Quantico 1x09, "Guilty": la recensione
Nel nuovo episodio di Quantico, Alex perde l'ottimismo e apre la storia a uno scenario inedito quanto interessante
C'è da dire che, rispetto alla fastidiosa incoerenza di alcuni episodi passati, Guilty ha il merito di radunare un discreto drappello di alleati attorno ad Alex, non ultimo l'inspiegabilmente scettico Liam O'Connor, che si convince infine dell'innocenza della sua avvenente pupilla - nonché crocerossina, per quanto ci viene mostrato nei flashback. A proposito di flashback: finalmente il tema interno della puntata - i punti ciechi, reali o figurati che siano - sembra avere una valida attinenza sia col presente che col passato di Alex. Certo, l'esercitazione della settimana finisce per mettere in luce come, nell'Accademia di Quantico, non siano solo le reclute ad avere seri problemi di equilibrio mentale, ma anche coloro che vengono chiamati a testarle. Tra di essi vi è infatti l'illustre profiler Susan Langdon (Anne Heche), che in 3-2-1 secondi si rivela essere una psicopatica di prima categoria, mettendo in pericolo di vita il nostro brillante Simon Asher.
Ma il dramma della più promettente (?) allieva di Quantico è ancora lungi dall'essersi risolto: per far sì che chi l'ha incastrata si senta ancora al sicuro e consentire, quindi, ai propri alleati di sventare il secondo attentato in programma, Alex è costretta a dichiararsi colpevole dei reati da cui ha, per nove episodi, tentato di scagionarsi. La nuova rotta di Quantico è, se non altro, interessante, poiché presuppone un cambio radicale nella coscienza della protagonista: da agguerrita paladina, sola contro il mondo che l'accusava ingiustamente, è ora una martire che si rimette nelle mani di coloro che la circondano, in preda quantomeno a un evidente calo di ottimismo. Il che garantisce ai prossimi episodi un potenziale di ossigeno di cui la soffocata e soffocante serie ABC ha davvero bisogno.