Recensione - Defiance - Ferite aperte
Defiance brilla più per i rimpianti generati che per gli effettivi valori
Abbiamo provato a fondo Defiance, MMO di Trion Worlds sviluppato in parallelo all'omonima serie TV
La fruizione del MMO Defiance è chiaramente legata a doppio filo a quella dell’omonima serie TV (il cui arrivo in Italia, peraltro, al momento non è previsto, ma questa è un’altra storia). Questo risulta evidente sin dall’introduzione, molto stringata e posta subito prima della creazione del proprio alter ego, per nulla adatta a farsi un’idea precisa del contesto. Questo perché Defiance è stato dichiaratamente creato per essere vissuto come complemento della serie TV, senza la quale si rischia di rimanere piuttosto spaesati, o di avere l’impressione, errata, che il background narrativo sia poco complesso o sviluppato.
Il gioco si svolge a San Francisco, o presso quello che ne rimane, dopo che una lunga guerra tra umani e alieni si è consumata, lasciandosi dietro ben poco. Il conflitto, tuttavia, si è sopito grazie al coraggio e al senso responsabilità di alcune frange degli eserciti, che durante la battaglia di Defiance hanno deciso di deporre le armi e tentare la via della diplomazia. Nonostante i nobili intenti, la situazione si rivela molto difficile da gestire, con la Terra trasformata in una sorta di calderone pronto ad esplodere, affollata da un gran numero di razze aliene e, naturalmente, ancora abitata dagli umani. In questo pericoloso contesto, il modo migliore per fare soldi è darsi alla caccia dei preziosi frammenti delle navi spaziali coinvolte nella guerra, i quali di tanto in tanto precipitano sulla superficie del pianeta, innescando immediatamente dei conflitti tra gli “hunter” in cerca di fortuna.
Per chiunque abbia giocato un MMO, l’esperienza offerta da Defiance risulterà piuttosto familiare. Seguendo le missioni principali, intervallate da cinematiche dove fanno capolino anche alcuni personaggi della serie TV, il giocatore si troverà a completare obbiettivi piuttosto tradizionali, come raccogliere specifici oggetti, liberare ostaggi, recuperare dati da terminali. Solitamente, tutto si riduce all’eliminare le forze nemiche guidate dall’intelligenza artificiale, raggiungere l’obbiettivo, mantenere la pressione di un tasto per qualche secondo e passare alla successiva missione. Se dunque il sistema di missioni e la caratterizzazione del mondo di gioco non costituiscono i punti di forza di Defiance, a risultare più che soddisfacente è invece il sistema di combattimento, che si slega del tutto dalla tradizione MMO. Gli sviluppatori hanno infatti optato per meccaniche analoghe a quelle degli sparatutto in terza persona, senza tuttavia implementare un sistema di coperture. Una scelta forse rischiosa, dato il rischio di rendere antiquato e anacronistico l’intero combat system, ma portata avanti con mano indubbiamente esperta. Il risultato è uno stile di gioco molto frenetico e immediato, caratterizzato dal discreto feedback restituito dalle armi e dalla grandissima varietà in cui queste ultime si offrono al giocatore, soprattutto trascorse le prime cinque, sei ore di gioco. Persino le carenze dell’intelligenza artificiale nemica, molto evidenti, sono state mascherate con successo grazie alle molte diverse tipologie di avversari che ci si trova ad affrontare, caratterizzati da armamenti e comportamenti diversi sul campo di battaglia. Questo, aggiunto alla dinamicità causata dall’assenza di un sistema di coperture, dona agli scontri a fuoco un gusto in qualche modo retrò, nel complesso riuscito e divertente.
La già accennata varietà delle armi utilizzabili, spesso dotate di effetti aggiuntivi legati al fuoco, o al veleno, aumenta ulteriormente quando si prendono in considerazione i moltissimi accessori dei quali è possibile dotarle, portando l’arsenale complessivo a un numero di variabili davvero notevole. Per quanto il livello di difficoltà medio delle missioni principali permetta tranquillamente di giocare in solitaria, essendo Defiance un MMO lo scopo dovrebbe essere principalmente quello di condividere l’esperienza. Purtroppo, anche in seguito alla massiccia patch rilasciata qualche giorno fa, cooperare si rivela un grosso problema, a causa del pessimo funzionamento degli strumenti necessari, ossia la chat e la sincronizzazione tra le quest. Elencare uno per uno tutti i bug che si sono presentati durante le nostre prove sarebbe oltremodo tedioso e sgradevole, dunque ci limiteremo ad affermare che, al momento, godere della compagnia di altri giocatori durante le missioni principali è un’esperienza tutt’altro che accessibile. Per quanto capiti spesso di incontrare casualmente altri giocatori durante il corso delle missioni, fare gruppo e cooperare in maniera stabile è al momento molto difficile, e questo, trattandosi di un gioco online, rappresenta naturalmente un problema di dimensioni notevoli. Migliore è invece il funzionamento delle missioni cooperative, accessibili da un menu separato dal mondo di gioco. Una volta completato il matchmaking, che abbina il giocatore ad altri tre compagni disponibili, si completa una missione all’interno di un’istanza separata dalla mappa di gioco tradizionale, mediamente costellata da boss piuttosto impegnativi da sconfiggere.
Dopo circa trenta ore di gameplay, Defiance brilla più per i rimpianti generati che per gli effettivi valori. Delle buone idee alla base indubbiamente vi sono, su tutte il sistema di shooting molto riuscito e il caos generato dalle Arkfall, ma tutta l’esperienza rimane schiacciata sotto il peso di una tonnellata di bug e imprecisioni. Si tratta chiaramente di un prodotto rilasciato molto prima del tempo, probabilmente per la necessità di trovarsi sugli scaffali al momento della première della serie TV. Un peccato, in quanto ormai solo le patch posssono ricucire le moltissime ferite lasciate aperte. Fino ad oggi, Trion si è dimostrata molto attiva in tal senso, rilasciando un gran numero di patch, alcune delle quali anche molto massicce. Alcuni dei problemi iniziali sono stati effettivamente risolti, ma tutt’ora non si può certo parlare di Defiance come di un’esperienza estranea ai bug e alla conseguente frustrazione. Se, e quando, i problemi più grossi verranno risolti, allora la fortuna di questo MMO sarà legata a doppio filo a quella dell’omonima serie TV, e alla capacità degli sceneggiatori di Trion di mandare avanti gli eventi nel gioco in parallelo rispetto a quelli delle puntate settimanali. Tutto questo, al momento, è impossibile da prevedere, e quello che rimane è un gioco non completo, ricco di spunti interessanti e momenti divertenti ma purtroppo compromesso.
Tipologia di Gioco:Defiance è un MMO legato a doppio filo all'omonima serie TV statunitense (il cui arrivo in Italia, per il momento, non è certo). Combinando un impianto piuttosto classico per i giochi di massa online a meccaniche da sparatutto in terza persona, gli sviluppatori hanno previsto un gran numero di missioni principali legate da una trama, una modalità cooperativa separata, e un comparto PVP accessorio.
Come è Stato Giocato:Grazie alla copia PC gentilmente fornitaci da Star2Com, abbiamo giocato a Defiance per circa trenta ore. Come già ripetuto più volte nel corpo della recensione, nonostante le patch il gioco soffre ancora di moltissime imprecisioni e bug assortiti, soprattutto legati a uno degli elementi fondamentali dell'esperienza, ossia la cooperazione tra giocatori.