Rai vol. 4: 4001 A.D., la recensione
Abbiamo recensito per voi Rai vol. 4: 4001 A.D., di Matt Kindt e Cafu, pubblicato da Star Comics
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Star Comics ha presentato l’evento lo scorso novembre in due volumi: 4001 A.D., contenente l’omonima miniserie in quattro numeri scritta da Matt Kindt, e 4001 A.D.: Oltre il Nuovo Giappone, brossurato che presentava ai lettori italiani lo scenario venutosi a creare a seguito della vicenda. Grazie alle quattro storie originali 4001 A.D.: Manowar, 4001 A.D.: Bloodshot, 4001 A.D.: Shadowman e 4001 A.D.: War Mother, vari autori coinvolti hanno svelato i piani futuri per alcuni personaggi chiave dell’Universo Valiant.
Sebbene il volume nasca con il dichiarato intento di colmare il vuoto narrativo che intercorre tra la nascita del Padre e la creazione di Rai, non mancano motivi di interesse che rendono quest’arco narrativo un prodotto di alto livello; in particolare, la peculiarità che emerge durante la lettura è l’attento lavoro di analisi sulla società e sul valore dei simboli che lo scrittore del Missouri attua. Partendo da un’idea utopica - la creazione di un mondo perfetto in cui vivere in pace e armonia - Kindt monitora gli effetti che il perseguimento dell'obiettivo può generare su questo macro-cosmo.
La popolazione recepisce gli accorgimenti atti a preservare uno status e muta il suo comportamento nel corso dei secoli. Ognuna delle reazioni a queste variazioni viene rappresentata con un personaggio o un gruppo di personaggi diversi: dai Radi, contrari a qualsiasi tecnologia evoluta, alla "folla suicida", fino alla ribelle Mary Anger, senza trascurare i guardiani Sai e Aboto, tutti esemplificano ed esasperano il disagio creato dal dispotico regno del Padre.
La narrazione è in prima persona, e a parlare è il Padre, anche se in alcuni passaggi Kindt si affida ai pensieri dei predecessori di Rai. Grazie a questo espediente si crea un contrappunto equilibrato, aperto a una molteplicità di punti di vista che rendono ancora più coinvolgente la lettura.
Di notevole impatto le splendide tavole di Cafu, disegnatore di tutti e quattro i capitoli di questo storyarc. Il dinamismo delle sequenze di lotta e l’espressività dei primi piani efficaci concorrono a creare una storia drammatica e vibrante, dai toni oscuri, resa perfettamente dai colori di Andrew Dalhouse.
A dispetto di quanto si potesse immaginare, Kindt non si limita a presentarci eroi di un passato che fu ma traccia i confini entro cui indirizzare la strada che conduce al 4001. L’intero evento, infatti, ha una sua ambiziosa organicità che colpisce per l’accurato lavoro di costruzione e collegamento delle singole fasi.
Rai vol. 4: 4001 A.D. è il suggello a quanto precedentemente realizzato e offre un solido substrato per il futuro della Valiant.