Quantico 2x17, "ODYOKE": la recensione
Ecco la nostra recensione del diciassettesimo episodio della seconda stagione di Quantico, in cui gli scontri a fuoco cedono il passo alla politica
La task force è quindi impegnata su due fronti: mentre Alex e Owen cercano di scagionare Raina, mettendosi sulle tracce del suo sequestratore e membro dell'organizzazione segreta, i restanti agenti aiutano Clay a convincere i parlamentari incerti a cambiare il proprio voto, per evitare l'approvazione di un provvedimento discriminatorio, nonché primo passo verso la conquista del potere da parte dell'AIC. I loro sforzi s'infrangeranno contro gli inganni messi in atto da Felix Cordova, stretto collaboratore di Roarke (che già sappiamo appartenere ai vertici dell'AIC).
Se continuerà a tenere fede alla via intrapresa a partire dalla rinuncia alla doppia linea temporale, Quantico potrà vantare un recupero tanto rapido quanto ammirevole in termini di verosimiglianza, approfondimento psicologico e interesse; per una volta, il fallimento di una missione ci tocca da vicino - grazie anche alla fortunata scelta di una tematica quantomai attuale in questi giorni - e ci spinge a riflettere sulle ragioni dell'una e dell'altra parte, a condividere sinceramente l'indignazione di Nimah per il vergognoso ostracismo dimostrato nei confronti di tre milioni di americani, colpevoli solo di appartenere a una data religione. È molto più di quanto ci saremmo mai aspettati da Quantico: speriamo davvero che continui a sorprenderci.