Quantico 2x15, "MOCKINGBIRD": la recensione
Ecco la nostra recensione del quindicesimo episodio della seconda stagione di Quantico, in cui Clay e Owen si contendono la leadership
L'intera operazione viene coordinata in via ufficiale da Clay, e in via ufficiosa da Owen; la contrapposizione tra il leader imposto e quello inevitabilmente riconosciuto dai membri della squadra dà origine a scontri interessanti e godibili, laddove il personaggio di Clay si dimostra, in ultima analisi, del tutto impreparato a gestire i caratteri dei ragazzi e, quindi, a conquistare ai loro occhi l'ambita posizione di guida che il suo ruolo prevederebbe. Durante i passaggi più delicati della missione, è Owen a rassicurare e consigliare i suoi ex allievi della Farm, ma la rivalità tra l'uomo e il suo giovane superiore sembra, a oggi, foriera più di buoni consigli che non di autentica competizione.
Salutiamo con gioia l'entrata ufficiale di Harry nella squadra, non fosse altro perché la presenza dell'agente britannico toglie spazio agli stantii sguardi languidi tra Alex e Ryan, focalizzando l'attenzione della protagonista su un'amicizia che scalda - per quanto possibile in una serie come questa - il cuore dello spettatore. Non proviamo lo stesso entusiasmo nei confronti dell'avvicinamento Shelby-Clay, che finirebbe per far precipitare la storia personale della ragazza in un circolo vizioso degno di quella Beautiful da lei stessa citata. Pensare che, mentre la giovane si interroga sulla crescente chimica tra lei e il superiore, il povero Léon giace morto (?) in una vasca da bagno, "suicidato" ad arte per mano, presumibilmente, della famigerata AIC. Dovremo aspettare la prossima settimana per avere conferma del destino dell'ex reporter, e per una volta ammettiamo di aspettare con trepidazione gli sviluppi della trama di questa seconda stagione di Quantico. Non è mai troppo tardi per riprendere quota.