Recensione: Driven, il Blu-Ray Disc

Il film di Renny Harlin con Sylvester Stallone arriva in una edizione Blu-Ray Disc ricca di contenuti speciali e una buona qualità tecnica...

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Recensione a cura di Gianluca Dadomo

Driven è un film ambientato nel mondo della Formula CART che vede Sylvester Stallone e il regista Renny Harlin di nuovo insieme dopo l’esperienza avuta nel 1993 con “Cliffhanger – L’Ultima Sfida”. Il blu-ray distribuito da Warner Bros. ci consente di riscoprire in alta definizione la concentrazione di corse e pneumatici fumanti che nell’Aprile 2001 avevano scaldato le sale americane.

Il giovane pilota irrequieto Jimmy Bly (Kip Pardue) è da tempo che non sale sul podio: ha grande talento ma non trova più il modo di affermarsi. La promozione delle corse e la guida del veicolo sono un peso che non gli permette più di concentrarsi come una volta. Per rimetterlo in carreggiata, viene riassunto il veterano Joe Tanto (S. Stallone), un uomo dalla passione inossidabile che ha perso la retta via a causa delle turbolente vicissitudini familiari. L’obiettivo è quello di scalzare dal trono il vincente tedesco Beau Brandenburg (Til Schweiger), anch’esso parecchio stressato e prossimo ad una definitiva separazione dalla sua fidanzata (Estella Warren). In quella che fin dal principio si delinea come l’acerrima sfida dei due rivali sotto la supervisione “old school” di papà Stallone, viene aggiunto un velo di telenovela che non risparmia fugaci sguardi alla vita di coppia (matrimoniale e post-divorzio) e al frizzante furto della compagna di Brandeburg da parte dell’ormai autolesionista Jimmy. Cosicché lo spettatore è subito chiamato in tribuna a supervisionare le caotiche relazioni interpersonali e le velocissime corse dei bolidi a quattro ruote.

In quella che è chiaramente una pellicola che preferisce i protagonisti dal cuore che pompa benzina a quelli alimentati dal sangue, il regista Renny Harlin dimostra tutta la sua esperienza nelle scene d’azione, affrontando con molta enfasi ogni aspetto scenico dell’automobile. Velocità, manovre e incidenti trovano in Harlin un perfetto esecutore ed è tangibile la visione da appassionato del genere che ha voluto imprimere nella pellicola. Con dodici anni ormai sul groppone, il lato action dell’opera mostra più pregi che difetti : le inquadrature e il montaggio veloce sono tutt’ora esemplari, perfettamente dosate e, dopotutto, ci aspettiamo una certa competenza dall’artefice di “Blu Profondo” e “Die Hard 2”. La CGI è effettivamente l’elemento che è invecchiato peggio ma buona parte della colpa è dovuta al Full HD 1080p che, da un lato aiuta a rendere meglio le finiture dei volti e i detriti dell’asfalto, dall’altro invece non cela le datate elaborazioni delle modifiche digitali. Una visione in VHS o in risoluzione SD, ancora oggi, non ci permetterebbe di entrare così scrupolosamente nella critica degli effetti visivi. Se ne avete l’occasione e volete vedere il processo d’invecchiamento della CGI nei film di Harlin, guardate “Blu Profondo” in una delle sicure riproposizioni su Rete 4 (magari in piena notte) e poi confrontatelo con l’edizione blu-ray. Dopo il paragone, forse sarete portati a giudicare con più zelo i segni del tempo di Driven.

Purtroppo, il film non si limita ai sorpassi e ai pit-stop. Come dicevamo sopra, l’aggiunta da telenovela vuole proprio tamponare la perdita di interesse nel passaggio dalle scene più concitate a quella dell’analisi interiore dei personaggi. Ahimè, missione fallita. I dialoghi diventano presto semplici intermezzi tra una corsa e l’altra, eccezione fatta per il personaggio di Joe Tanto che Stallone si è abilmente cucito addosso in fase di sceneggiatura, garantendogli una storia passata fatta di grandi vittorie e assenze domestiche che poco a poco vengono alla luce.

La mano di Harlin, per quanto eccella durante le gare, regala ottime riprese anche fuori pista, durante alcuni scambi di battute e maggiormente nell’incipit dove con una impostazione shaky riesce a rendere al meglio lo stress da riflettori subito da Jimmy. Quindi l’errore più grande della pellicola va forse confinato alla fase di scrittura del soggetto. Originariamente concepito come una storia di formula 1 in chiave biopic, Driven è stato rimaneggiato svariate volte: scene eliminate (che ritroviamo negli extra) e correzioni in post-produzione lasciano intuire una mancata intesa tra Stallone e regista. E’ così che la collezione di sette nomination ai Razzie Awards (con una vittoria come peggiore attrice non protagonista a Estella Warren) trova un riscontro. Già appena uscito in sala, il film non aveva ottenuto né il successo di pubblico né di mercato a cui erano abituati i film dell’ex Rocky, tanto da essere ignorato dai media sportivi e da far ammettere a Stallone stesso che avrebbe desiderato non far parte del progetto.

Allo sfortunato esito del film segue una proposta in blu-ray decisamente efficace sia sul fronte video che audio. Nel disco home video doppio strato troviamo una traccia video performante, con un bitrate che abbonda nelle scene sportive e comprime maggiormente nelle riprese di interni e dialoghi, senza mai scalfire l’accurato dettaglio raggiunto dal direttore della fotografia. La colorazione tende al blu e al rosso, ma è quasi sempre brillante, specie durante le sfide. Abbiamo rilevato una certa pastosità durante una suggestiva sequenza sotto la pioggia : il quadro video infatti, che fino a quel momento non aveva mai esibito una grana eccessiva, la espone durante il fatidico incidente; dettaglio, profondità e tridimensionalità si perdono salvo ristabilirsi nei momenti successivi. A parte quest’ultimo intoppo, il transfer video rispecchia magnificamente la qualità dell’originale in pellicola.

Il lato audio, come da prassi Warner, propone la traccia inglese in DTS HD Master Audio 5.1 e la lingua italiana in Dolby Digital 5.1. La sonorità è potente e coinvolgente, estremamente dinamica. I momenti di migliore immersione sono naturalmente quelli ambientati all’interno dell’abitacolo, grazie ad un sound design che chiede il forte supporto del subwoofer e dei canali surround per darci la sensazione di sedere in macchina piuttosto che sul divano.

La sezione dedicata ai contenuti aggiuntivi è ricca e ben strutturata. Include infatti il commento del regista, il making of, il theatrical trailer, un documentario sugli effetti in CGI e numerose scene eliminate. Ogni supplemento è dettagliato, più sbilanciato sul fronte informativo che non su quello promozionale a differenza dei più recenti home video. Il contributo del regista e dello staff ci delucidano sulla lunga gestazione del progetto, sia in positivo che negativo, dato che si fa riferimento anche alla rimozione digitale di Stallone nella già citata sequenza piovosa, senza nascondere quindi anche gli aspetti più errati della produzione.

Al di là della componente più action, il vero difetto di Driven è quello di aver intrapreso numerosi temi senza affrontarne nessuno in particolare. L’assunto secondo cui gli sbagli della vita si ripercuotano sul fisico, lasciando profonde cicatrici sulla pelle e nel cuore, era di per sé un motivo trainante che doveva essere veicolato meglio dalla star Stallone che purtroppo, pur avendo scritto la sceneggiatura, si è dedicato ad un ruolo marginale. Nel film, come nello script, il suo ruolo è quello di ridare fiducia al giovane Jimmy per lanciarlo di nuovo verso il podio. Se nella storyline l’esito è positivo, a livello di performance attoriale non lo è per niente. Il casting risente infatti della mancanza di una figura guida, palesando oltremodo l’incapacità dei giovani a portare avanti da soli lo show. Tuttavia, il disco blu-ray offre una grande qualità su tutti i fronti: la bontà del video, il coinvolgimento del sonoro e i tanti extra sono ottimi elementi che meriterebbero una prova, a patto che un film di gare automobilistiche rientri nei vostri gusti.

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