Ray Bradbury – Shadow Show, la recensione

Abbiamo recensito per voi Ray Bradbury – Shadow Show, antologia pubblicata da NPE

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Ray Bradbury – Shadow Show, anteprima 01

Nel 2012 ci lasciava uno dei più grandi interpreti moderni del genere fantastico: Raymond Bradbury (22 agosto 1920 – 5 giugno 2012), alla cui immaginazione visionaria e innovatrice si devono capolavori come Cronache Marziane (1950) e Fahrenheit 451 (1953). Nello stesso anno, un mese dopo la sua scomparsa, usciva negli Stati Uniti un’opera da tempo in lavorazione: Shadow Show, una raccolta di racconti, realizzati da ventisei grandi scrittori contemporanei, molto diversi tra loro per stile, che intendevano omaggiare non solo Bradbury ma l'influenza che questi ha avuto su di loro e sulla moderna Letteratura fantascientifica.

Nove di quelle storie brevi, contenute nell'antologia, sono state trasposte a fumetti da IDW Publishing e proposte prima in una miniserie di cinque albi nel 2014 e poi raccolte in un unico volume che NPE ha pubblicato a gennaio con il titolo Ray Bradbury – Shadow Show.

Il cartonato, introdotto dallo stesso Bradbury con una lettera ironica e arguta sulla morte, si apre con La riva del Lago Champlain, di Joe Hill, adattato da Jason Ciaramella e disegnato da Charles Paul Wilson III. È forse il pezzo più poetico e potente, che mescola giochi, paure e sogni, e rappresenta nel modo più fiabesco lo spirito del maestro, anche grazie al tratto semplice ma estremamente espressivo di Wilson.

Neil Gaiman, in L’uomo che dimenticò Ray Bradbury, sceneggiato da Mort Castle per le matite di Maria Frohlich, si ispira a Cronache marziane e nello specifico al racconto Usher II per celebrare il suo mentore, così come quest’ultimo aveva fatto con Edgar Allan Poe. Il risultato è un dialogo interiore colto e affettuoso sull'importanza della memoria e delle parole.

Ray Bradbury – Shadow Show, anteprima 02

In A ritroso a Siviglia, Audrey Niffenegger si rifà invece a Il parco giochi di Bradbury. Affidandosi solo alle didascalie e alla suggestiva interpretazione grafica di Eddie Campbell - che compone un collage di elaborazioni fotografiche e di immagini unite da una logica sequenziale - indaga nel complesso rapporto di un genitore e di una figlia attraverso il resoconto di una crociera.

Sam Weller e Mark Sexton ci aprono le porte della dimora dei Bradbury in Immortale! e ripercorrono la carriera del grande scrittore in una successione di interviste tra il padrone di casa e un appassionato giornalista, confezionando un pezzo realistico ma ammantato di magia.

Dopo la parentesi del brano in prosa Estenuazione di Harlan Ellison, è la volta di Chi Bussa?, di Dave Eggers, adattato da Weller e disegnato da Matthew Dow Smith. È la testimonianza più inquietante e più vicina alle atmosfere di Poe, uno degli autori più amati da Bradbury.

Terra (Negozio di souvenir), di Charles Yu, su script di Castle, è l’occasione per offrire il giusto tributo alla verve di Bradbury e pennellare una beffa intelligente del consumismo e delle debolezze della nostra specie. Christine Larsen e il suo stile in sintonia con la comic strip accentuano l’aspetto satirico del fumetto.

Con Altenmoor, dove i cani ballano, di Castle e S. L. Gallant, si raggiunge l’apice della malinconia e del trasporto emotivo, trasmessi e veicolati dai sentimenti profondi e intimi di un bimbo verso il proprio nonno e il proprio cane.

Ray Bradbury – Shadow Show, anteprima 03

Chiude il volume Intuizione, di Alice Hoffman, adattato da Weller e Castle, illustrato da Chris Evenhuis. Parla del legame che unisce due amiche, messo in pericolo dall'attrazione di entrambe verso un enigmatico ragazzo. È un espediente per affrontare il concetto di perdita; quella dell’innocenza dell’infanzia, quella degli affetti più cari di quell’età e quella di sé stessi nella maturazione. La letteratura, incarnata in questo caso da ll popolo dell’autunno di Bradbury, può diventare un appiglio e un’ancora di salvezza per i personaggi della vicenda e per chiunque voglia lasciarsi conquistare dalla sua bellezza.

Ray Bradbury – Shadow Show enuclea, in sintesi, il pensiero e i temi prediletti dalla geniale penna nata in Illinois quasi un secolo fa, esaltando l'ecletticità dei suoi interessi e delle sue passioni. Mediante la potenza e la semplicità comunicativa della Nona Arte adempie ai suoi due scopi principali, ovvero alimentare il ricordo di Bradbury e soprattutto accendere il desiderio di conoscerlo veramente, di andare a scoprire e sfogliare i tesori che costituiscono la sua vastissima bibliografia.

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