Recensione - Axiom Verge

La nostra recensione di Axiom Verge, il Metroidvania sci-fi realizzato in solitaria da Thomas Happ

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Se le serie Metroid ed Alien avessero avuto un figlio, questo si sarebbe quasi sicuramente chiamato Axiom Verge. Il gioco, sviluppato in solitaria dal talentuoso Tom Happ, è infatti un nostalgico tributo ai Metroidvania, nonché a tutta la fantascienza partorita durante gli anni '80 e '90. Il risultato è davvero affascinante, e le premesse con cui si presenta ai giocatori PlayStation 4 e PC non mancheranno di attirare l’attenzione di più di qualche fan del genere. Realizzare però un progetto così ambizioso e complesso completamente da soli può essere un’arma a doppio taglio ed il rischio di un prodotto riuscito per metà è dietro l’angolo.

Le vicende di Axiom Verge vedono un giovane scienziato, il dottor Trace, catapultato in un misterioso mondo morente, nel quale una non ben identificata “infezione” sembra aver colpito ogni creatura che lo popola. Compito del nostro eroe sarà quindi quello di comprendere come sia finito in quel luogo così ostile e sconosciuto, nonché debellare la temibile infezione. Un canovaccio molto classico per il genere sci-fi, ma che riesce comunque nel difficile compito di immergere il giocatore all’interno del suo mondo, snocciolando informazioni e retroscena poco per volta, grazie a documenti e dialoghi ben studiati.

[caption id="attachment_143021" align="aligncenter" width="600"]Axiom Verge screenshot Axiom Verge - screenshot[/caption]

I veri punti di forza di questo titolo però sono ben altri: la formula di gioco che è stata pensata da Happ ricalca bene o male quanto visto nella serie Metroid di Nintendo, un enorme mondo da esplorare le cui aree e stanze diventano accessibili mano a mano che si ottengono nuovi potenziamenti ed abilità. Durante questo peregrinare i giocatori saranno chiamati a sconfiggere nemici di ogni tipo, grazie ad una discreta varietà di armi, risolvere semplici enigmi, interagire con l’ambiente circostante e naturalmente fronteggiare enormi boss, che daranno non poco filo da torcere. Proprio quest’ultimo elemento risulta essere particolarmente riuscito ed infatti ogni boss possiede un suo particolare pattern di attacco, che deve essere studiato ed appreso per poter avere la meglio. Una bella sorpresa è da considerarsi poi la presenza di alcune semplici sessioni platform, che non faranno altro che arricchire il già apprezzabile gameplay di base del prodotto.

"Se le serie Metroid ed Alien avessero avuto un figlio, questo si sarebbe quasi sicuramente chiamato Axiom Verge"

Sotto il profilo tecnico Axiom Verge sembra essere uscito direttamente dalla gloriosa era a 8 bit: le ambientazioni sono state realizzate con una deliziosa pixel art, che nonostante la sua semplicità è in grado di disegnare mondi colorati, dettagliati e ricchi di personalità. Proprio nella direzione artistica risiede uno degli aspetti più distintivi del gioco, quando elementi organici e naturali si mischiano a tecnologia di ogni tipo, allestendo così ambienti estremamente suggestivi ed affascinanti. Anche i vari nemici si rifanno ad un'iconografia sci-fi di annata, e nonostante alcune animazioni un po’ sottotono il risultato ottenuto è più che buono. Discorso differente invece per gli effetti speciali: il titolo è stato farcito di esplosioni, sfondi in movimento e quant’altro, elementi questi che abbelliscono non poco l’esperienza visiva, donando al tutto un tocco di coerente modernità.

[caption id="attachment_143022" align="aligncenter" width="600"]Axiom Verge screenshot Axiom Verge - screenshot[/caption]

Estremamente d’impatto il comparto audio: le musiche composte sono in pieno stile chiptune, e contribuiscono a creare un’atmosfera claustrofobica e desolante, proprio come avveniva per la serie Metroid. La qualità delle tracce non è eccelsa, ma se si considera che anche questo aspetto è stato curato dal solo Happ, e che si tratta di uno dei pochi difetti rilevabili in ambito tecnico, il gioco non ne viene molto penalizzato.

Axiom Verge è quindi un titolo che stupisce per la sua capacità di mettere in piedi un’esperienza di gioco dal sapore nostalgico,senza però rinunciare ad alcune innovazioni, così da regalare al giocatore un’esperienza comunque nuova e fresca. Le varie armi e gadget a disposizione funzionano molto bene, possiedono un concept originale ed il loro utilizzo all’interno del mondo di gioco è adeguatamente integrato e studiato. La totale mancanza di indicazioni sul prossimo obiettivo da portare a termine potrebbe scoraggiare qualcuno: spesso ci si ritrova spersi per l’enorme mondo di gioco, senza alcun suggerimento o spiegazione, e ciò genera inevitabilmente frustrazione. Nonostante questo difetto strutturale, Axiom Verge rimane comunque un piccolo gioiello, che farà la felicità di tutti i fan della fantascienza e dei cosiddetti Metroidvania.

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