Quantico 1x03, "Cover" - La recensione

Il terzo episodio di Quantico getta ulteriori dubbi sulla figura di Simon e riempie i propri vuoti con personaggi e azioni godibili ma irrilevanti

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Spoiler Alert
Che pasticcio, Alex Parrish. Dopo due episodi iniziali atti a buttare tanti ingredienti in pentola da non riuscire più a distinguere i sapori, Quantico torna con Cover, una puntata dal respiro vagamente meno frenetico del solito, ma non per questo meno confusionaria.

Avevamo lasciato la bella Alex (Priyanka Chopra) in fuga dall'FBI, accusata non solo di aver provocato un attentato da 118 morti, ma di aver sparato all'amato agente Ryan (Jake McLaughlin). Su consiglio di quest'ultimo, che intanto sta confermando pubblicamente di essere stato assalito dalla giovane per non mettere in allarme i reali terroristi dietro l'attacco, la fuggitiva bussa alla porta di Simon Asher (Tate Ellington), che scopriamo essere stato allontanato da Quantico mesi addietro, a seguito di un episodio che verrà probabilmente svelato nelle prossime puntate. Proprio Simon analizza per lei gli indizi relativi all'ordigno fatto esplodere poche ore prima, e sembra supportare la nostra eroina con mosse strategiche degne dell'agente dell'FBI che sarebbe stato. O che forse è comunque, a giudicare dall'ultimissima scena dell'episodio, in cui il giovane risponde a una telefonata che scopriamo arrivare direttamente dai piani alti del Federal Bureau, durante la quale viene chiamato "agente Asher".

L'indubbia, serrata ritmicità di uno show finora dimostratosi più furbo che intelligente

Questa la trama, a grandi linee, di un episodio che non spiega ancora nulla dell'abbondante semina attuata nelle prime due puntate, ma si articola sostanzialmente sul dilemma "ci si può fidare o no di Simon?". Il che, a ben guardare, non rappresenta di certo una novità nella serie targata ABC, dato che sin da subito ci è stato sbattuto in faccia come, in quel dell'accademia di Quantico, non ci si possa davvero fidare di nessuno. Alla luce di ciò, il continuo cambio di opinione su un personaggio ancora privo di punti fermi come Simon non aggiunge interesse a una puntata già di per sé non brillante a livello di scrittura. Basti pensare all'introduzione del tutto immotivata di Sita (Anna Khaja), madre di Alex, il cui intervento nell'episodio sembra avere mero scopo riempitivo, non risolvendo preesistenti conflitti né creandone di nuovi.

A livello di affezione ai personaggi non stiamo messi tanto meglio: se da un lato la fuga di Alex risulta essere comunque godibile nel suo svolgimento e crea un inspiegabile quanto solido legame con lo spettatore, il resto dei comprimari ci incuriosisce al più, ma non ci appassiona mai veramente. A poco vale la scoperta che le gemelle Nimah e Raina (Yasmine Al Masri) veleggiano verso una secessione tra sorelle, né tantomeno la rivelazione della maternità tormentata di Nathalie (Anabelle Acosta), divisa dalla propria bambina a seguito della decisione di entrare in accademia. L'esperimento sociale della settimana, per di più, risulta meno avvincente e stuzzicante del solito, non necessitando di una soluzione che vada al di là del buonistico "uno per tutti, tutti per uno". Se Miranda (Aunjanue Ellis) non è particolarmente ispirata nel creare training convincenti per le sue reclute, c'è da pensare che lo sarà ancor meno la prossima settimana, dato che avrà una preoccupazione in più: la scarcerazione di suo figlio, evidentemente armato di propositi vendicativi nei confronti di una madre che l'ha sbattuto dritto in galera.

Un episodio da buttare, dunque? No, tutt'altro: sebbene viaggiando su binari accidentati a causa dell'eccesso di elementi narrativi, Quantico si dimostra ancora una volta un ottimo esempio di come il thriller adrenalinico combinato a uno scenario sentimentale che assomiglia sempre di più a Grey's Anatomy sappia tenere lo spettatore incollato allo schermo, stordito dalla quantità esagerata di sottotrame ma sedotto dall'indubbia, serrata ritmicità di uno show finora dimostratosi più furbo che intelligente.

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