Recensione - Code Name S.T.E.A.M.

Una squadra di eroi molto particolari, dotati di armi a vapore, deve salvare la Terra da una minaccia aliena: la recensione di Code Name S.T.E.A.M.

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


Condividi

Sbuffano come ciminiere, i protagonisti di Code Name S.T.E.A.M., sbuffano come locomotive, ma non è il fiato che esce dalle loro bocche, la conseguenza di immani sforzi fisici, è il vapore, che li muove e li anima, che è la risorsa sulla quale è costruito tutto il mondo di gioco, in una metà di XIX secolo fittizia, nella quale gli sbuffi servono ad alimentare non solo macchine, ma anche armi. Quando due mondi collidono ed una minaccia aliena incombe sulla Terra una squadra di eroi assembrata da quella vecchia lenza di Abramo Lincoln, che col cavolo che è morto, ed ha anzi finto la sua dipartita proprio per gestire al meglio la sua forza d'intervento, deve salvare il pianeta dall'invasione, iniziando da una Londra sotto attacco, e muovendosi poi per altri Paesi.

Confluiscono nel gioco realtà e finzione, sia videoludica che letteraria, perché i membri della S.T.E.A.M. non sono eroi creati per l'occasione, ma i protagonisti dei libri di quello stesso periodo, quelli che noi definiamo grandi classici: i primi che si incontrano sono Henry Fleming, da Il segno rosso del coraggio, e John Henry, figura a metà tra la storia e la leggenda, dotata di enorme forza fisica; e poi Leone e Spaventapasseri, da Il meraviglioso mago di Oz, Giglio Tigrato, da Peter Pan, e tanti altri. Ognuno di essi ha caratteristiche morali e fisiche perfettamente coerenti con la tradizione, e la mediazione del vapore, sempre chiave del tutto, li trasforma in combattenti ben equipaggiati, capaci di prendere a calci nel sedere qualunque cosa zampetti, voli ed abbia più di due zampe. Alla voce “alieni” l'enciclopedia di Code Name S.T.E.A.M., ed è compito del giocatore tracciare un bel rigo su ognuna di esse.

[caption id="attachment_142449" align="aligncenter" width="400"]Code Name S.T.E.A.M. screenshot Code Name S.T.E.A.M. - screenshot[/caption]

Il come è presto detto, basta nominare il team di sviluppo, Intelligent Systems, per capire che la strategia viene prima di tutto, e non potrebbe essere altrimenti quando entrano in campo i creatori di Fire Emblem e Advance Wars, mica robetta. La struttura del gameplay è però più vicina a Valkyria Chronicles, che alle due serie di Nintendo: la visuale non è dell'alto, ma in terza persona, ogni personaggi si muove ed attacca utilizzando vapore, il che implica la sua totale inabilità nel momento in cui esso termina. Non è questa cosa di poco conto, perché di sparare si ha bisogno sia in attacco che in difesa, e per un personaggio terminare un turno senza vapore significa essere esposto agli attacchi dei nemici, che non si fanno certo pregare per riversarsi sugli effettivi della S.T.E.A.M., facendo valere la loro schiacciante superiorità numerica. Per una precisa scelta del team di sviluppo poi è impossibile vedere cosa facciano gli alieni al di fuori del raggio visivo degli eroi, pertanto è sempre consigliabile muoversi con circospezione ed avere sempre una raffica di piombo cotto al vapore in canna.

"Procedendo aumenta il divertimento derivato dallo sterminare feccia insettoide, con le particolarissime armi a vapore e con il ragionamento"

Tale impianto di gioco sottende una pluralità di approcci, in maniera funzionale a quelle che sono le capacità tattiche del giocatore. Inizialmente è abbastanza difficile prendere confidenza con il gameplay, non perché le sue dinamiche siano chissà quanto complicate, ma perché la curva di apprendimento non è tracciata al meglio, e le prime missioni possono risultare scoraggianti per qualche giocatore. Procedendo, però, aumenta il divertimento derivato dallo sterminare feccia insettoide, con le particolarissime armi a vapore e con il ragionamento, perché senza di quello non si va avanti. Privilegiare l'attacco o la difesa, lasciare un personaggio in copertura o fargli aprire la strada, equipaggiarlo con un'arma secondaria o con un'altra (quella primaria è fissa, ed è quella che lo contraddistingue), utilizzarne o meno la mossa speciale performabile una volta a missione, sono solo alcuni degli interrogativi che il giocatore può porsi, per sua fortuna senza eccessivo timore di essere punito in caso di errori, perché qui non siamo in Fire Emblem, la morte permanente non c'è, e persino nel corso di una missione si può rimettere in forza gli agenti sconfitti, utilizzando l'apposita funzione prevista dai punti di salvataggio presenti all'interno di ogni livello.

[caption id="attachment_142450" align="aligncenter" width="400"]Code Name S.T.E.A.M. screenshot Code Name S.T.E.A.M. - screenshot[/caption]

Ad un'idea di fondo eccellente, quella che vede eroi molto particolari contrapposti agli alieni, in un mondo mosso dal vapore, corrisponde quindi un gameplay molto buono, che non ha punti deboli evidenti, giusto forse una certa rigidità in fase di mira, davvero trascurabile. Alcuni momenti davvero esaltanti, che non vogliamo assolutamente svelarvi, aumentano poi la portata del racconto e del divertimento della produzione di Intelligent Systems, valorizzata anche da una tecnica di primo livello. L'originalità concettuale della produzione è esaltata da una direzione artistica ottima, alla quale corrisponde un comparto grafico solidissimo, che dà il suo meglio nella maniera in cui crea personaggi carismatici e dettagliati, ma che è anche capace di ambientare gli scontri in luoghi vari e ricchi di possibilità strategiche. Soddisfa totalmente anche la colonna sonora del gioco, nella quale spiccano per qualità i brani più pomposi e trionfalistici, ma che fa registrare un'ottima varietà; pollice in su anche per il doppiaggio in inglese dei dialoghi, dei quali purtroppo ogni tanto la localizzazione dei sottotitoli in italiano si perde qualcosa. Una nota a margine la merita il supporto agli amiibo: agli operativi della S.T.E.A.M. sarà possibile aggregare i personaggi di Fire Emblem, ovvero Ike, Marth, Lucina e Daraen, tramite le loro statuine, potendoli così utilizzare in battaglia, anche nel multiplayer, perché sì c'è anche una modalità multigiocare, nella quale due giocatori, in locale o online, possono scontrarsi. O darsele di santa ragione a bordo di un robot a vapore che ha le fattezze di Abramo Lincoln.

Continua quindi Intelligent Systems a graziare gli appassionati del genere strategico con titoli efficaci e divertenti, e se Code Name S.T.E.A.M. non ha la ricchezza e la perfezione del gameplay dei migliori Fire Emblem, la sua straordinaria caratterizzazione e la sua percepibile originalità ne fanno una produzione ottima, di quelle che si dimostrano persino superiori alle attese, e vanno ad infilarsi tra i migliori titoli per la console d'appartenenza.

Continua a leggere su BadTaste