Recensione - Crimson Shroud - videogiochi da tavolo

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


Condividi

Quote:

C'è molto dell'impianto di gioco dei giochi di ruolo carta e penna, o dei giochi da tavola fantasy nei quali si muovevano le proprie pedine

Recensito il titolo ideato da Yasumi Matsuno...

Guild 01 è una raccolta di titoli che, in Giappone, è stata commercializzata in forma retail, su di un'unica cartuccia, contenente quattro giochi: Liberation Maiden, uno shooter vecchio stile; Aero Porter, una simpatica simulazione nella quale gestire il proprio aeroporto; Crimson Shroud, un gioco di ruolo dalla forte componente narrativa; Rental Bukiya de Omasse, una sorta di RPG ritmico. Nintendo ha deciso di rendere disponibili i primi tre tramite eShop in Europa, e proprio dell'ultimo arrivato, Crimson Shroud, ci troviamo a parlare.

Dietro Crimson Shroud c'è Yasumi Matsuno, padre della serie Ogre Battle e coinvolto in titoli come Final Fantasy Tactics, Vagrant Story e, più tardi, MadWorld; un game designer d'eccellenza quindi, ed il suo tocco è evidente fin dai primi momenti di gioco. Matsuno ha sempre dato forte rilievo nei suoi giochi alla componente narrativa nei suoi giochi, ed ecco che il primo impatto con Crimson Shroud è contro un muro di testo che potrà scoraggiare immediatamente coloro poco avvezzi al racconto e più affini all'azione. Si va anche oltre quella che è la normale mole narrativa dei giochi di ruolo, ed un approccio più approfondito svela il perché: la componente ruolistica, in Crimson Shroud, non è centrale, ma naturale propaggine videoludica di qualcosa di diverso, ovvero una trasposizione quasi fedele di un gioco da tavolo.

C'è molto dell'impianto di gioco dei giochi di ruolo carta e penna, o dei giochi da tavolo fantasy nei quali si muovevano le proprie pedine. Il racconto della storia tramite il solo testo è assimilabile alla verbosità di un game master che descrive, ad ogni fase, la situazione del gioco. Un racconto di qualità, piacevole da leggere, che utilizza un lessico non comune e ricercato (il gioco è in inglese, o giapponese, quindi attenzione se non padroneggiate le lingue), per una storia anch'essa di rilievo, della quale non vi vogliamo svelare alcunché, vista la sua centralità nell'esperienza regalata da Crimson Shroud. In quasi ogni zona della mappa sulla quale si muove il gruppo di avventurieri sotto il nostro controllo accade qualcosa, sia questo un combattimento o un evento particolare: in queste occasioni spesso si ricorre all'utilizzo dei dadi per vedere lo svolgersi della situazione. Un lancio determina il superamento di una trappola, la capacità di schivare una freccia partita dal nulla, o i turni nei quali il nemico non reagirà durante un combattimento. Chi si aspettasse un gioco di ruolo giapponese vero e proprio non troverebbe quindi in Crimson Shroud pane per i propri denti; la produzione di Level 5 è qualcosa di diverso, ma non per questo va scartata a priori.

Attraversare delle misteriose rovine, alla ricerca di qualcosa che non conosciamo, al comando di un piccolo gruppo costituito da tre avventurieri, accompagnati da una sapiente scrittura, è un'esperienza che pochissimi altri titoli restituiscono, a tratti nostalgica, riportandoci ai tempi, ormai antichissimi, delle avventure testuali. Le dinamiche di gioco sono essenziali, anzi la stessa parola dinamiche in Crimson Shroud risulta fuori contesto; tutto è pacato, controllato, statico. Non a tutti potrà piacere tale approccio: a tratti il gioco può apparire lento, privo di ritmo, noioso persino, ed allora benvengano le battaglie a turni, nelle quali ci s'avvicina maggiormente al concetto tradizionale di videogioco.

Il sistema di combattimento non è particolarmente complesso, anzi rientra pienamente nella tradizione del genere. Durante il suo turno, ogni personaggio ha a disposizione varie azioni da effettuare, come da bignami del gioco di ruolo giapponese: attacco, utilizzo di oggetti, magie e abilità. Il trio composto da Giacque, Lippi e Frea è ben variegato: Giacque è adatto all'attacco corpo a corpo, Lippi a quello a distanza, Frea è la maga, ed è opportuno sapere sfruttare le potenzialità di ognuno di essi. Un sistema essenziale, con un unico orpello, dato dalla possibilità di utilizzare dei dadi, ottenuti eseguendo particolari concatenazioni nelle azioni dei personaggi, per migliorarne il danno o la precisione. Basilare è anche la progressione dei protagonisti. Non salgono di livello, ma migliorano le loro statistiche solo ed esclusivamente in base all'ottenimento di un equipaggiamento migliore, trovato nei forzieri sparsi per le rovine o ottenuto come spoglie dai nemici sconfitti.

Crimson Shroud è quindi come un titolo particolarissimo, le cui migliori qualità risiedono nella storia, ben raccontata ed affatto banale, nonostante alcune piccole pecche, come una caratterizzazione dei personaggi non elevata, e dalla componente ludica decisamente basilare. Particolare lo è anche la componente artistica, ricercata, ed altrimenti non sarebbe potuto essere, vista l'attenzione di Matsuno in tal senso; apprezzabile, vista la natura del gioco, la scelta di rappresentare ogni personaggio colo come una statuina, senza quindi animazioni di sorta, e nonostante tale scelta le scene d'intermezzo risultano comunque intriganti, grazie ad una sapiente regia, che sa come gestire le inquadrature. Buona anche la colonna sonora.

Tipologia di Gioco:

Crimson Shroud è la trasposizione videoludica di un gioco di ruolo carta e penna. E' acquistabile sull'eShop a 7,99€.

Come è Stato Giocato:

Nintendo ci ha gentilmente fornito un codice del gioco per la review. L'abbiamo completato in circa sei ore di gioco.

Continua a leggere su BadTaste