Recensione: Into Darkness - Star Trek, il Blu-Ray Disc

A massima velocità curvatura, ecco che effetto fa Into Darkness in Blu-Ray Disc: un impianto tecnico di puro riferimento tecnico, affiancato però da pochi extra...

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Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 2.40:1

  • Audio:

  • 5.1 Dolby Digital: Italiano Francese Spagnolo

  • 7.1 Dolby TrueHD: Inglese

  • Sottotitoli: Italiano Inglese Inglese NU Danese Finlandese Francese Norvegese Olandese Spagnolo Svedese

  • 1 disco 50gb

  • Region free

  • Amaray

  • Prodotto da Paramount, distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, FR, UK, ES.

Film

Dopo aver salvato una civiltà primitiva da un vulcano in piena eruzione, violando di fatto la prima direttiva della flotta stellare, il capitano James T. Kirk viene esautorato dal comando dell'Enterprise, proprio mentre un presunto terrorista, di nome John Harrison, fa saltare in aria un archivio della flotta e assassina la maggior parte degli ufficiali di alto rango. Kirk quindi parte all’inseguimento di Harrison fino a Qo'noS, il mondo natale dei Klingon, dove egli si è rifugiato, ma la missione nasconde un oscuro segreto che metterà Kirk e l'Enterprise in grave pericolo.

Secondo capitolo del nuovo corso di Star Trek, inaugurato nel 2009, sempre sotto la regia di J.J. Abrams e la scrittura e produzione di Alex Kurtzman, Roberto Orci e Damon Lindelof,
Into Darkness rappresenta la diretta evoluzione del tema trattato nel precedente film e riprende il discorso della crescita e maturazione dei personaggi, in particolare focalizzata su Kirk e Spock: se nel precedente capitolo hanno capito di poter trarre una reciproca e fruttuosa collaborazione, ora devono riuscire a capirsi, comprendersi ed accettarsi per riuscire a far scaturire quel sentimento di amicizia che l'originale Spock aveva paventato con la sua controparte giovane nel primo film. Kirk, promosso troppo prematuramente alla posizione di capitano, deve ora farne i conti e carpire il peso che ne comporta, la responsabilità di avere altri che dipendono da lui, che ogni decisione comporta un rischio e che le regole hanno motivo d'essere. Spock deve invece scendere a patti con quelli che sono i suoi sentimenti, dopo il trauma per aver assistito alla scomparsa del pianeta natale e della madre e comprendere il significato intrinseco di lealtà e amicizia.

E mentre i protagonisti affrontano le loro sfide morali, sullo sfondo viene tratteggiato il tema portante che muove l'intero episodio: la guerra. O meglio, il suo presunto spettro, causato da dissapori tra due culture, dai fatti narrati nel primo film, che creano un filo conduttore di causa ed effetto e di persone che non vedono altre soluzioni se non provocarla di proposito per pilotarla verso la salvezza. Concetto vecchio come il mondo, ma sempre valido e qui impreziosito e ben radicato nel canone Trek di cui Orci, Kurtzman e Lindelof domano senza problemi, con decisione e competenza per creare un classico del franchise. Grande merito, ovviamente, da parte di Abrams che ormai non ha bisogno di ulteriori prove per dimostrarci di avere uno squisito gusto estetico, di saper gestire cast corali e di raccontare storie con quel piglio favolistico ereditato dalla “scuola” spielberghiana. Non convince completamente l'eccesso di enfatizzazione sulla recitazione in molti punti, che provoca talvolta l'effetto contrario, ma in ogni caso, Into Darkness si presenta, come ogni episodio Trek che si rispetti, con uno strepitoso impianto visivo e scenico, solido sul piano narrativo e rispettoso della storia che porta con se il nome Star Trek.
 

 

Video

Direttamente dal ventitreesimo secolo, Into Darkness si teletrasporta, finalmente, anche negli scaffali dei migliori negozi italiani in alta definizione Blu Ray, che promette di far cantare il più poderoso degli impianti audio e video dell'appassionato più incallito.

Sono ben tre le edizioni che ci vengono presentate, indice della grande attenzione che gli studios danno al prodotto e al brand. Si parte con l'edizione 2D, presentata in un disco singolo contenente il film insieme agli extra, confezionata in amaray. Si aggiunge l'edizione 3D, che presenta il medesimo contenuto più un disco per il film in 3D. Ultima, ma ben più importante per i collezionisti è la cosiddetta “Phaser Edition”, in numero limitato di copie, che presenta l'edizione 2D del film, insieme a una replica 1:1 della pistola phaser del capitano Kirk, con tanto di piedistallo. Tuttavia, l'uscita è prevista per il 4 dicembre.

Questa recensione si concentra unicamente sull'edizione 2D del film, quindi di qualsiasi commento sull'efficacia della stereoscopia casalinga non vi sarà traccia.

Into Darkness è stato girato in 35 mm Panavision anamorfico, eccetto alcune sezioni in 70 mm IMAX e Iwerks 8/70, finalizzando il tutto in un master digitale a 2K di risoluzione (Digital Intermediate).
Con l'uscita del Blu Ray di Oblivion, abbiamo potuto assistere alla nascita del nuovo più alto standard del cinema digitale, capace di lasciare a bocca aperto. Into Darkness rappresenta, in egual modo, quanto di meglio il cinema moderno in pellicola abbia mai offerto, diventando da subito una delle più alte vette visive, se non la più alta, che si sia visto fin ora. Il quadro che ci si presenta supera abbondantemente il già eccezionale video del film del 2009, presentando una paletta cromatica ancor più brillante, estremamente profonda e ricca di sfumature. Ogni singolo grano di ogni fotogramma del film restituisce una quantità sbalorditiva di dettagli finissimi, per ricostruire primi piani solidi e tangibili per incarnati volumetrici, tessuti dalla trama fitta e definita, poltrone di pelle con ogni striatura in bella mostra, makeup complessi e stratificati da sembrare naturali, intrecci di tubi e cavi del motore a curvatura dell'Enterprise distinguibili fino al più piccolo bottone, panoramiche di una Londra futuristica e di pianeti alieni degni del più accurato servizio fotografico documentaristico e molto altro ancora. La tridimensionalità che ogni sequenza regala supera le più rosee aspettative, grazie a un eccellente contrasto, avvalorato da un nero infinito, ricchissimo di dettagli, che fa risaltare la brillantezza cromatica. Nessun calo, in nessun frangente, che sia scuro o luminoso, gli effetti speciali sono un tutt'uno con il girato live, l'Enterprise appare fisica e dettagliata, meglio del miglior modellino mai realizzato e l'alternarsi tra il 35 mm e il 70 mm è reso trasparente, senza alcuna variante nella qualità fotografica ed esprime il meglio che i due formati hanno da offrire, in funzione all'estetica del film. Tuttavia, l'occhio più attento a questi particolari noterà l'alternarsi dell'ampia lente anamorfica con le sue deflessioni, con il più stretto e geometrico angolo IMAX, la qual cosa non crea però alcun problema per una fotografia, dominata da blu e rossi intensi, che è un vero spettacolo per gli occhi.
Come sempre, l'ambizioso quadro video viene preservato e restituito in tutta la sua magnificenza, senza alterazioni digitali come banding o microblocking, grazie alla codifica AVC ad alto bitrate, come da sempre Paramount ci ha abituati.
 

Audio

Come da prassi imperitura per tutti i titoli Paramount, anche Into Darkness viene presentato con il consueto set di tracce audio, in cui l'inglese originale gode dei vantaggi di una codifica lossless in Dolby TrueHD, mixato in 7.1, mentre tutti i doppiaggi, italiano compreso, sono “limitati” nella codifica Dolby Digital 5.1 a 640 kbps.
E' meglio dire subito che la differenza tra il doppiaggio italiano e l'inglese originale supera ogni previsione, non tanto per demeriti della traccia italiana, quanto per i pregi di quella originale che è, con ogni probabilità, la migliore mai ascoltata fino ad oggi. Estremizzazioni a parte, il lavoro di mixing ha dell'incredibile, coinvolgendo lo spettatore in un'esperienza multisensoriale che lo trascina fin dentro l'azione, come mai fatto fino ad ora. I canali sono incredibilmente aperti, ariosi, capaci di regalare alti e bassi mai così puliti e intensi. La colonna sonora attraversa l'intera sala, accompagna lo spettatore all'interno della plancia dell'Enterprise, per farlo uscire e godersi il fragore dei motori, i colpi dei phaser, le esplosioni dei siluri, la cui direzione è sempre precisa, netta, facendo partecipare abbondantemente i posteriori e i laterali, con un sub sempre a pieno regime. Il tutto sempre con dialoghi possenti, chiari e profondi.
La traccia italiana si difende comunque molto bene, la dinamica è potente, i dialoghi sempre integrati, gli effetti puliti e fragorosi. Certo, dopo l'esperienza originale è difficile stare al passo, ma non c'è dubbio che è comunque uno dei migliori 5.1 italiani, capace di grande coinvolgimento.
 

 

Extra

L'edizione Blu Ray del film del 2009 era avvalorata da un disco extra di soli contenuti speciali, ricco di lunghi e dettagliati documentari, featurette e molto altro ancora. Purtroppo non può dirsi altrettanto di Into Darkness, e questo è indice di una politica Paramount che sacrifica sempre più spesso questo aspetto. Nel solo disco presente, non vi sono documentari veri e propri ma sei brevi speciali che si concentrano, in modo rapido ma tutto sommato efficace, sulle scene d'azione e, in minor misura, sulla scrittura del film, in particolare in “il nemico del mio nemico”. Dispiace la mancanza del consueto commento audio del regista, ulteriore grave lacuna del prodotto, rendendo questo reparto appena discreto e lontani dai grandi speciali a cui la CBS ci ha ormai abituati con le uscire Blu Ray di The Next Generation ed Enterprise, come anche la stessa Paramount in passato ha fatto con i precedenti film della serie.
 

  • La Creazione del pianeta rosso

  • Attacco alla Flotta Stellare

  • Il mondo dei Klingon

  • Il nemico del mio nemico

  • Da nave a nave

  • Lo scontro

Conclusioni

A massima velocità curvatura, ecco che effetto fa Into Darkness in Blu Ray. Il nuovo capitolo della serie di Star Trek è un'esperienza fantascientifica che trascina fino a dove nessuno è mai giunto prima, grazie ad un impianto tecnico di puro riferimento tecnico, che sbaraglia la concorrenza e si pone come nuovo metro di paragone. Peccato che la mancanza di un vero bagaglio di contenuti speciali renda un'edizione che poteva essere perfetta, del tutto incompleta. Nonostante ciò il prodotto è caldamente raccomandato, sia per i fan della serie che per i feticisti dell'alta definizione che troveranno pane per i loro denti.

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