Quantum & Woody vol. 2: In Sicurezza, la recensione

Abbiamo recensito per voi il secondo volume di Quantum & Woody, di Asmus, Doyle e Bellaire

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Quantum & Woody #6, anteprima 01Eric e Woody Henderson sono fratellastri. Le loro vite sono state stravolte da un evento eccezionale: mentre indagavano sulla misteriosa scomparsa del padre Derek, sono stati accidentalmente colpiti da una scarica di potenza che ha conferito loro la capacità di lanciare a loro volta scariche energetiche e creare campi di forza. Dotati di personalità diametralmente opposte - più ligio al dovere Eric, più scriteriato e dedito ai piaceri della carne Woody - hanno deciso di agire da supereroi. Oggi sono noti - non solo alle autorità competenti - come Quantum e Woody.

La convivenza forzata - almeno una volta ogni ventiquattro ore devono congiungere i bracciali che indossano, o rischiano di scomporsi in atomi! - non permette allo strambo duo di prendere davvero coscienza di quanto accaduto. Questa condizione li spinge a prendere decisioni affrettate, come accettare di diventare “i supereroe personali” di Terence Magnum, titolare della Sicurezza Magnum, o investire i soldi (che non hanno) in un quartier generale.

Affiancati dalla capra Vincent Van Goat e da Sessantanove - uno dei cloni della Megera (matriarca dell’Edison’s Radical Acquisition) - Quantum e Woody tornano in questo secondo volume pubblicato da Star Comics, dal titolo In Sicurezza. Nel nuovo appuntamento con "la peggior squadra di supereroi del mondo", la missione è raggiungere un villaggio chiamato Roccaforte e sgominare la comunità sovversiva conosciuta come l’Ultima Guardia.

L’ottima impressione fatta dal precedente volume viene ampiamente confermata dal secondo arco narrativo scritto da James Asmus. Lo sceneggiatore statunitense lancia i protagonisti in una corsa contromano, schivando ostacoli sempre più pericolosi con l’ormai consueta e iconoclastica irriverenza. L’archetipo del supereroe viene demolito tramite gag divertenti, politicamente scorrette e dall’ascesa di due ousider che, in maniera forse immeritata, riescono a calamitare l’interesse della gente (e del lettore) uscendone sempre sani e salvi.

Quantum & Woody #7, anteprima 01Asmus colpisce ai fianchi argomenti delicati come la politica dell’esercito americano sull’omosessualità ("Non chiedere, non dire"), la figura del repubblicano miliardario del Sud (rappresentata da Magnum) e l’uso spregiudicato delle armi da fuoco; temi trattati attraverso una satira pungente che trasforma una storia lineare e senza particolari colpi di scena in una lettura anticonvenzionale. La gestione dei tempi comici e la capacità di nascondere dietro la stupidità dei personaggi riflessioni importanti rendono Quantum & Woody un fumetto intelligente quanto divertente. Si ride tanto con questi due folli antieroi, e sono risate decisamente compiaciute.

Se Asmus si conferma una penna acuta, non convince del tutto la scelta di affidare allo stile sintetico di Ming Doyle la componente artistica. la prova del suo predecessore, Tom Fowler, era apparsa decisamente più centrata; Doyle ha invece uno storytelling che sebbene esalti l’espressività, penalizza il dinamismo attraverso figure troppo rigide. Più convincente l'operato di Jordie Bellaire, che utilizza efficaci colorazioni piatte prevalentemente a toni caldi, contribuendo a creare un clima opprimente per tutto il volume.

Quantum & Woody procede la sua corsa confermandosi un fumetto molto originale e non tradendo le aspettative create all'esordio. Il volume è decisamente consigliato a chi ha amato La Peggior Squadra di Supereroi al Mondo e a tutti coloro che cercano un divertimento mai banale e una fuga dai luoghi comuni dei comics.

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