Quantico 2x16, "MKTOPAZ": la recensione
Ecco la nostra recensione del sedicesimo episodio della seconda stagione di Quantico, in cui ritroviamo un volto noto in un ruolo decisamente "cattivo"
MKTOPAZ è quanto di meglio la serie ABC abbia da offrire al proprio pubblico: c'è una trama ben congegnata, un intreccio sentimentale credibile e coinvolgente, nonché strettamente connesso con la missione che la task force deve portare a termine. Inoltre, sorprende lo spettatore con un colpo di scena finale che, finalmente, conferisce alla fantomatica AIC un volto familiare e, per questo, sconvolgente.
Altro spunto di riflessione viene offerto dal coinvolgimento diretto di Clay nella missione, che provoca una rottura tra il ragazzo e la promessa sposa Maxine. Contrariamente a tanti drammi stucchevoli presentatici in passato da Quantico, stavolta il dilemma che attanaglia il giovane è strettamente correlato con il proprio compito, e la difficile scelta tra una vita di solitudine e una sequela di mezze verità elargite a sfavore di chi ama diviene motivo di turbamento e desolazione. Per una volta, Shelby opta per diventare parte della soluzione invece che causa scatenante del problema, andando a perorare la causa di Clay con Maxine e velocizzando la riappacificazione tra i due innamorati.
Sembra quindi che, sull'orlo del precipizio, Quantico sappia tirar fuori la propria miglior essenza, ricordandosi forse troppo tardi la corretta combinazione dei suoi pregevoli ingredienti di base. Se basterà questo tardivo recupero a determinare la promozione di una stagione per lo più fiacca, potremo dirlo solo nelle prossime settimane.