Rat-Man 117: Il prezzo della solitudine!, la recensione

Il prezzo della solitudine! è un episodio fondamentale per Rat-Man, a soli 5 numeri dalla conclusione della saga creata da Leo Ortolani...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Seguire per vent'anni una serie a fumetti porta inevitabilmente a sviluppare un forte sentimento di affetto per il protagonista. Nel caso di Rat-Man, questo affetto può essere considerato compassione, a fronte di tutto ciò che Deboroh ha dovuto superare nella sua carriera di supereroe: combattimenti contro avversari che lo hanno fatto grondare sangue, una complessa situazione famigliare, una vita sentimentale pressoché inesistente. Per dirla con uno slogan in voga da qualche anno sui social network: mai una gioia.

Il prezzo della solitudine! regala però una grande gioia al nostro eroe in calzamaglia gialla. Non vi sveleremo certo qui quale sia, ma possiamo dirvi che è impossibile non empatizzare con il protagonista e provare un forte entusiasmo, un sollievo scaturito dal vedere una volta tanto lo sfortunato eroe di Leo Ortolani ottenere una gratificazione, dopo tutto ciò che ha dovuto passare finora. Non ci dimentichiamo però che mancano soltanto cinque numeri all'epilogo della saga, perciò è lecito aspettarsi una montagna russa emotiva con picchi emotivi in entrambe le direzioni... quindi il timore per il povero Rat-Man è che ora lo attenda il peggio, dopo aver vissuto la tipica quiete prima della tempesta.

Il ritorno di Krik rivela risvolti inquietanti sulla vita del supereroe con le orecchie da topo, portando anche alcune riflessioni sui doveri e i sacrifici che deve accettare per portare avanti la sua missione. Non è la prima volta che Leo Ortolani sfrutta la rinuncia alla maschera come metafora di un bivio, una scelta tra vita professionale/artistica e vita privata, contrapponendo un obiettivo preciso da perseguire con tenacia al tranquillo focolare domestico e una famiglia felice. Questa volta sarà inevitabilmente l'ultima parola scritta a riguardo dall'autore, quindi siamo curiosi di scoprire come deciderà di concludere la questione, alla luce anche dei profondi cambiamenti nella sua vita privata in questi anni, da sempre condivisi coi lettori.

La relazione tra Rat-Man e Aima prosegue con un perfetto equilibrio tra comicità e romanticismo, calibrando l'uno o l'altro elemento per consentire ai due di conoscersi meglio e approfondire il loro legame, senza però assumere toni che sembrerebbero fuori luogo per la serie. Non è ancora ben chiaro come questa storia influenzi il passato del fumetto (in particolare gli eventi de La minaccia verde! e L'incredibile Ik!) perciò la lettura di questi episodi è in un certo senso disturbato da questo tarlo che continua a lasciare il dubbio su come sarà poi definita la continuity, confidando nel talento di Ortolani nel riallacciare tutti i nodi narrativi in modo coerente.

Ma Krik non è l'unico personaggio assente da tempo a tornare, e stando alle ultime tavole e alle anteprime dei numeri futuri già apparse online, sembra proprio che l'autore voglia concludere tutto in modo circolare, riportando in scena tutti i soggetti principali con cui questa saga è iniziata. La devozione dei fan di Rat-Man continuerà in modo simile alla venerazione con cui è tratteggiata in questo numero?

Continua a leggere su BadTaste