Recensione - Captain Toad: Treasure Tracker
La nostra prova delle piccole avventure di Captain Toad: Treasure Tracker
La produzione di Nintendo trova la sua ragion d'essere nelle ridotte dimensioni dei livelli, nell'immediatezza dell'esperienza di gioco, nel ragionamento richiesto in alcune fasi, nella riconoscibilissima ed unica inventiva made in Kyoto. Ogni singolo livello risponde a tutte questi imperativi, ed è ben chiaro fin dai primi momenti di gioco che platform e puzzle sono declinati in maniera particolare, quasi al punto di creare un genere unico. Si prende il controllo del funghetto, e si fa la conoscenza di un sistema di controllo che praticamente concede niente all'azione, se non camminare, correre (oddio, trotterellare è più adeguato), ed estrarre dal terreno qualcosa, che può essere monete, verdure da tirare, in omaggio a Super Mario Bros. 2, o altre amenità; e allora come si fa ad imbastire una produzione solida su queste basi? Semplicemente, spingendo sul level design e spostando il bilanciamento del gameplay più verso il puzzle che verso il platform.
I livelli di Captain Toad: Treasure Tracker mostrano le stesse ispirazioni di quelli di Super Mario 3D World, dei quali replicano spesso espedienti ludici, elementi architettonici, concezione generale, ma non sono i parchi gioco da attraversare a botte di salti, bensì piccoli, deliziosi, intriganti diorami dei quali è facile individuare lo svolgimento generale, meno la progressione esatta e poco la collocazione dei bonus che vi sono nascosti. Ogni livello per essere completato richiede il raggiungimento della stella che vi troneggia, quasi sempre immediatamente visibile, ma i percorsi per raggiungerla son nascosti da quell'accidente che spesso vi troverete a maledire, ovvero la prospettiva. Il titolo gioca con gli occhi e la testa di chi ha il GamePad in mano, richiedendo costanti e necessari cambi di inquadratura, per vedere dove si sta andando, per avere una migliore visuale sugli elementi importanti dei livelli, per scovare anfratti nascosti, nei quali magari trovare uno dei tre diamanti nascosti in ogni percorso.
"tutti i circa 60 mini livelli, divisi in tre capitoli, sono diversi tra di loro, offrendo ognuno qualcosa di diverso"[caption id="attachment_138143" align="aligncenter" width="600"] Captain Toad: Treasure Tracker - screenshot[/caption]
Grazie al suo piccolo incanto, è difficile staccarsi da Captain Toad: Treasure Tracker prima delle circa sei ore necessarie a completarlo, ed il merito è anche di una tecnica ottima, anche questa derivata da Super Mario 3D World, ma che sembra concedere qualcosa di più in termini di effetti, assecondando le spesso evocative ambientazioni; totalmente ripresa anche la colonna sonora, non ce ne lamentiamo, ma un certo numero di brani inediti sarebbe stato senz'altro gradito. L'unico vero appunto che si può muovere al gioco è forse la sua brevità in relazione al prezzo, di 40€, per il resto ci troviamo di fronte ad una produzione piacevolissima, che va ad arricchire ulteriormente la softeca di Wii U, sempre più unica rispetto a quelle delle console rivali.