Recensione: Anarchia - La Notte del Giudizio, il Blu-Ray Disc
La nostra recensione del Blu-Ray Disc di Anarchia – La Notte del Giudizio
Video: AVC, 1080/24p, 2.40:1
Audio:
5.1 DTS: Italiano Francese Spagnolo Tedesco Hindi
5.1 DTS HD Master Audio: Inglese
Sottotitoli: Inglese NU Italiano Francese Spagnolo Tedesco Hindi Danese Olandese Finlandese Islandese Norvegese Portoghese Svedese Arabo
1 disco 50gb
Region free
Amaray
Prodotto e distribuito da Universal.
Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, FR, ES, DE.
21 marzo 2023. La criminalità e la povertà in America sono scesi ai minimi storici da quando i nuovi padri fondatori hanno inaugurato la notte della purificazione, nove anni prima. Una notte dove ogni forma di legge viene sospesa e le persone possono sfogarsi come meglio credono. Un gruppo di persone, legate dalle circostanze e da motivazioni diverse, dovranno superare insieme questa notte, sfuggendo alle brutalità che si consumano nelle strade americane.
Sequel del film La Notte del Giudizio, Anarchia – La Notte del Giudizio è nuovamente scritto e diretto da James DeMonaco, sempre sotto la produzione di Michael Bay.
La Notte del Giudizio era un film fortemente influenzato dalla corrente carpentariana, sia nella messa in scena che nelle premesse. Uno scenario apparentemente utopico sorretto da una distopia. Tuttavia quel film si focalizzava troppo sulla natura da thriller slasher per esprimere bene i concetti che stavano alla base. Con il sequel Anarchia, che del primo film ha solo l'assunto di base, si espandono i temi, ma soprattutto quell'influenza carpentariana che tanto caratterizzava il primo film. Si abbandonano le solide quattro mura domestiche, ma soprattutto l'ambiente di medio-alta borghesia, per andare direttamente sulle strade americane e soprattutto focalizzando l'attenzione sulle classi meno abbienti della società. Fondamentalmente è questo il tema che sta alla base del film: uno scontro sociologico tra i ricchi e i poveri, rappresentato in una sceneggiata grottesca con toni da thriller, dove i ricchi sono la depravazione personificata e beata nell'opulenza (le sequenze dell'asta di esseri umani e relativa caccia alla “volpe” sono esplicative), mentre i poveri sono le loro vittime, ma portatori di umanità (le due protagoniste, madre e figlia, che vivono di stenti, ma che nonostante l'orrore, non rinunciano mai a fare la cosa giusta e la più umana). Ma al di là del tema, il film è una versione molto più pulita e meno efferata di Distretto 13 e vede in Frank Grillo e il suo personaggio una sorta di versione depotenziata di un tipico protagonista carpentariano, ponendosi a metà strada tra il cinismo marcato di uno Jena Plissken di 1997 Fuga da New York e la genuinità del John Neda di Essi Vivono. Un personaggio risoluto, magnificamente reso dall'ottimo Grillo, sempre più in ascesa ad Hollywood, mosso da motivazioni negative, ma che non riesce a non fare comunque la cosa più giusta salvando il prossimo. Benché il film sia fondamentalmente riuscito negli intenti ed è anche un buon esempio di revival di un genere che negli anni settanta e ottanta era ben più in voga, non riesce però ad avere lo stesso impatto perché troppo trattenuto sia nei toni che nella messa in scena, facendo nascere un rammarico su ciò che poteva essere se si fosse osato di più. La violenza del film è più tematica che scenica, più suggerita che mostrata, probabilmente per riuscire ad avere un bacino di utenza più ampio. La speranza è che, visto il crescendo di qualità da film a film, così come di riscontro sul pubblico, il terzo possa sopperire le poche pecche di questo buon Anarchia, sfruttando ancora una volta l'ottimo Frank Grillo e questo brutale contesto di anarchia sociale.
Video
Il film è girato interamente in digitale Arri Alexa a 2.8K di risoluzione e finalizzato in un master digitale a 2K (digital intermediate).
E' incredibile ciò che offrono le soluzioni digitali di Arri. E' ormai più di qualche anno che il digitale ha soppiantato la pellicola nella quasi totalità delle produzioni cinematografiche, ma solo poche volte il cambio dal vecchio 35 mm ha portato vantaggi in termini qualitativi rispetto alla pellicola. Ma le soluzioni Arri Alexa, anche rispetto alla concorrenza di Red e Sony, sono state le più prossime a riuscire a replicare quella resa che solo la pellicola riusciva a dare. Anarchia può essere tranquillamente considerato tra i migliori demo in circolazione per esprimere tutto il prestigio e i risultati evolutivi del prodotto Arri come standard da seguire per le macchine digitali, vere eredi della pellicola. Il quadro video del film sorprende e soddisfa qualsiasi parametro di valutazione, a cominciare dalla straordinaria definizione dei dettagli fini, dai volti scolpiti con texture rigogliose, fino ai panning lunghi sulle strade, senza mai perdere definizione, considerando che la maggior parte delle scene sono in ambienti bui. Un dettaglio reso ancor più vivido dal contrasto marcato e dalla brillantezza e voluminosità della gamma cromatica che presenta colori vibranti, caldi nonostante la dominante verde e supportati da un livello del nero stupefacente per la profondità, ma mai opprimente. La resa è sempre molto naturale e del tutto riconducibile a quello del miglior Super 35 mm, ma con tutti i vantaggi della maggior definizione offerta dal digitale, ed è caratterizzata da quella rumorosità finissima che conferisce spessore e sostanza al quadro, nello stesso modo dei grani della pellicola. Uno splendido spettacolo visivo che emula quell'estetica tanto cara agli appassionati di cinema e che viene riportato fedelmente grazie a una compressione invisibile ad altissimo bitrate; anche se sono presenti lievissime tracce di colour banding, queste non rappresentano un problema.
Audio
Come da prassi imperitura della Universal, tutti i doppiaggi sono “limitati” a una codifica in DTS a 768 kbps a 5.1 canali, mentre l'inglese originale gode dei benefici della codifica lossless DTS HD Master Audio.
Ma a dispetto di tutto, il mix italiano è di ottima qualità e non deve invidiare troppo il suo cugino inglese. Gli effetti sono efficaci e potenti, con un ottima dinamica senza punti di saturazione, così come la separazione e la direzionalità dei canali sfruttano bene la spazialità della scena sonora, in particolare nelle sparatorie. Anche i dialoghi risultano puliti e naturali, anche se forse a un volume leggermente basso. La controparte inglese vince però in dinamica e ricchezza, ma non discostandosi particolarmente dalla proposta doppiata.
Extra
Essenziali e apparentemente inseriti giusto per dare un contentino, più che extra mirati a far conoscere il processo creativo e produttivo all'utenza. Il tutto è limitato a una serie di scene tagliate e un brevissimo dietro le quinte che mostra, sommariamente, come è stato eseguito il lavoro, senza mai entrare nel dettaglio. Per un totale di dieci minuti scarsi, facendolo sembrare più un trafiletto televisivo, piuttosto che un extra dedicato.
Scene eliminate
Eva non ottiene l'aumento
Shane cerca lavoro
La lite in auto di Shane e Liz
L'attacco del cane
Seguito di Carmelo
Dietro Anarchy
Conclusioni
Anarchia – La Notte del Giudizio si dimostra un sequel migliore dell'originale, ampliando le tematiche e tutti gli aspetti positivi che avevano caratterizzato il precedente film, aggiungendo una spruzzata del cinema di John Carpenter, anche se in una versione molto depotenziata. L'edizione HD è un vero gioiello dal punto di vista tecnico, grazie a un quadro superlativo, ma manca di una componente extra come si deve.