Rat-Man 115: Il dubbio, la recensione

Abbiamo recensito per voi il terzo capitolo della saga in dieci parti con cui Leo Ortolani concluderà le avventure di Rat-Man: Il dubbio!

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Terzo capitolo della saga in dieci parti che concluderà le avventure di Rat-Man, e già Leo Ortolani sovverte quella che poteva sembrare una struttura installata nei due episodi precedenti. Ne Il Rat-Man e Non avrai altro Dio il racconto era infatti suddiviso in due parti: una sezione più profonda, nella quale veniva portata avanti la trama principale, e una vicenda da supereroe più comica volta a ricreare "le storie semplici e divertenti di una volta". Le due anime di Rat-Man affiancate per congedarsi dai lettori, ci eravamo convinti che questa contrapposizione sarebbe stata portata avanti per l'intera decalogia, ma l'autore ha già abbandonato questo schema.

Eppure i due numeri precedenti non sono stati una costruzione gratuita dal punto di vista narrativo, dato che ne Il dubbio al centro della trama c'è proprio la "lotta interna" tra il fumetto di Rat-Man attuale - con elementi più oscuri - e la leggerezza del passato. Il Rat-Man vuole infatti rivedere il fumetto delle origini, in grado di intrattenere i lettori senza farli interrogare sull'Ombra, di cui lui è ormai diventato l'impersonificazione definitiva. Ed è interessante il ruolo che in tutto ciò giocano le ristampe, in una riflessione che allontana il concetto capitalista del Ragno, creato dallo stesso Ortolani, per dare vita a un'esistenza ciclica del supereroe in calzamaglia gialla.

L'elemento comico di questo numero è affidato principalmente alle diverse sfaccettature di Rat-Man, in un viaggio all'interno della mente del protagonista, il cui carattere è suddiviso in diverse identità attraverso una rappresentazione mentale che potrebbe ricordare Inside Out. Si tratta ovviamente di una versione più demenziale di quanto mostrato nel film Pixar, ma tra i diversi Rat-Man ne incontriamo  anche uno che riesce a risolvere, in modo forse un po' forzato, l'elemento lasciato in sospeso per più tempo nella serie dal suo autore, dato ormai per abbandonato dalla maggior parte dei lettori.

A fare da spalla a Rat-Man in questo viaggio allucinante all'interno della sua mente c'è Aima, ricercatrice presentatasi al supereroe un paio di numeri fa, facendo sussultare i lettori di vecchia data. Sappiamo infatti essere la "base" sulla quale il Dottor Denam ha creato Thea, il più grande amore di Rat-Man, che aveva già dimostrato in passato essere guidato dal suo ricordo; ci appare quindi strano vederli interagire senza che lui la riconosca (o per essere più corretti, la confonda con Thea), ma ci sono ancora sette episodi davanti a noi e siamo sicuri che questo elemento sarà sviluppato a dovere.

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