Quantico 1x15, "Turn": la recensione

Il nuovo episodio di Quantico non sfrutta appieno alcune novevoli potenzialità drammatiche, che alzano per una volta il livello di tensione dei flashback

Condividi
Spoiler Alert
Squillino le trombe e si faccia festa in tutto il regno: dopo settimane di schemi reiterati fino allo sfinimento, stavolta Quantico ha deciso di cambiare le carte in tavola. Tocca avere un po' di pazienza, ma a metà di Turn - questo il titolo del quindicesimo episodio della serie ABC - appare evidente un cambio di rotta rispetto al passato; per una volta, infatti, i flashback superano in interesse e ritmo le vicende legate alla storyline attuale. E dire che, a una prima occhiata, l'esercitazione settimanale narrato nelle analessi si configurava come l'ennesima prova fine a se stessa per gli allievi dell'FBI, volta a far da cornice ai loro drammi relazionali più o meno legati col presente. Ben pochi brividi sembrava aggiungere la (ri)comparsa, sulle scene, della senatrice Claire Haas (Marcia Cross), madre del sempre più misterioso Caleb (Graham Rogers), alias Mark Raymond - chiunque quest'identità rappresenti.

Qualche spunto d'interesse si poteva invece intravedere nella storyline contingente, con Alex (Priyanka Chopra) finalmente fiancheggiata da un prezioso alleato, Simon (Tate Ellington), nella ricerca spasmodica del terrorista che continua a tenerla sotto scacco, minacciando la vita delle persone a lei care. Il lavoro d'equipe, benché non abbia ancora offerto risultati chissà quanto rilevanti, garantisce se non altro alla serie una dinamica interna magnetica, dovuta all'ormai rodata credibilità del cast, in grado di rimediare - almeno in parte - alle numerose lacune che la sceneggiatura di Quantico non manca mai di riservare al suo paziente pubblico.

Ma ecco irrompere la novità, sotto forma di un gruppo di terroristi nascosti in un furgoncino, pronti a fare irruzione nell'Accademia di Quantico dopo aver freddato le guardie all'ingresso. Il tutto, udite udite, nel flashback indubbiamente più intenso e interessante offertoci sinora dalla serie. Duole, però, constatare come le ottime premesse contenute nel plot, con gli studenti asserragliati all'interno della scuola e un esiguo gruppo - Shelby, Caleb, Will, Liam e Drew - rimasti fuori alla mercè dei cecchini, sia sfruttato assai frettolosamente, senza consentire allo spettatore di godersi la tensione sapientemente costruita in così pochi minuti. Se a questo si aggiunge, purtroppo, la consapevolezza di aver visto buona parte dei protagonisti arrivare sostanzialmente illesi al giorno d'oggi, risulta ancora più grave non aver approfondito un raro caso in cui questa costante riesce quasi del tutto a scomparire all'occhio del pubblico.

Peccato, un vero peccato. Per quanto, poi, la scena del confronto tra Miranda (Aunjanue Ellis) e Charlie (J. Mallory McCree) risulti particolarmente efficace dal punto di vista emotivo, manca ancora il collante empatico che possa consentirci di provare un sincero affetto nei confronti di un ragazzo che, finora, si è dimostrato un bugiardo piagnucoloso del tutto lontano da qualsivoglia redenzione. Sopravvive, ancora, la speranza che la fumosa sottotrama relativa alla cellula terroristica di cui Charlie faceva parte - e nella quale Raina si è infiltrata - possa ricollegarsi prima o poi alla vicenda principale. Allo stesso modo, ci auguriamo che aver scoperto che i genitori di Shelby (Joanna Braddy) siano ancora vivi e vegeti possa essere funzionale a qualche scoperta utile al progredire degli eventi più importanti, invece che limitarsi ad aggiungere sterili motivi di cordoglio alla già tormentata ereditiera: per quanto rimanga uno spettacolo gradevole e a tratti spassoso, per Quantico è giunto il momento di liberarsi di buona parte della zavorra che si trascina dietro da ormai troppo tempo.

Continua a leggere su BadTaste