Recensione - Amplitude

Harmonix porta Amplitude su PlayStation 4, con un remake del gioco del 2003: la nostra recensione

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Quello di Kickstarter è stato un fenomeno folgorante per il mercato videoludico: in poco tempo decine e decine di team di sviluppo hanno proposto i loro ambiziosi progetti direttamente al pubblico, in cerca di finanziamenti, a volte con idee completamente originali, molte altre con prodotti che strizzavano palesemente l’occhio a vecchie glorie ormai dimenticate dalle grandi compagnie. L’euforia iniziale però si è dovuta scontrare nel giro di qualche anno con la dura realtà dei fatti: non tutti i progetti che hanno conseguito l’obiettivo minimo per lo sviluppo sono stati in grado di raggiungere un livello qualitativo elevato o addirittura il termine stesso dello sviluppo.

Ecco quindi che ora la pubblicazione di un titolo che è nato da Kickstarter o altri canali simili è accolta con una maggior cautela dai videogiocatori più navigati, in quanto per ogni Shadowrun Returns vi è un Project Phoenix che attende dietro l’angolo. Anche Amplitude ha avuto i suoi problemi, nonostante abbia alle spalle un team di successo come Harmonix, che negli anni passati ha collezionato un discreto numero di successi grazie ai suoi titoli musicali. Originariamente previsto per il 2015, il remake del gioco del 2003 dopo una serie di rinvii ha raggiunto PlayStation 3PlayStation 4 il 5 gennaio 2016, con però in più quasi il doppio delle tracce inizialmente previste, facendosi così perdonare il ritardo accumulato nei mesi precedenti.

[caption id="attachment_149823" align="aligncenter" width="600"]Amplitude screenshot Amplitude - screenshot[/caption]

Ci si accorge immediatamente della matrice comune che Amplitude condivide con i ben più famosi Guitar Hero e Rock Band: una lunga colonna che scorre sotto ai nostri occhi nella quale compaiono tre file di note da colpire a tempo di musica. In realtà queste meccaniche di gameplay le inventò Frequency, predecessore di Amplitude, pubblicato su PlayStation 2 nel lontano 2001. In questo caso tuttavia non sono richieste costose ed ingombranti periferiche esterne di alcun tipo: tutto si esegue con il controller della propria console attraverso la configurazione di tasti che vi è più congeniale. La caratteristica che rende diverso Amplitude è la presenza di molteplici colonne di note da completare, che verranno distrutte nel momento in cui si porterà a termine con successo una delle varie sequenze in cui sono suddivise. La loro distruzione comporterà non solo un incremento del punteggio finale ma anche l’aggiunta di effetti sonori al brano che si sta attualmente eseguendo. come per esempio quelli legati alla batteria, alla voce o al sintetizzatore. In aggiunta a ciò troveremo anche numerosi power up, alcuni dei quali da utilizzare esclusivamente in multiplayer, che ci permetteranno di ottenere numerosi vantaggi quali un effetto rallenty o un incremento del moltiplicatore dei punti. Nel globale un gameplay di concezione passata, ma che nonostante ciò risulta essere ancora oggi estremamente moderno, appagante e coinvolgente, anche grazie anche ai numerosi livelli di difficoltà adatti ad ogni tipo di giocatore.

"Complice soprattutto la natura indipendente del progetto, non troverete in Amplitude brani di richiamo, ma onestamente va più che bene così"

Punto cruciale di ogni gioco musicale degno di questo nome è la tracklist. Complice soprattutto la natura indipendente del progetto, non troverete in Amplitude brani di richiamo, ma onestamente va più che bene così. Il team ha infatti preferito investire risorse sull’allestire un ben preciso filo conduttore tra tutta la musica che il giocatore dovrà suonare, musica che è composta per la maggior parte da brani provenienti dalla scena pop-elettronica e che ben si sposano con i colori acidi e le forme psichedeliche che impazzano a schermo durante ogni partita. Questo non preclude comunque una certa differenziazione tra di essi e accanto a pezzi concitati ve ne saranno altri decisamente più lenti e rilassati. L’unico elemento su cui si può effettivamente sindacare è la quantità, 30 pezzi non sono in realtà tantissimi, considerando però il prezzo a cui viene venduto il titolo riteniamo che si tratti tutto sommato un buon compromesso.

[caption id="attachment_149824" align="aligncenter" width="600"]Amplitude screenshot Amplitude - screenshot[/caption]

Il ritorno di Amplitude all’interno della scena videoludica internazionale è quindi apprezzabile. La scelta di non appoggiarsi a brani di richiamo per promuovere il titolo concentrando così tutti gli sforzi sul gameplay e la musica stessa, visto il budget limitato, ci ha piacevolmente colpito ed ha permesso di consegnare ai giocatori un prodotto che possiede un carattere forte e ben delineato. Harmonix ha dimostrato ancora una volta di essere assai abile quando si tratta di rhythm game in quanto, anche solo con un pad a sua disposizione è riuscita comunque a costruire un'esperienza coinvolgente ed estremamente impegnativa.

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