Recensione - Disney Magical World - Per i più piccoli (e non solo)
Nel mondo di Disney Magical World, con la nostra prova
Castellopoli è la cittadina contenitore ludico del gioco, che con pochi preamboli si va a conoscere, nei panni del proprio Mii, attraverso un tutorial che gradualmente introduce il giocatore alle regole ed alle dinamiche del gioco. Tutto poggia su un sistema di medaglie, ed i primi momenti passano ottenendo le prime, prove del completamento di incarichi semplicissimi, necessari per iniziare ad assaggiare il piatto preparato dal team di sviluppo. S'inizia quindi scorrazzando per la città, conoscendo i personaggi originali e quelli della storica casa di animazione, da Topolino a Minni, da Pippo a Zio Paperone, fino a Qui, Quo, Qua, raccogliendo oggetti necessari a creare i primi vestiti nella boutique di Paperina, imparando da Paperino l'arte della pesca, addirittura prendendo in gestione un bar, e piano piano si arriva a completare il prologo, che è in realtà poco indicativo della natura del gioco.
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E' quando infatti si esce dal sistema di incarichi già programmati ed a sé stanti che ci si accorge di quanto bene siano intrecciati i vari aspetti della produzione. Oltre che alle novità di Castellopoli, si ottiene l'accesso a nuove aree a tema, nelle quali incontrare Winnie Pooh, Alice o Aladdin, ottenere nuovi oggetti e soprattutto avventurarsi nelle missioni, che rappresentano la parte con più azione della produzione. Armati di una bacchetta magica, si affrontano dispettosi fantasmi, fino a giungere al cospetto del loro capo, e per quanto siano basilari nelle dinamiche e risibili nel livello di sfida, queste sezioni di gioco, anche per la loro brevità, risultano piacevoli, anche perché spesso sono l'unico modo per ottenere gli oggetti più rari, e ci si lancia allora in una caccia che spesso ha esito positivo.
E' la struttura circolare la migliore qualità della produzione di h.a.n.d., perché, sia che serva per cucire un nuovo vestito, per abbellire il proprio bar, o per preparare nuove, gustose ricette, la necessità di quell'oggetto in più spinge a pescare, coltivare, esplorare, e mentre lo si fa ci si può imbattere casualmente in un nuovo contenuto o ottenere in maniera inaspettata una nuova medaglia. Questo sistema di continua soddisfazione, che premia nel brevissimo termine il giocatore e quindi lo spinge costantemente avanti (che è quello che per intenderci manca alla serie Animal Crossing, superiore invece di larga misura nella quantità di cose da fare e nella qualità dell'interazione con i personaggi) provoca veramente assuefazione, anche al netto di un gameplay innegabilmente semplicistico e che alla lunga può stancare, essendo privo di particolari stimoli.[caption id="attachment_136633" align="aligncenter" width="420"] Disney Magical World - screenshot[/caption]
Quanto Disney Magical World propone sembra quindi perfetto per i giocatori molto giovani, ed in definitiva lo è, anche per la sua direzione artistica colorata, che prevedibilmente prende molto dall'iconografia della compagnia statunitense e la riproduce con una tecnica discreta. Il gioco risulta qualitativamente di molto superiore alla stragrande maggioranza di titoli indirizzati allo stesso pubblico, e rappresenta per esso un acquisto consigliatissimo, ma non si può escludere che anche qualcuno di più smaliziato riesca a ricavarne qualche ora di intrattenimento senza pensieri, grazie al suo sistema di gioco, sempre pronto a premiare ogni piccolo progresso e ad utilizzarlo subito.