Recensione - Assassin’s Creed Liberation HD

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Il comparto tecnico di Assassin’s Creed Liberation HD è la parte che è stata maggiormente ritoccata e migliorata rispetto all’episodio originale

Aveline torna a farci visita, questa volta con un aspetto tutto nuovo.

La serie di Assassin’s Creed è senza dubbio alcuno una tra le più prolifiche dell’intera panorama videoludico. Ad oggi si contano infatti ormai ben sei episodi principali ed i numeri che riesce ad ottenere ad ogni nuova iterazione sono davvero impressionanti. Un successo che non accenna a fermarsi e che negli anni ha portato ad Ubisoft degli introiti davvero notevoli. Oltre alla serie principale si sono visti anche degli spin off più o meno buoni, l’ultimo dei quali uscito per Playstation Vita poco più di un anno fa. L’idea dietro a Assassin’s Creed III Liberation era quella di riproporre su console portatile la stessa esperienza che si era vista sulle console casalinghe, quindi offrire al giocatore una città discretamente vasta da esplorare, missioni di infiltrazione e combattimenti mozzafiato, un obiettivo tutto sommato raggiunto da Ubisoft grazie anche alle capacità computazionali della portatile Sony. Terminata l’esclusiva temporanea Ubisoft ha ben pensato di riproporre Liberation in una nuova edizione in alta definizione per console casalinghe e PC, così da offrire il titolo anche a chi non possiede Playstation Vita. 

L’avventura si apre con la presentazione della nuova protagonista, Aveline, il primo assassino donna dell’intera serie, nonché figlia di padre francese e madre africana. La giovane si unisce alla setta degli assassini proprio per lottare in prima linea per la liberazione del popolo africano, che nella New Orleans del 1765 era ridotto in schiavitù e costretto a sopportare condizioni di vita tutt’altro che agiate. La trama però si infittisce maggiormente quando Aveline scopre che i templari, acerrimi nemici degli assassini, si sono infiltrati all’interno della città tanto da manovrare il traffico di schiavi e corrompere il governatore. Il giocatore sarà chiamato quindi a fare luce su tali vicende, che seguiranno il classico ritmo della serie, fatto di scene d’intermezzo intervallate da sessioni di gameplay più o meno varie.

Proprio il gameplay è uno dei punti caratteristici di questo Assassin’s Creed Liberation HD. Il gioco infatti, avendo una protagonista donna, prevede tutta una serie di nuove meccaniche di gioco che lo differenziano sensibilmente dagli altri titoli. Avremo la possibilità infatti di poterci cambiare d’abito in apposite cabine sparse per la città, così da indossare quello più adatto a seconda dell’occasione. Potremo indossare il vestito da assassina che ci darà più agilità ma farà crescere maggiormente il livello di sospetto delle guardie, c’è poi l’abito da signora che non ci permetterà di arrampicarci ma con il quale potremo corrompere guardie e sedurre gli uomini, infine abbiamo l’abito da schiava che ci dona agilità ma al tempo stesso non ci fa vedere di buon occhio dagli abitanti di New Orleans. Una variante interessante nel gameplay generale ed infatti alcune delle missioni che siamo chiamati a portare a termine giocato proprio su questo fatto. Ci sarebbe piaciuto però che l’avere un assassino donna avesse maggiormente influenzato il gameplay, cosa che di fatto in Liberation non accade. Tralasciati i cambi d’abito il gioco è infatti in tutto e per tutto un Assassin’s Creed canonico, simile agli episodi precedenti al terzo e quindi con una struttura trita e ritrita, che si è potuta giocare più e più volte negli anni. Fortunatamente però sono stati aggiustati alcuni problemi che affliggevano l’episodio portatile, primo fra tutti il sistema di controllo, ora più fluido e preciso, nonché l’intelligenza artificiale dei nemici, che in certe circostanze risultava essere davvero imbarazzante. 

Il comparto tecnico di Assassin’s Creed Liberation HD è la parte che è stata maggiormente ritoccata e migliorata rispetto all’episodio originale. Abbiamo infatti un miglioramento notevole delle texture, ora non più sgranate e dotate di una paletta cromatica molto più accesa e verosimile che su Playstation Vita. Anche la città di New Orleans ha subito parecchi ritocchini qua e là ed ora risulta decisamente più bella da vedere e con maggiori dettagli ed elementi a schermo. Quello che lascia forse maggiormente l’amaro in bocca sono i modelli poligonali dei vari personaggi. Non hanno infatti subito grandi cambiamenti rispetto alla versione Playstation Vita e questo si nota soprattutto nelle scene d’intermezzo, dove anche le animazioni sono parecchio artificiali e per niente fluide. Ottimo inveve il comparto sonoro, che propone brani adeguati alle situazioni ed orecchiabili, nonché un doppiaggio di qualità completamente in italiano. 

Assassin’s Creed Liberation HD è un prodotto discreto, distante dall’ottimo Assassin’s Creed IV ma comunque con alcune piacevoli trovate che ai fan non dispiacceranno. L’avere un protagonista donna comporta alcuni cambiamenti a livello narrativo e di gameplay, ma non così tanti come ci saremmo aspettati. Qualche trovata di maggior rilievo sarebbe stata gradita, così come una miglior caratterizzazione del personaggio di Aveline, talvolta un po’ piatto e ben lontano da un Ezio Auditore a caso.

Tipologia di Gioco:

Assassin’s Creed Liberation HD è un gioco d’avventura nel quale vestiremo i panni di un’assassina, tale Aveline, intenta a liberare il popolo africano dalla schiavitù. Il gioco è in tutto e per tutto un vero episodio della serie principale di Assassin’s Creed nonostante le sue origini portatili.

Come è Stato Giocato:

Ci è stata gentilmente fornita una copia fisica PC da Ubisoft ed abbiamo giocato il titolo su di una configurazione non esattamente aggiornata. Il titolo ha però retto bene nonostante tutto.

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