Quantico 2x14, "LNWILT": la recensione
Ecco la nostra recensione del quattordicesimo episodio della seconda stagione di Quantico, intitolato LNWILT, che introduce qualche novità
Oltre al già citato snellimento temporale, la puntata ha il merito d'introdurre un nuovo personaggio, Clay Haas; il fatto che si tratti del fratello di Caleb, nonché figlio di Clayton Sr. e dell'attuale presidente degli Stati Uniti, è in realtà una zavorra che non grava più di tanto sul giovane, ma offre anzi la possibilità di qualche scambio al vetriolo con Shelby. La speranza che il rapporto tra i due si mantenga lontano dalla camera da letto risulta, in base alle dinamiche di Quantico, piuttosto flebile, non fosse altro perché la bella ereditiera ha dimostrato di avere una particolare predilezione per i maschi della famiglia Haas. Se non c'è due senza tre, il romanticismo potrebbe essere - ahinoi - dietro l'angolo.
Ancora una volta, Quantico non sembra in grado di costruire un paesaggio emotivo coerente e realistico, e facciamo fatica ad appassionarci alle vicende di protagonisti che agiscono in base a un umore il più delle volte indecifrabile, nonché a una certa tendenza all'idiozia. Se il bene degli Stati Uniti è in mano a questi individui, non c'è da aspettarsi nulla di buono dall'operazione attualmente in atto. Constatiamo inoltre come la fine del fidanzamento tra Alex e Ryan non coincida, sfortunatamente, con la fine della loro sofferta storia d'amore, a cui ormai da tempo abbiamo smesso di interessarci. È difficile, a oggi, trovare una coppia del piccolo schermo che mostri meno chimica di quella ormai stancamente rabberciata tra questi due personaggi. Persino il bacio tra Alex ed Harry Doyle - un lieto ritorno, sebbene basato come sempre su presupposti improbabili - ci concede un brivido più intenso delle tediose effusioni verbali tra la protagonista e il suo sempiterno, scialbissimo amore.