Recensione - Bayonetta 2 - Stregami, e di mazzate saziami

Torna la strega di Platinum Games: la nostra prova di Bayonetta 2

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Verrebbe da chiedersi per quale diavolo di motivo Bayonetta 2 sia stato rifiutato da vari publisher. Quale sia lo stato mentale di un'industria che si permette di rifiutare l'ipotetico seguito di uno dei migliori action di game di sempre, per un sistema ludico ineguagliabile ed una protagonista che è già icona, quando personaggi di ben altro carisma, al ribasso, non riescono ad entrare nel cuore dei giocatori nemmeno dopo svariati episodi. Ecco, non può essere solo una questione economica, perché probabilmente non si sarebbe trattato di andare in perdita, certamente non di guadagnare milioni e milioni di una qualunque valuta, ma quella ormai è prerogativa dei soliti brand, o di quelli sì nuovi, ma mediaticamente strapompati. E allora diciamolo, per fortuna che c'è Nintendo, per fortuna la strega ha trovato una nuova casa, e dimostra di starci totalmente a suo agio.

Nella storia del genere action il primo Bayonetta è scolpito a caratteri cubitali ed incancellabili, perché quando Platinum Games è in stato di grazia non ci si può aspettare niente se non l'eccellenza, ed in quel periodo lo era. Tutto, di quel gioco, era azzeccato, certo, c'era la straordinaria, carismatica, sensuale, irresistibilmente trash protagonista a colpire, prima di tutto, ma il suo impatto sarebbe stato inutile senza un'adeguata struttura ludica, e c'era, caspita se c'era, una materia ludica divertente da toccare per chiunque, estremamente plasmabile per gli amanti del tecnicismo, capaci di modellare combinazioni di colpi profonde, intelligenti, soddisfacenti, di andare nel cuore di un titolo che presentava quindi due strati di puro godimento. Sugli stessi pilastri regge il seguito per Wii U, ma la cura in determinati aspetti lo rende, incredibilmente, persino superiore al suo predecessore.

[caption id="attachment_132794" align="aligncenter" width="600"]Bayonetta 2 screenshot Bayonetta 2 - screenshot[/caption]

Per l'occasione del suo ritorno, Bayonetta dà un taglio alla sua lunghissima chioma, sfoggia un capello corto sbarazzino, tremendamente seducente, ancheggia e ammicca come e più di prima, ma la strega di Platinum Games non è assolutamente un oggetto di desiderio, la concretizzazione digitale della voglia erotica del giocatore, è anzi l'esatto opposto, un personaggio che tanto sculetta, tanto si esibisce, tanto allude, che è meravigliosamente, gioiosamente trash, cinica ma naif, delicata ma allo stesso tempo capace di picchiare in maniera invereconda. E chi se ne frega se il viaggio affianco a lei è giustificato da una trama bizzarra, che ruota ancora attorno a caos, angeli, diavoli, divinità, con Bayonetta andresti fino in campo al mondo, per il più imbecille dei motivi, perché tanto sai che ti divertiresti moltissimo.

Ecco, quando iniziano a volare le mazzate, inizia il divertimento, ed è continuo, un crescendo, una magnificazione dell'azione, feroce oltremodo. Perché, se ne accorgerà subito chi ha completato il primo titolo, Bayonetta 2 tiene ancora più alta la barra dell'intensità, cancellando totalmente i tempi morti, assecondando ancora di più l'istinto violento del giocatore. Certo, ci sono pause, nelle quali si viene invogliati a buttare l'occhio più in là, magari per scoprire un potenziamento segreto o una sfida da completare, ma anche in quelle occasioni magari sbuca quel gruppo di avversari da malmenare, fortissimo. Per farlo, la strega continua ad affidarsi al sistema di combattimento pugni, calci e armi, della cui profondità abbiamo già parlato, da inanellare in numerose serie di possibili combinazioni, affinabile alla perfezione ai gusti del giocatore, grazie alla sostanziosa dose di armi che è possibile ottenere, privilegiando ora il raggio dell'attacco, ora la velocità, ora la potenza. La bravura nel picchiare concede potere magico, ed il potere magico rende possibili le spettacolari e truculente torture già viste nel primo capitolo, ma anche il raggiungimento dell'Apoteosi di Umbra, qui introdotta per la prima volta, che porta al massimo il danno inferto dagli attacchi; scacci i dubbi chi temeva uno sbilanciamento dovuto a questa introduzione, non rende le cose troppo facili, certo aiuta in molte situazioni, ma non stravolge ogni singolo combattimento.

[caption id="attachment_134204" align="aligncenter" width="600"]Bayonetta 2 screenshot Bayonetta 2 - screenshot[/caption]

Nel festival della mazzata, che trova il suo apice, come da tradizione, negli scontri con i boss, enormi, vari, difficili da tirare giù, si ricavano il loro spazio brevi sessioni di differente svolgimento, appartenenti ad altri generi, che sarebbe un delitto rivelarvi; non siamo, in questo aspetto, nemmeno lontanamente vicini ai fasti di The Wonderful 101, altro titolo di Platinum Games, miracolo di inventiva, ma si tratta comunque di fasi ben congeniate e molto godibili, utili ad arricchire un'esperienza di gioco già ottima, dosata alla perfezione, in un crescendo continuo, che esplode nello spettacolare finale.

Non è solo della modalità principale che si compone l'offerta ludica di Bayonetta 2: per la prima volta, la strega si dà al multiplayer, in una modalità apposita, denominata Apoteosi Doppia. Nei panni di Bayonetta, Jeanne e di altri personaggi del gioco, è possibile affrontare, online, una serie di battaglie, nelle quali scommettere aureole (la valuta del gioco), ovviamente più saranno tosti gli avversari scelti, maggiore sarà il guadagno. E' questa un'opzione che funziona bene, non soffre di lag, ma non aggiunge in verità moltissimo alla sostanza del gioco, proprio per il suo carattere accessorio; quando la co-op sarà presente nella storia, allora godremo ancora di più, rispetto al tanto che comunque Bayonetta 2 regala. Oltre a ribadire infatti che la perfezione action è roba di Platinum Games, il gioco infatti tira fuori un comparto tecnico ottimo, funzionale al gameplay. 60 frame al secondo nella maggior parte delle situazioni, con piccolissimi cali, sono il contesto perfetto per un'azione veloce e caotica, e non è che il team di sviluppo abbia dovuto operare particolari sacrifici, perché tra personaggi ed ambientazioni ben modellati ed un dettaglio superiore rispetto al primo episodio l'impatto visivo del gioco è ottimo. Buono il comparto sonoro, che propone un doppiaggio convincente ed una piacevole colonna sonora, con un tema principale che non sarà la splendida versione di Fly Me to the Moon del predecessore, ma piace tanto: Tomorrow is Mine.

Bayonetta 2 è un capolavoro, senza se e senza ma: pur non stravolgendo la formula del precedente episodio, ne è migliore, grazie ad una maggiore varietà di situazioni ed all'innalzamento del ritmo di gioco; ne è anche più denso, grazie al godibile multiplayer online. E poi c'è lei, la meravigliosa strega, ancora più intrigante, verso la quale è impossibile provare un qualunque sentimento all'infuori dell'amore, totale e assoluto: lei, la regina incontrastabile dell'action duro e puro.

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