Quantico 1x09, "Guilty": la recensione

Nel nuovo episodio di Quantico, Alex perde l'ottimismo e apre la storia a uno scenario inedito quanto interessante

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Il fatto che, la scorsa settimana, Quantico abbia saltato la propria consueta messa in onda, imponendo al pubblico un mini-iato di quattordici giorni, ha evidenziato oltre ogni ragionevole dubbio il peccato mortale della serie targata ABC: la difficoltà a tenere traccia di tutti gli innumerevoli intrichi narrativi di cui è ormai sovraccarica. Durante la visione di Guilty, penultima puntata prima del midseason finale, più di una volta ci si trova a chiedersi dove fossimo rimasti con questo o quel personaggio, e ciò fa tremare le ossa all'idea della ben più lunga pausa invernale.Ancora una volta, emerge la fallacità dell'elemento flashback in una serie come Quantico

C'è da dire che, rispetto alla fastidiosa incoerenza di alcuni episodi passati, Guilty ha il merito di radunare un discreto drappello di alleati attorno ad Alex, non ultimo l'inspiegabilmente scettico Liam O'Connor, che si convince infine dell'innocenza della sua avvenente pupilla - nonché crocerossina, per quanto ci viene mostrato nei flashback. A proposito di flashback: finalmente il tema interno della puntata - i punti ciechi, reali o figurati che siano - sembra avere una valida attinenza sia col presente che col passato di Alex. Certo, l'esercitazione della settimana finisce per mettere in luce come, nell'Accademia di Quantico, non siano solo le reclute ad avere seri problemi di equilibrio mentale, ma anche coloro che vengono chiamati a testarle. Tra di essi vi è infatti l'illustre profiler Susan Langdon (Anne Heche), che in 3-2-1 secondi si rivela essere una psicopatica di prima categoria, mettendo in pericolo di vita il nostro brillante Simon Asher.

Ancora una volta, emerge la fallacità dell'elemento flashback in una serie come Quantico: anche quando vediamo Susan minacciare Simon di morte con un ago, sappiamo bene che il giovane arriverà tutto intero all'attuale linea temporale. Il brivido che proviamo è solo momentaneo, e non basta a far spiccare il volo al - seppur intenso - esercizio settimanale degli allievi. È, però, un ottimo contraltare al punto cieco della storia attuale, in cui Caleb scopre una lacuna tra i filmati delle telecamere di sorveglianza. L'indagine del ragazzo, coadiuvato dai suoi ex compagni di corso, porta alla luce il rapimento di Alex e la sua innocenza. Nel frattempo, la nostra eroina deve vedersela con un momento piuttosto duro: nelle mani dei peggiori mercenari del governo, viene costretta ad assistere alla tortura dell'amato Ryan e spinta a confessare la propria colpevolezza. Sta per cedere, quando finalmente Liam e compagnia bella arrivano in suo soccorso.

Ma il dramma della più promettente (?) allieva di Quantico è ancora lungi dall'essersi risolto: per far sì che chi l'ha incastrata si senta ancora al sicuro e consentire, quindi, ai propri alleati di sventare il secondo attentato in programma, Alex è costretta a dichiararsi colpevole dei reati da cui ha, per nove episodi, tentato di scagionarsi. La nuova rotta di Quantico è, se non altro, interessante, poiché presuppone un cambio radicale nella coscienza della protagonista: da agguerrita paladina, sola contro il mondo che l'accusava ingiustamente, è ora una martire che si rimette nelle mani di coloro che la circondano, in preda quantomeno a un evidente calo di ottimismo. Il che garantisce ai prossimi episodi un potenziale di ossigeno di cui la soffocata e soffocante serie ABC ha davvero bisogno.

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