche qualche sperimentalismo appena accennato.

Fantasy Life è nel complesso un prodotto apprezzabile, non totalmente riuscito, vista la mancanza di profondità nelle sue due componenti, quella ruolistica e quella simulativa, ma che può regalare comunque ore di intrattenimento di qualità, a patto che si riesca a centellinarne quello che ha da offrire, abbandonandosi anche alla spensieratezza che lo permea profondamente.

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