Recensione - Bioshock Infinite: Burial at sea Ep. 1

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L’intenzione di Levine era proprio quella di offrire al giocatore uno scorcio di quello che era originariamente la città

Booker ed Elizabeth tornano in una veste tutta nuova!

L’anno che sta per terminare è stato un periodo ricco di uscite videoludiche di un certo peso. Tra queste c’è sicuramente Bioshock Infinite, sparatutto di Irrational Games che fa della componente narrativa uno dei suoi pilastri. Il titolo, diretto da quel genio che risponde al nome di Ken Levine, ha ricevuto elogi sia dalla critica che dal pubblico. Il gioco non ha dalla sua solo un’ottima storia, possiede anche un gameplay migliorato e rifinito rispetto al precedente Bioshock, così come una direzione artistica di altissimo livello. Non c’è da stupirsi quindi se i due contenuti scaricabili, Burial at sea parte 1 e parte 2, sono attesi trepidamente dal pubblico: il team di Levine ha infatti avuto la brillante idea di far incontrare i personaggi di Infinite con il mondo del primo Bioshock, Rapture appunto, in un’avventura dai toni noire che riserva parecchie sorprese.   Il gioco inizia in una maniera molto familiare: l’investigatore privato Booker viene ingaggiato per recuperare una ragazzina, apparentemente morta, da una giovane donna, tale Elizabeth, che sembra conoscere un po’ troppe cose sul conto del protagonista. Ben presto i due inizieranno a vagare per la città di Rapture, quando ancora era una prosperosa utopia sottomarina, e si imbatteranno in personaggi e luoghi molto familiari. L’intenzione di Levine era proprio quella di offrire al giocatore uno scorcio di quello che era originariamente la città, ma al contempo far avanzare la trama di Infinite verso nuove ed inaspettate situazioni. Burial at sea infatti fa presagire che quanto accadrà in questi due contenuti scaricabili non saranno situazioni slegate dalla trama originale, quanto piuttosto una sua prosecuzione! Parlando invece del gameplay, questo è chiaramente preso di peso da Bioshock Infinite, con tanto di repertorio di armi tutto sommato simile e stessa tipologia di plasmidi. Dovremo affrontare orde di ricombinati impazziti ed Elizabeth sarà come sempre al nostro fianco per aiutarci con oggetti di supporto e munizioni. Inoltre torna anche lo skyhook, che presenta il medesimo funzionamento che in Infinite. Niente di nuovo sotto il sole insomma, ma dopotutto il sistema di gioco originale funzionava abbastanza bene e l’idea di riprenderlo non ci ha più di tanto sconvolto.  Abbiamo apprezzato molto anche la parte esplorativa del gioco: vagare per Rapture ed esaminare ogni più piccolo anfratto è sempre un piacere.   Ottima la componente grafica del gioco: i designer di Irrational Games sono tra i più talentuosi dell’intero panorama videoludico ed anche in Burial at sea hanno dato il meglio di loro. Certi scorci di Rapture prima della sua dipartita sono da togliere il fiato: l’utopia sottomarina di Andrew Ryan brilla per originalità ed unicità anche in questo contenuto scaricabile e, detta tra noi, mostra tutta la sua superiorità in fatto di atmosfere ed impatto scenico rispetto alla comunque ottima Columbia di Infinite. Ottimo pure il comparto sonoro, che è ripreso in parte dal primo episodio ed in parte da Infinite. Il doppiaggio in italiano purtroppo non è presente, ma ascoltare le voci originali in inglese è comunque un piacere vista l’ottima qualità dei doppiatori.  Burial at sea è un contenuto scaricabile di ottima fattura, che offre al giocatore la possibilità di vivere Rapture prima del disastro che la sconvolse. L’idea poi di far continuare la trama di Infinite in un’avventura dai toni più noire è davvero geniale e siamo sicuri che chi ha apprezzato la trilogia dei Bioshock apprezzerà anche questo DLC. L’unica nota negativa è il prezzo: circa 15€ per 2 ore di gioco è davvero troppo, conviene infatti acquistare il season pass comprendente tutti e tre i contenuti scaricabili per 20€, risparmiare così parecchi euro.  Tipologia di Gioco:Burial at sea è uno sparatutto con elementi adventures, proprio come l’originale Infinite. Anche in questo caso la trama e l’esplorazione ricoprono ruoli importantissimi. Come è Stato Giocato:Abbiamo giocato il titolo acquistando il season pass per la versione computer. L’hardware su cui è stato testato non è molto recente ma nonostante questo il motore grafico ha retto molto bene, offrendo un’esperienza di gioco fluida e godibile. 
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