Quantico 2x08, "ODENVY" [midseason finale]: la recensione
Ecco la nostra recensione dell'ottavo episodio della seconda stagione di Quantico, nonché midseason finale, in cui Alex - e con lei il pubblico - fa una scoperta sconvolgente
Numerosi sono gli elementi che questo episodio propone allo spettatore, non tutti - ahinoi - in grado di rispondere alle molte domande accumulatesi in queste otto puntate. La linea temporale passata è, ancora una volta, la più debole: la trasferta britannica di Harry è una parentesi di rara tediosità, utile solo a farci intuire che il suo defunto fidanzato Elliott è defunto in circostanze misteriose, forse a causa del padre dell'amico Pip. Nulla di entusiasmante, un ennesimo mistero da risolvere. E non risulta particolarmente interessante neppure l'evoluzione del rapporto tra Shelby e Leon, sebbene l'arruolamento di quest'ultimo nell'AIC, frangia deviata della CIA, costituisca un motivo d'interesse in più nei confronti dei personaggi.
Lo spunto dell'esercitazione settimanale della linea temporale passata offre un collegamento fin troppo ovvio con quella presente, dove risiede un colpo di scena che dovrebbe, almeno nelle intenzioni, sconvolgere il pubblico: Ryan fa parte dei terroristi. Il suo arruolamento da parte dell'AIC è stato già mostrato nel corso dell'episodio, ma vederlo smascherato da Alex nel presente ci porta a dedurre che egli abbia effettivamente abbracciato la causa del Fronte di Liberazione Cittadino, sia la sua adesione forzata o spontanea. La rivelazione non sciocca come dovrebbe, ma apre il campo a un nuovo assetto che, ci auguriamo, rinvigorirà la storyline legata ad Alex e al suo innamorato, non rivitalizzata neppure da una proposta di matrimonio tra le più mosce che la recente storia televisiva ricordi. Malgrado ciò, come detto, ODENVY è un episodio accattivante e promettente per la prossima metà di stagione, che speriamo si concentri più sul dare coerenza agli elementi già presenti che non sull'inserimento di altri enigmi da risolvere.