Recensione - Bayonetta 2 - Stregami, e di mazzate saziami
Torna la strega di Platinum Games: la nostra prova di Bayonetta 2
Nella storia del genere action il primo Bayonetta è scolpito a caratteri cubitali ed incancellabili, perché quando Platinum Games è in stato di grazia non ci si può aspettare niente se non l'eccellenza, ed in quel periodo lo era. Tutto, di quel gioco, era azzeccato, certo, c'era la straordinaria, carismatica, sensuale, irresistibilmente trash protagonista a colpire, prima di tutto, ma il suo impatto sarebbe stato inutile senza un'adeguata struttura ludica, e c'era, caspita se c'era, una materia ludica divertente da toccare per chiunque, estremamente plasmabile per gli amanti del tecnicismo, capaci di modellare combinazioni di colpi profonde, intelligenti, soddisfacenti, di andare nel cuore di un titolo che presentava quindi due strati di puro godimento. Sugli stessi pilastri regge il seguito per Wii U, ma la cura in determinati aspetti lo rende, incredibilmente, persino superiore al suo predecessore.
Per l'occasione del suo ritorno, Bayonetta dà un taglio alla sua lunghissima chioma, sfoggia un capello corto sbarazzino, tremendamente seducente, ancheggia e ammicca come e più di prima, ma la strega di Platinum Games non è assolutamente un oggetto di desiderio, la concretizzazione digitale della voglia erotica del giocatore, è anzi l'esatto opposto, un personaggio che tanto sculetta, tanto si esibisce, tanto allude, che è meravigliosamente, gioiosamente trash, cinica ma naif, delicata ma allo stesso tempo capace di picchiare in maniera invereconda. E chi se ne frega se il viaggio affianco a lei è giustificato da una trama bizzarra, che ruota ancora attorno a caos, angeli, diavoli, divinità, con Bayonetta andresti fino in campo al mondo, per il più imbecille dei motivi, perché tanto sai che ti divertiresti moltissimo.
[caption id="attachment_134204" align="aligncenter" width="600"] Bayonetta 2 - screenshot[/caption]
Nel festival della mazzata, che trova il suo apice, come da tradizione, negli scontri con i boss, enormi, vari, difficili da tirare giù, si ricavano il loro spazio brevi sessioni di differente svolgimento, appartenenti ad altri generi, che sarebbe un delitto rivelarvi; non siamo, in questo aspetto, nemmeno lontanamente vicini ai fasti di The Wonderful 101, altro titolo di Platinum Games, miracolo di inventiva, ma si tratta comunque di fasi ben congeniate e molto godibili, utili ad arricchire un'esperienza di gioco già ottima, dosata alla perfezione, in un crescendo continuo, che esplode nello spettacolare finale.
Non è solo della modalità principale che si compone l'offerta ludica di Bayonetta 2: per la prima volta, la strega si dà al multiplayer, in una modalità apposita, denominata Apoteosi Doppia. Nei panni di Bayonetta, Jeanne e di altri personaggi del gioco, è possibile affrontare, online, una serie di battaglie, nelle quali scommettere aureole (la valuta del gioco), ovviamente più saranno tosti gli avversari scelti, maggiore sarà il guadagno. E' questa un'opzione che funziona bene, non soffre di lag, ma non aggiunge in verità moltissimo alla sostanza del gioco, proprio per il suo carattere accessorio; quando la co-op sarà presente nella storia, allora godremo ancora di più, rispetto al tanto che comunque Bayonetta 2 regala. Oltre a ribadire infatti che la perfezione action è roba di Platinum Games, il gioco infatti tira fuori un comparto tecnico ottimo, funzionale al gameplay. 60 frame al secondo nella maggior parte delle situazioni, con piccolissimi cali, sono il contesto perfetto per un'azione veloce e caotica, e non è che il team di sviluppo abbia dovuto operare particolari sacrifici, perché tra personaggi ed ambientazioni ben modellati ed un dettaglio superiore rispetto al primo episodio l'impatto visivo del gioco è ottimo. Buono il comparto sonoro, che propone un doppiaggio convincente ed una piacevole colonna sonora, con un tema principale che non sarà la splendida versione di Fly Me to the Moon del predecessore, ma piace tanto: Tomorrow is Mine.
Bayonetta 2 è un capolavoro, senza se e senza ma: pur non stravolgendo la formula del precedente episodio, ne è migliore, grazie ad una maggiore varietà di situazioni ed all'innalzamento del ritmo di gioco; ne è anche più denso, grazie al godibile multiplayer online. E poi c'è lei, la meravigliosa strega, ancora più intrigante, verso la quale è impossibile provare un qualunque sentimento all'infuori dell'amore, totale e assoluto: lei, la regina incontrastabile dell'action duro e puro.