Ramona, la video recensione
La video recensione di Ramona, un film di Andrea Bagney con Lourdes Hernández, Bruno Lastra, Francesco Carril
Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Ramona è un film di Andrea Bagney con Lourdes Hernández, Bruno Lastra, Francesco Carril.
RAMONA: LA TRAMA
Ramona si è da poco trasferita a Madrid con il suo fidanzato, Nico, e spera di ricominciare tutto da zero: vuole fare l’attrice, diventare madre e vivere nel miglior quartiere della città. Alla vigilia del suo primo provino, incontra un uomo più grande di lei, Bruno, con cui sente subito un legame profondo. Spaventata dai propri sentimenti, Ramona scappa, ma il giorno dopo scopre che Bruno è il regista con cui doveva fare il provino.
RAMONA: NOTA SUL FILM
Madrid come Manhattan: sontuosi scorci della città in bianco e nero sottolineati dalla musica di Čajkovskij. Si apre così, con un omaggio al capolavoro di Woody Allen, il film d’esordio della regista spagnola Andrea Bagney, una storia d’amore (e di amori) tutta costruita intorno alla protagonista, aspirante attrice trentenne in cerca del senso della vita, ora bionda ora bruna, ora entusiasta ora dubbiosa, ora innamorata del boyfriend Nico ora attratta dal regista Bruno. Dal bianco e nero della vita al colore della messa in scena (dove, tra l’altro, Ramona replica monologhi di Diane Keaton in Io e Annie e di Julie Delpy in Prima dell’alba), la commedia romantica si snoda tra chiacchiere, passeggiate e nevrosi, trascinata dalla protagonista Lourdes Hernandez, nota in Spagna come cantautrice con lo pseudonimo Russian Red.
RAMONA: NOTE DI REGIA
Quando ho immaginato Ramona per la prima volta, mi è comparsa in mente come un personaggio di Billy Wilder. La commedia era una parte consistente del suo spirito (sia del personaggio che del film), e i miei riferimenti diretti erano in bianco e nero: L’appartamento, Manhattan, Frances Ha. Volevo rendere omaggio ai film che amo e rendere Ramona importante. Non doveva essere piccola e indipendente, ma grandiosa e classica. Per me l’atto di filmare è di per sé molto poetico, ed è in parte il motivo per cui abbiamo scelto di girare su pellicola da 16 mm anziché in digitale. Stavamo raccontando la storia di Ramona, ma stavamo anche dialogando con i tanti registi che ci hanno ispirato.