Recensione - Dengeki Bunko: Fighting Climax

Un piacchiaduro accessibile e di nicchia: la recensione di Dengeki Bunko: Fighting Climax

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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E' difficile immaginare a quale nicchia di appassionati possa ambire Dengeki Bunko: Fighting Climax, picchiaduro a incontri sviluppato da Ecole Software e French Bread per conto di SEGA. Non è solo questione di genere, non è la sola difficoltà nel trovare uno spazietto all'interno di un panorama dominato dai grandi nomi, come Street Fighter, o da produzioni pensate per l'appassionatissimo, come Guilty Gear; è anche il relativo appeal che in Occidente hanno personaggi che in Giappone sono protagonisti di light novel, romanzi con alcune illustrazioni, qui protagonisti; è, soprattutto, la bizzarra scelta di lanciare ad ottobre un gioco la cui versione riveduta, corretta e migliorata uscirà a dicembre in Giappone, e prevedibilmente arriverà anche da noi, seppur più in là nel tempo. Vi avvertiamo quindi: verrà Dengeki Bunko: Fighting Climax Ignition, dopo questo Dengeki Bunko: Fighting Climax.

Espletate le doverosissime, in questo caso, formalità, possiamo ora passare a parlare del gioco, che come detto è un picchiaduro ad incontri, che ha come non troppo numerosi protagonisti i personaggi delle light novel edite da Dengeki Bunko; qualcuno potreste conoscerlo, come Asuna e Kirito da Sword Art Online, Kuroyukihime da Accel World, Miyuki Shiba da The Irregular at Magic High School, ma ci sono ottime probabilità che vi risulteranno sconosciuti, per la maggior parte, fatta eccezione per i due (sbloccabili) provenienti dall'universo SEGA. La poca familiarità con essi non deve però influenzare il giudizio riguardo una caratterizzazione che nella maggior parte dei casi è buona e verso tante apprezzabili concezioni artistiche diverse, che certo giocano perlopiù sugli stereotipi scolastici, ma risultano nel complesso abbastanza varie, ed uniformate discretamente dalla direzione artistica complessiva del gioco.

[caption id="attachment_147696" align="aligncenter" width="600"]Dengeki Bunko Fighting Climax screenshot Dengeki Bunko: Fighting Climax - screenshot[/caption]

Dengeki Bunko: Fighting Climax si mostra subito come picchiaduro accessibile, che rifugge i tecnicismi eccessivi a favore di un'immediatezza e di una facilità di apprendimento totali, persino eccessive, blasfeme per gli appassionati del genere. Comuni a tutti personaggi sono infatti non solo i tre tipi di attacco, leggero, medio, forte, ma anche i moveset, il che significa che per tutti le mosse speciali arriveranno dal quarto di luna in avanti, all'indietro e dalla pressione contemporanea di due tasti, che a seconda della direzione produrranno attacchi diversi, concatenabili con un ulteriore colpo. Le due mosse speciali? Mezza luna in avanti, mezza luna all'indietro e due tasti. Se basta così poco per descrivere il repertorio di ogni singolo personaggio capirà subito il giocatore se rientra o meno nel target del gameplay del gioco, ma lo ribadiamo: il neofita o colui che vuole solo picchiare senza pensieri è benvenuto, cerchi altrove il tecnico. Il gioco cerca la profondità con qualche piccolo espediente, ma è davvero poca cosa a confronto di un impianto totalmente votato alla semplicità di fruizione.

"Dengeki Bunko: Fighting Climax si mostra subito come picchiaduro accessibile, che rifugge i tecnicismi eccessivi a favore di un'immediatezza e di una facilità di apprendimento totali"

Quello compiuto non è un delitto nei confronti del picchiaduro, è una sua interpretazione magari eccessiva, ma che ha la sua ragion d'essere nel momento in cui si cerca un divertimento immediato, che non debba fare i conti con il necessario studio che i capisaldi del genere richiedono. Soprattutto con un amico, Dengeki Bunko: Fighting Climax è molto godibile, spettacolare, perché se le mosse dei personaggi sono identiche negli input non lo sono, per fortuna, nelle dinamiche, e sotto questo punto di vista i combattenti sono differenziati in maniera efficace. Dove il gioco latita, senza possibilità di redenzione alcuna, è nell'offerta ludica, che si compone di una risibile modalità storia, che ha persino finali identici per tutti i personaggi, ed in quella Dream Match, appena più elaborata, che si compone di meno battaglie, ma che ad ognuna di esse accompagna delle brevi scenette tra i combattenti. Certo, c'è il multiplayer online, ma sarà molto difficile trovare altri giocatori.

[caption id="attachment_147697" align="aligncenter" width="600"]Dengeki Bunko Fighting Climax screenshot Dengeki Bunko: Fighting Climax - screenshot[/caption]

Ricorrono quindi in fondo alla recensione le domande poste all'inizio dell'analisi. Dengeki Bunko: Fighting Climax è un gioco tutto sommato piacevole, con un gameplay poco profondo ma immediato, ma sconta problemi non da poco nella sua stessa essenza, ai quali si aggiungono mancanze quantitative; di varietà, di personaggi, di livelli, di opzioni di gioco. Non lo esaltano nemmeno una tecnica bidimensionale curata ma non raffinata ed un comparto sonoro dalle trascurabili musiche e dal discreto doppiaggio. E' condannato alla sufficienza, dalla quale si spera lo solleverà la sua prossima incarnazione, che promette di essere più ricca ed elaborata.

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