Realm of Shadows, la recensione del primo episodio di Batman: The Telltale Series

Una nuova avventura per il Cavaliere Oscuro: la recensione di Realm of Shadows, primo episodio di Batman: The Telltale Series

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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C'era bisogno che Telltale Games arrivasse a raccontare ancora una volta le origini del mito, dell'eroe per eccellenza, del Cavaliere Oscuro? Sinceramente no. Che ne modificasse o quantomeno non ne ricalcasse l'iconografia tradizionale? Non da quanto sembra inizialmente, ma almeno qui è possibile lasciare il beneficio del dubbio al team di sviluppo. Tutto questo per dire che, almeno stando a quanto il primo episodio di Batman: The Telltale Series mostra e racconta, pare esserci poco di realmente entusiasmante in questa nuova serie. Realm of Shadows è un inizio lento e faticoso, dalle poche idee e dalla realizzazione non del tutto convincente.

Andiamo ancora quindi una volta ad indagare i primi anni di attività del Crociato Incappucciato, quando ancora non conosce Catwoman, per esempio, quando Harvey Dent è un politico in ascesa e non Due Facce, quando il boss che controlla Gotham City è Carmine Falcone. Proprio il primo incontro/scontro con Catwoman è il primissimo momento dell'episodio, forse il migliore: da quella base si articolano una serie di eventi in apparenza scollati, ma che nel finale troveranno unione, in una risoluzione che ovviamente lascerà il posto a nuovi interrogativi e potenziali nuove situazioni, nell'inevitabile cliffhanger finale.

[caption id="attachment_159418" align="aligncenter" width="600"]Batman: The Telltale Series Realm of Shadows screenshot Batman: The Telltale Series Realm of Shadows - screenshot[/caption]

E' il come le situazioni che compongono Realm of Shadows si susseguono che rende molto poco organica e apprezzabile la progressione attraverso l'incipit della nuova serie di Telltale Games. Istantanee sarebbe meglio definirle, verbose, stantìe, che nessuno spunto particolare forniscono a colui che ha il pad in mano. Il giocatore diventa più che altro spettatore, nell'ennesima progressione verso qualcosa di ben più statico di una narrazione interattiva da parte del team di sviluppo, che già in passato aveva già mostrato una tendenza all'immobilismo ludico, fatta forse eccezione per The Wolf Among Us. Inorridirà probabilmente leggendo ciò colui che del protettore di Gotham City ama non solo le brillanti deduzioni, ma anche le sue indiscutibili e goduriose capacità nel menare le mani. In realtà anche qui troviamo un Batman che sa picchiare fortissimo, come suo solito, ma nessun godimento del menare è restituito, né tramite il pad, perché tutto quello che occorre fare è azzeccare quick time event telefonatissimi (in realtà potreste anche sbagliarli quasi tutti e comunque andare avanti tranquillamente, tanto per peggiorare la situazione), né tramite la costruzione delle scene di combattimento, del loro impatto scenico e coreografico.

"Con Realm of Shadows Batman: The Telltale Series non si presenta benissimo"

Poco meglio va quando ci si trova a dover ponderare cosa dire quando, soprattutto nei panni di Bruce Wayne, nei quali si passa la maggior parte del tempo di Realm of Shadows, ci si trova di fronte a particolari momenti. E' la tensione del dover scegliere come comportarsi nei confronti di un criminale come Falcone, disonesto ma potente, o verso un vecchio amico ritrovato la cui identità vi lasciamo il gusto di scoprire. Staremo a vedere quale sarà il peso di queste scelte, che ad una prima impressione non sembrano essere comunque di rilevante impatto. Prova ad introdurre qualcosa di particolare nella formula di gioco l'analisi delle scene del crimine, che dovrebbero tirar fuori le capacità da detective di Batman: in realtà anche queste sono estremamente banali e non stimolano le sinapsi del giocatore.

[caption id="attachment_159417" align="aligncenter" width="600"]Batman: The Telltale Series Realm of Shadows screenshot Batman: The Telltale Series Realm of Shadows - screenshot[/caption]

Con Realm of Shadows Batman: The Telltale Series non si presenta quindi benissimo, volendo per forza di cose dare la propria interpretazione del mito dell'Uomo Pipistrello, ma risultando oltremodo noioso non solo per chi di tale mitologia si è nutrito nel corso degli anni, ma anche per chi ci si avvicina per la prima volta. Cerca originalità in un Bruce Wayne particolarmente tormentato, quasi fastidiosamente insicuro, in qualche personaggio del quale probabilmente rinnovare la storia, e staremo a vedere se tale obiettivo andrà a consolidarsi nei prossimi capitoli. Per ora quanto è più evidente è una certa banalità della produzione, che nemmeno nei dialoghi o nel doppiaggio riesce ad emergere. Si raggiunge la sufficienza solo perché del primo episodio si tratta, ma gli inizi non convincono affatto.

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