Recensione: American Gigolò, il Blu-Ray Disc

American Gigolò arriva in Blu-Ray Disc in una edizione modestissima ma onesta, pur senza contenuti speciali...

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Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 1.78:1

  • Audio:

  • 2.0 Mono Dolby Digital: Italiano Spagnolo Tedesco Portoghese Francese

  • 5.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Inglese NU Italiano Giapponese Spagnolo Tedesco Svedese Finlandese Norvegese Danese Olandese Portoghese Cantonese Croato Coreano Mandarino Francese Rumeno Serbo Sloveno Tailandese Turco

  • 1 disco 50gb

  • Region B

  • Amaray

  • Prodotto da Paramount, distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, ES, FR, UK.

Film

Julian Kay è uno dei migliori gigolò che, tra i più pagati ed appaganti, si concede come “autista” o “interprete”, grazie al suo uso eccelso delle lingue, alle ricche signore d'alto borgo. Julian, però, arrotonda lo stipendio facendo anche qualche favore per Leon, un uomo senza scrupoli, che lo mette in un giro più torbido, facendolo lavorare con una coppia dai gusti particolari. Quando Julian scopre che la donna della coppia viene ritrovata morta, viene a trovarsi in un girone di inganni e persecuzione dalla polizia che lo ritiene responsabile dell'omicidio.
American Gigolò può essere considerato come uno dei manifesti del cinema americano anni '80, rappresentato da Richard Gere, che viene finalmente consacrato a star capace di estasiare il grande pubblico, femminile in particolar modo, in un susseguirsi di abiti firmati Armani e nudi maschili che hanno lasciato il segno. Paul Schrader esplora il mondo della prostituzione maschile, con uno sguardo glamour e festoso, applicando le regole del thriller. Un crescendo torbido e decadente per le vicende del protagonista, ma più che la storia, è il protagonista ad essere messo sotto una lente d'ingrandimento. E' consapevole delle sue capacità di amatore e le sfrutta per farsi pagare tanto, troppo. Condizionato da una mentalità narcisistica e solitaria, cede il passo al sentimentalismo e la bisogno di comprensione quando il suo mondo si sgretola notte dopo notte. Non certo un capolavoro memorabile, ma un film che ha comunque lasciato un grande impatto all'epoca e che ha sempre qualcosa da dire con le sue immagini patinate e ruvide al tempo stesso.

Video

Uscita tecnica per American Gigolò che, come da prassi imperitura per tutti i titoli di catalogo Paramount da qualche anno a questa parte, salta il mercato americano per giungere unicamente sulla scena internazionale. L'edizione si presenta quindi in un disco singolo, confezionato in amaray, contenente solo il film e nessuno extra. Nessun altro fronzolo.

Il film, girato interamente in 35 mm sferico, è presentato in alta definizione in un vecchio telecine di una copia interpositivo. Il quadro video è caratterizzato da una forte rumorosità di grana grossa che limita la definizione generale. Nessun piano sequenza, nessuna inquadratura infatti propone quel dettaglio alla quale, anche con titoli storici dopo un adeguato trattamento, siamo abituati a notare. Tuttavia la texturizzazione è di discreto livello, sia per gli incarnati dei volti che per i motivi dei vestiti o delle pareti delle stanze che si susseguono. Ma già a partire dai campi medi, la definizione viene sempre meno e gli elementi diventano più confusi, di difficile distinguo, fino a fondersi con lo sfondo che risulta del tutto impastato. Colori scialbi, una paletta cromatica limitata, per niente brillante, che alterna una serie di tinte marroncine e virate rosate, indice di un trasferimento non certo accurato o di recente fattura alla quale siamo abituati con le tecniche digitali attuali. Il nero è buono, ma schiacciato con tendenza all'affogo degli elementi, senza però mai arrivare a farlo per davvero. Ci si mettono, infine, una serie più o meno percepibile, di spuntinaure, graffi e peli che si presentano con frequenza abbastanza regolare. C'è da dire che l'assenza di filtri digitali è comunque lodevole per una casa come la Paramount che ha la sua percentuale non invidiabile di classici del cinema distrutti dai filtri, cosa che rende, tutto sommato, la visione piacevole, ma ben lontano dal memorabile.

Audio

Mix monofonico originale per il doppiaggio italiano, encodato in Dolby Digital a 192 kbps. Tutti i problemi noti ai più di questo tipo di vecchie traccie si presentano con prassi regolare anche qui: fruscio di fondo, saturazione nelle alte e basse frequenze, dinamica limitata, spazialità nulla, inscatolamento, dialoghi discreti, ma non pulitissimi e musiche castrate. L'inglese originale gode di un mix 5.1 in DTS HD Master Audio che fa il suo dovere in un film totalmente dialogato, intervallato da sequenze con musica in primo piano. Ottima spazialità, grande pulizia dei dialoghi, musiche pure e buona direzionalità, benché i posteriori e il sub lavorino limitatamente.

Extra

Nessun extra come anticipato, e non ci sarebbe da sorprendersi quando uscirà anche in America e, magicamente, spunteranno dal nulla. Una disparità di trattamento nell'offerta non avrebbe ragione d'esistere.

Conclusioni

Edizione modestissima per American Gigolò quella in alta definizione, che viene comunque consigliata per la sua onestà, senza orribili miglioramenti digitali applicati al vecchio master, qui presentato.

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