Ransom 1x01 "The Return": la recensione

La nostra recensione dell’episodio pilota della serie Ransom, in onda sulla CBS

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Spoiler Alert
Ransom, show trasmesso negli Stati Uniti dalla CBS, nasce da una collaborazione del network americano con la canadese Global, la francese TF1 e la tedesca RTL, è stato creato da David Vainola e prodotto da Frank Spotnitz (The X-Files, The Man in the High Castle) ed è basato sulla vera storia del negoziatore Laurent Combalbert e del suo partner partner Marwan Mery. Nella serie Luke Roberts interpreta il ruolo del protagonista Eric Beaumont, capo della Crisis Resolution, una società che si occupa di delicati casi di alto profilo in tutto il mondo in cui è richiesta la sua abilità di negoziatore e della quale fanno parte anche l'ex agente di polizia Zara Hallam (Nazneen Contractor) e lo psicologo e profiler Oliver Yates (Brandon Jay McLaren), oltre ad un nuovo ingresso nella squadra Maxine Carlson (Sarah Greene) la quale, dopo essere stata scartata da Oliver in seguito a un colloquio, riesce comunque a intrufolarsi nel team e attrarre l'attenzione di Eric che, alla fine e nonostante il segreto che la giovane nasconde e che verrà rivelato durante il pilot, deciderà comunque di assumerla.

Ransom, come Rosewood, APB, in arrivo a febbraio su Fox, BullPure Genius, segue l'ultima moda dei procedurali in cui talentuosi privati cittadini fanno ciò che le forze dell'ordine non riescono a fare, il tutto per un lauto compenso e sempre con risultati eccelsi. E' facile immaginare come questa nuova frontiera dei procedurali faccia gola agli autori che possono scrivere così storie avvincenti e ritmate senza che i protagonisti siano tuttavia soggetti alle restrizioni imposte ai rappresentanti delle forze dell'ordine, sia che essi siano semplici poliziotti o raffinati agenti. La premessa è però proprio quella di riuscire a creare storie avvincenti e che, fin da subito, riescano ad attirare l'attenzione del pubblico, impresa non semplice, soprattutto in una stagione televisiva come questa in cui gli spettatori sono stati letteralmente bombardati dalle 455 serie uscite in anteprima nel solo 2016.

Il problema di questa serie potrebbe essere ben riassunto dall'inquadratura scelta dal regista Richard J. Lewis per presentarci il protagonista attraverso gli occhi della giovane Maxine, la ragazza entra - non invitata - in una stanza in cui Eric e la sua squadra stanno negoziando con un uomo che tiene osteggio delle persone all'interno di una chiesa e lo vede di spalle, la telecamera fa un close-up e, quasi con un senso di suspense, Eric Beaumont si volta a guardarla. Per essere affascinante l'attore è certamente affascinante, ma la questione è che è - per lo più - sconosciuto al pubblico, quindi tutta la scena lascia più che altro con un senso di perplessità che non abbandona nemmeno allo scorrere dei titoli di coda. La verità è che Ransom è una serie da palinsesto estivo, lo smaliziato pubblico appassionato di serie TV lo sa e lo sanno anche i vertici della CBS che, dopo il lancio di ieri sera, giorno nel quale il pilot è andato in onda, hanno già previsto di relegare la serie al sabato, catalogando di fatto lo show tra quelli che sono così ben descritti dalla divertente espressione americana "laundry folder", cioè quel genere di serie che si guardano un po' distrattamente mentre si piega la biancheria.

"Noi ci concentriamo sul salvare vite, Signor Miller"

Dal punto di vista narrativo, lo show apre con il team che riesce ad evitare che un uomo si faccia saltare in aria dentro una chiesa insieme ai suoi ostaggi e poi affronta il vero caso della puntata, quello di un bambino rapito 8 anni prima a cui la famiglia viene richiesto il riscatto solo ora. Al di là del fatto che le trame scelte non hanno nulla di eccezionale - normalmente gli episodi pilota tendono ad essere particolarmente curati e accattivanti - anche l'esecuzione lascia piuttosto a desiderare a causa di un ritmo fin troppo lento e di una totale mancanza di fascinazione dei personaggi. L'intento degli autori è chiaro: ognuna di queste persone ha una storia da raccontare, ma questi primi 45 minuti non sono stati tanto interessanti da lasciare con la curiosità di voler andare oltre, nonostante i magnetici occhi azzurri del protagonista e il segreto svelato di Maxine. Al che la domanda sorge spontanea: considerato l'incredibilmente alto numero di nuove proposte che ogni anno arrivano sui nostri schermi, non sarebbe forse il caso che i network cominciassero a prendere in considerazione il fatto che la qualità paga più della quantità? In quanti modi è possibile riproporre un procedurale per capire che c'è poco ormai a cui il pubblico non sia avvezzo?

Il secondo episodio di Ransom, dal titolo Grand Slam, andrà in onda negli Stati Uniti sabato 7 gennaio sulla CBS.

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