Qui non è Hollywood, la recensione: una grande fiction sull’omicidio Scazzi che parla di donne, uomini e sessualità
La serie sul delitto di Avetrana è un prodotto eccellente con un ottimo cast
Finalmente arriva su Disney+ Qui non è Hollywood, la serie sul delitto di Sarah Scazzi con titolo cambiato rispetto al passato. O meglio: è stato promosso il sottotitolo a titolo, visto che fino a qualche giorno fa, prima della sospensione della messa in onda da parte del Tribunale di Taranto, il titolo vero era Avetrana - Qui non è Hollywood.
Prodotto eccellente. Bravissimi gli attori con plauso particolare per la Cosima Misseri di una irriconoscibile Vanessa Scalera beniamina della fiction Rai con Imma Tataranni - Sostituto procuratore. Stimolante la sceneggiatura che vede ragionare gli autori sul rapporto tra sentenze definitive (ultima quella della Cassazione del 2017) e possibili nuove verità che però la serie suggerisce senza per questo volersi sostituire ai giudici. L'idea è quella di raccontare un mondo retto dai personaggi femminili dove i maschi sono fortemente subordinati quando non proprio assenti (il padre di Sarah e suo fratello Claudio). Tutto il senso del delitto pare gravitare attorno alla relazione tra due coppie: Sarah e Sabrina (la cuginetta magra che da bambina diventa quasi una rivale in amore vs la cugina più corpulenta che da leader della coppia si sentite insidiata) e Cosima e Concetta Serrano (la donna che cucina e domina la realtà prosaica della famiglia Misseri vs la sorella testimone di Geova che trascura la figlia Sarah perché devota solo alla Fede).