Radioactive, la recensione
Piegata a forza ad una visione parziale, la storia di Marie Curie diventa in Radioactive la storia dell'espiazione di una scoperta
In Radioactive la storia di Marie Curie è raccontata per mostrare le difficoltà che poteva avere ad emergere una donna nell’800, anche se palesemente geniale. Non essere francese (l’origine è polacca) ed essere sessualmente libera (dettaglio inserito ad un certo punto in modo abbastanza forzoso dopo che per il resto del film è stata descritta come disinteressata al sesso) non aiutavano di certo. Tutto il racconto di Radioactive è forzato in quella direzione, nel mostrare il contrasto tra il genio e il mondo che non lo accetta. Eppure il peggio di sé il film lo dà quando cerca di aggiustare a martellate grossolane l’immagine della sua protagonista nella direzione che vuole la regista. Invece di proporre un ritratto complicato cerca di dare una spiegazione a tutto e lasciare gli spettatori con una visione e un giudizio chiari. Risolvendo addirittura anche le contraddizioni meno risolvibili (la grande scoperta che porta anche grandi problemi).
Perfetto in questo senso è il corpo sensibile e volitivo di Rosamund Pike, che incarna bene sia il rigore, sia lo sforzo indefesso che alla fine una fragilità malcelata. Uno sforzo effettivamente degno di occasioni migliori.
Marjane Satrapi è disposta ad ogni bassezza per portarci dalla sua parte e convincerci della sua visione dei fatti e della figura storica.
Una sorta di espiazione di peccati che sono tali solo secondo Radioactive porta quindi Marie Curie ad un mea culpa metaforico, fatto di sguardi pentiti verso i reduci di guerra, di ammissioni sofferte e di liberazioni davanti a nuove prese di coscienza, che mal si congiungono alla fierezza esibita nel resto del film. Soprattutto mal si uniscono a scelte di messa in scena ridicole come quella di farla dormire ogni sera con una fialetta verde radioattiva in mano, come dolce memento del marito defunto, anche quando è già a conoscenza (o sospetta) le conseguenze nefaste delle radiazioni sugli esseri umani.