Recensione - Diablo III Console Edition - Diabolico
Diablo III non perde la sua principale caratteristica, ossia l'accessibilità
Abbiamo testato la versione console dell'hack 'n slash Blizzard...
Il nostro parere generale sul gioco l'abbiamo già espresso a suo tempo, e sulle meccaniche di base non ci ripeteremo inutilmente, limitandoci in questa sede a valutare il lavoro fatto dal punto di vista della trasposizione.
Anche per chi vi avesse speso già molte ore su PC, pad alla mano Diablo III non perde la sua principale caratteristica, ossia l'accessibilità. A patto di adeguare il livello di difficoltà, davvero chiunque può cimentarsi con l'esperienza, e i controlli si rivelano disposti in maniera ben studiata. I quattro tasti frontali permettono di gestire velocemente le abilità di base, mentre l'analogico sinistro concede il movimento diretto del personaggio nelle ambientazioni. Dato che la telecamera è fissa, la leva destra è stata invece utilizzata per l'aggiunta di una mossa non presente nella versione PC, ossia una pratica schivata, la quale, senza impattare eccessivamente sul gameplay, si adatta molto bene allo scorrere dell'azione. L'accesso ai menu, possibile grazie al tasto Select o Back, rivela ben presto un completo, ed efficace, re-design. Scritte più grandi e grafiche ben realizzate permettono di muoversi con discreta agilità in mezzo alla grande mole di oggetti, lasciando del tutto intatto anche questo importante aspetto "gestionale" dell'esperienza PC. Molto gradito è inoltre il menu secondario, raggiungibile tramite il D-Pad, che permette di scorrere la lista degli oggetti posseduti ed equipaggiarli senza interrompere l'azione.
Parlando di modifiche e aggiunte, la novità più grande della versione console di Diablo III è senza dubbio la cooperativa in locale. Mentre sul versante online non ci sono grandi differenze, la possibilità di giocare insieme ad altre persone sullo stesso schermo è del tutto inedita. Come è facile immaginare, il già notevole caos che solitamente domina nelle sessioni di gioco di Diablo III è ulteriormente enfatizzato in compagnia di altri tre giocatori, al punto che, talvolta, si può incontrare qualche difficoltà nel mantenere traccia di quanto sta effettivamente accadendo. A parte questo relativo impedimento, la cooperativa locale funziona sostanzialmente bene. Tutti i partecipanti, a patto di disporre del proprio profilo registrato nella console (l'esportazione tramite USB è supportata), avranno la possibilità di salvare i progressi del personaggio, o importarne uno precedentemente livellato, mantenendo una buona continuità negli avanzamenti. Piacevole anche la gestione della telecamera dinamica, che allarga o restringe il campo in base all'azione, senza mai rivelarsi d'ostacolo al divertimento.
Passando al lato più tecnico della vicenda, la versione console di Diablo III lascia del tutto da parte la necessità di una connessione online permanente per funzionare, e questo giungerà senza dubbio come una gradita notizia. Inoltre, tale decisione a livello strutturale (insieme alle pesanti critiche ricevute dalla versione PC) ha portato Blizzard alla decisione di eliminare definitivamente la famigerata casa d'aste, causa di tanti squilibri nel loot. A proposito di quest'ultimo, per quanto non ci si trovi ancora di fronte alla tanto sospirata "versione 2.0", finalmente il drop dei leggendari e degli oggetti legati alla classe del giocatore è stato rivisto, proponendo ora percentuali molto più accettabili. Quanto al livello generale di sfida, questo è rimasto del tutto intatto, se non addirittura leggermente accentuato. L'introduzione della schivata ha infatti portato a un netto irrobustimento dei colpi inferti dalle mostruosità incontrate nelle fasi iniziali di gioco. I livelli di difficoltà sono ancora cinque, compresi gli ultimi due inizialmente bloccati, e la modalità Hardcore (con morte permanente del personaggio) è sempre disponibile. Il respawn a seguito della morte, invece, vede ora la possibilità di risorgere direttamente sul corpo, decisamente gradita durante gli scontri più complessi e potenzialmente frustranti. Dal punto di vista grafico, la perdita di definizione si rivela più evidente del previsto nei personaggi, ora nettamente più scalettati, mentre gli sfondi mantengono le buone caratteristiche già viste su PC. I 60 frame per secondo dichiarati non sono sempre stabili, accompagnati purtroppo da momentanei blocchi e rallentamenti. Niente di davvero inficiante a livello di godibilità, ma ci saremmo comunque aspettati una fluidità generale migliore.
Nel complesso, il lavoro fatto da Blizzard con Diablo III console può dirsi più che buono. Curiosamente, in questa versione riveduta e corretta sono stati integrati alcuni aggiustamenti che avrebbero fatto, a suo tempo, la felicità del pubblico PC, e questo, per alcuni, verrà indubbiamente visto come uno smacco. A parte tale considerazione, consigliamo l'acquisto a tutti coloro i quali ancora non abbiano avuto modo di vivere l'esperienza originale su PC. A fronte di un'attesa non certo breve, si troveranno tra le mani un pacchetto molto più completo e bilanciato.
Tipologia di Gioco:Diablo III è un hack'n'slash a sfondo fantasy con elementi ruolistici, questi ultimi limitati al sistema di skill e crescita del personaggio. A definire il prodotto sono il combat system, apparentemente semplice ma supportato da un complesso sistema di abilità e conseguenti build, la cooperativa online, non invasiva e molto ben bilanciata, e la rigiocabilità. In particolare, finire una sola volta il gioco andrebbe "contro" la sua natura, in quanto il gameplay è stato studiato per dare il meglio di sé alle successive passate.
Come è Stato Giocato:Grazie a una copia Playstation 3 gentilmente fornitaci da Blizzard, abbiamo speso circa 10 ore sulla versione console di Diablo III, provando sia l'esperienza in solitaria, sia la cooperativa in locale e online.