RAGE 2, quando FPS e open world non vanno particolarmente d'accordo - Recensione
Un gunplay godurioso banalizzato da un open world poco interessante: la recensione di RAGE 2
Si tratta di una scelta evidente fin dai primi momenti di gioco, che catapultano subito il giocatore nell'azione, tralasciando una qualunque introduzione narrativa e mettendolo subito di fronte al suo nemico principale, e settano i toni della produzione, sopra le righe e poco seriosa. La battaglia contro l'Autorità, fazione tecnologicamente avanzata che si ritiene padrona della Terra post-apocalittica che fa da ambientazione al gioco, passa attraverso una storia estremamente esile, nella quale tutto, dai personaggi che la mettono in moto agli eventi che la scandiscono, pecca di profondità. Ecco quindo come il principale motore del gioco non siano quindi le vicende di una trama che, qualora seguita senza deviazioni, si risolverebbe tranquillamente in meno di dieci ore, ma la sua natura caciarona, espressa dal carattere smargiasso del protagonista, il ranger Walker (non sappiamo se il riferimento al personaggio interpretato da Chuck Norris sia voluto), dall'esaltazione dei toni più punk dell'apocalisse (più rosa, più creste, più spallacci!) e da un'azione FPS intensa e feroce.
Nella sua essenza di sparatutto in prima persona RAGE 2 funziona benissimo. Ogni singola arma, dalla pistola con la quale si inizia l'avventura al fucile d'assalto, dallo shotgun al lanciarazzi a tante altre amenità, compreso un revolver i cui proiettili, una volta a segno, possono essere incendiati letteralmente con uno schiocco di dita, ha la sua ragion d'essere, che non è necessariamente quella più ovvia, lo sbarazzarsi dei nemici, ma anche l'essere creativi nel farlo, aumentando così l'immediato divertimento che quasi a prescindere deriva dallo sparo. In combinazione con i vari poteri che Walker otterrà nel corso del gioco infatti sarà possibile creare vortici di morte e devastazione (anche veri e propri, esiste un potenziamento apposito), ad esempio scagliando via un nemico con un'onda d'urto e crivellandolo prima ancora che possa toccare terra. La possibilità di mandare la propria armatura in Sovraccarico poi garantisce alcune secondi di azione feroce e violentissima, ideale per risolvere le situazioni più affollate.
[caption id="attachment_195829" align="aligncenter" width="1920"] Phoenix è il veicolo di Walker, ma sarà possibile ottenerne moltissimi altri[/caption]
La struttura di gioco è quindi il problema principale di RAGE 2, perché la sua declinazione di open world, semplicemente, non funziona, facendosi preferire quelle ormai vetuste, ma comunque ancora funzionali, di un Far Cry a caso. Nei momenti in cui si fanno vomitare le bocche da fuoco ci si diverte tantissimo, si desidererebbe che fossero più frequenti, più lunghi, ma così purtroppo non accade e ci si ritrova troppo spesso ad andare in giro per un mondo poco interessante e nemmeno particolarmente ispirato per costruzione e scenograficità, anche al netto della comunque buona tecnica con la quale la produzione è portata in scena.