Recensione: The Dark Knight Trilogy Ultimate Collector's Edition
Come promesso durante l'unboxing video della Dark Knight Trilogy Ultimate Collector's Edition, ecco anche l'articolo di commento e analisi...
Quando venne diffusa la notizia che sarebbe stato l'inglese Christopher Nolan a dirigere il “nuovo film di Batman”, il concetto cinematografico di reboot non era ancora una prassi e una nozione ben nota a tutti come oggi.
Ma non è propriamente questo il punto con il quale vorrei iniziare a parlare di questa The Dark Knight Trilogy Ultimate Collector's Edition.
Preferirei partire con “l'immancabile aneddoto personale” cui, ormai, i più affezionati di voi dovrebbero essere avvezzi.
Ecco, quando il mondo venne a sapere della news citata qualche riga fa, ricordo di aver avuto le stesse “good vibrations”, per citare i Beach Boys, avute qualche anno prima nel momento in cui avevo appreso che Peter Jackson avrebbe adattato per il grande schermo Il Signore degli Anelli.
Come per il regista neozelandese, anche per Nolan si trattava di “fiducia a scatola chiusa”. Non avevo ancora visto Following, eppure Memento e la sua reinterpretazione di Insomnia erano stati più che sufficienti a farmi pensare “potrebbe scappar fuori qualcosa di realmente interessante”.
Considerate anche il fatto che io, contrariamente alla Warner Bros. che doveva finanziare il progetto, mi sarei limitato a spendere 7 euro per il biglietto del cinema e quindi, in caso di delusione, sarei rimasto molto meno scottato rispetto ai realizzatori del lungometraggio.
7 euro al posto di 100 e passa milioni di dollari di budget.
Si vive a cuor più leggero in caso di débacle.
Messa da parte questa ridicola considerazione economica e spinto per un po' il tasto Fast Forward, eccomi, anzi eccoci arrivati ad ottobre del 2013.
La Trilogia di Batman è un caso ormai chiuso e archiviato con un adeguato quantitativo di “high five” scambiati fra Nolan e tutti i vertici della Warner e siamo tutti qua in attesa di scoprire come lo studio avrà intenzione di gestire il post-Cavaliere Oscuro e il prosieguo dell'avventura cominciata con L'Uomo d'Acciaio.
Eredità culturale a parte, la saga di Nolan è ancora protagonista della ribalta perché a inizio mese è arrivata sugli scaffali dei negozi, tanto virtuali quanto fisici, la The Dark Knight Trilogy Ultimate Collector's Edition.
Di questo ubertoso cofanetto abbiamo già avuto modo di proporvi un unboxing in cui il sottoscritto non ha neanche provato a contenere l'entusiasmo di averlo fra le mani (e a tal proposito rinnovo, a nome di tutto il BAD Network, i ringraziamenti alla divisione home video della Warner Bros. che ci ha fornito il prezioso esemplare):
Su Social Network, molti lettori hanno commentato e condiviso il video commentandolo al grido di “nerd porn”.
Appropriato, direi.
In questa sede tuttavia, procederò con un'analisi più “distaccata” e sobria del prodotto.
Per quanto riguarda la copiosità di extra fisici contenuti nella scatola rimando al video – lo trovate embeddato qui sopra. Mi limito solo ad aggiungere un dato che non ho specificato durante l'Hangout. Le riproduzioni dei cinque poster Mondo sono quelle dei villain del franchise reinterpretati da Jock.
I dischi dei film sono in tutto e per tutto quelli già arrivati in commercio nel corso degli anni, pertanto, se già li possedete, l'eventuale acquisto del cofanetto non riserva alcuna sorpresa sul fronte tecnico-contenutistico dei Blu-Ray. Diciamo che tutto si riallaccia direttamente al vostro personale livello di amore verso Batman e, nello specifico, vero l'Uomo Pipistrello secondo Nolan.
I dischi alloggiati nello splendido digibook sono però sei. Il sesto offre la possibilità di vedere più di novanta minuti di contenuti extra che, da soli, valgono il prezzo del set.
Il primo, di cui abbiamo avuto modo di parlare svariate volte nel corso delle ultime settimane segnalandovi estratti vari ed eventuali, è Il Fuoco Divampa: La Creazione e il Mito della Trilogia del Cavaliere Oscuro.
Questo lungo approfondimento – quasi un'ora e venti minuti – racconta la genesi, lo sviluppo e la conclusione della scommessa vinta effettuata illo tempore dalla Warner e dall'allora giovanissimo filmmamer britannico.
Il viaggio artistico e produttivo della Trilogia viene narrato attraverso 8 capitoli (Origins, Approach, Themes, Construction, Ensemble, Execution, Anticipation, Legacy) che analizzano in modo schietto l'assunzione del rischio effettuata dalla dirigenza di una major che dieci anni fa ha deciso di affidare la ricostruzione dell'immagine cinematografica di una delle più grandi icone culturali e pop dei nostri tempi a un regista che, se non proprio esordiente, non aveva certo esperienza in materia di macchine produttive da 150 milioni di dollari.
Oltre agli interventi dei produttori e realizzatori del franchise, vengono proposte anche le interessanti considerazioni di altri personaggi di spicco dell'industria hollywoodiana come Zack Snyder, Guillermo del Toro, Damon Lindelof e Michael Mann. Mann, curiosamente, è stato un regista tirato in ballo svariate volte dalla critica nei giorni in cui Il Cavaliere Oscuro arrivava nelle sale, in virtù di alcune somiglianze fra il “Capitolo Due” del franchise nolaniano e l'immortale Heat.
Le uniche lacune di questo corposo documentario possono essere trovate nella mancanza d'interventi diretti del cast e sul “glissiamo oltre” riguardante la sostituzione di Katie Holmes con Maggie Gyllenhaal.
In giro vi potrà capitare di leggere lamentele circa l'assenza di un qualche “in memoriam” dedicato a Heath Ledger. Francamente, mi sembra un'osservazione sterile. Di Ledger e del suo Joker si parla eccome. Ma viene celebrato quello che ha fatto nel film con la sua memorabile ed immortale interpretazione. Una scelta, a mio modo di vedere, molto più logica e rispettosa rispetto al banalissimo “riattiziamo il fuoco del cordoglio popolare”.
Estremamente interessante anche la lunga chiacchierata – circa 25 minuti – fra Nolan e Richard Donner, colui che con Superman ha di fatto inaugurato il filone, oggi quantomai fiorente e redditizio, dei cinecomic. I due siedono uno di fronte all'altro e discutono delle difficoltà e delle soddisfazioni collegate al dover adattare per il grande schermo due icone come l'Uomo d'Acciaio e il Crociato di Gotham.
Come ultimo contributo, troviamo le sequenze integrali girate con cineprese Imax sia del Cavaliere Oscuro che del Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. A, a proposito di Imax, dopo il video con l'unboxing, qui sotto trovate la nostra videorecensione del Cavaliere Oscuro – Il Ritorno registrata dopo l'anteprima del kolossal ospitata dalla sala Imax del parco Oltremare di Riccione.
Commento Finale
La qualità della proposta effettuata dalla Warner con la The Dark Knight Trilogy Ultimate Collector's Edition non è di livello elevato. Affermare ciò, sarebbe riduttivo.
Si tratta di un set che merita di frequentare il club dell'elleccelenza, già abitato da altre Collector's Edition Made in Warner arrivate in commercio in tempi più o meno recenti e collegate a franchise come quello di Harry Potter o dello stesso Batman.
Naturalmente, il prezzo di tutta questa cornucopia non è basso, ma è di certo commisurato alla quantità e alla qualità di quanto offerto.
Se, da una parte, abbiamo i tre film contenuti nei soliti Blu-Ray che ormai ben conosciamo, dall'altra abbiamo il sesto disco che non si limita a farci vedere qualche banale featurette di circostanza, bensì a narrare la storia della Trilogia con un documentario ricco, approfondito, completo ed esaltante quanto le stesse pellicole che compongono l'allegoria morale del Batman secondo Nolan.
I fan della settima arte, non necessariamente dei soli cinecomic, non potranno poi rimanere indifferenti allo scambio di opinioni fra uno degli autori più importanti del panorama cinematografico attuale e un filmmaker come Richard Donner, un artista che oltre a Superman ha regalato al pubblico gemme come I Goonies, la saga di Arma Letale, S.O.S.Fantasmi e Ladyhawke.
Riassumendo: la Warner Bros. ha fatto tutto il possibile per dare vita a una Collector's Edition degna di lodi sperticate ed è pienamente riuscita a centrare il bersaglio. La scelta sull'investimento economico di circa 70 euro dipende poi, logicamente, dal vostro personale livello di mania da collezionisti.
Quello che è certo è che il cofanetto vale ogni singolo centesimo.
Ma questo ormai dovreste averlo compreso.