Punisher vol. 1: World War Frank, la recensione

World War Frank è un coinvolgente arco narrativo che rende omaggio alla tradizione di Punisher

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Punisher #1, anteprima 01

Se avete amato i precedenti volumi di Punisher, questo nuovo capitolo della vita editoriale del personaggio potrebbe fare al caso vostro. Se, invece, fin qui non avete apprezzato quanto scritto da Matthew Rosenberg, siamo certi che World War Frank saprà farvi cambiare idea. Il perché è facilmente rintracciabile tra le pagine di questo cartonato edito da Panini Marvel Italia.

A differenza dei precedenti archi narrativi, qui Frank Castle viene spogliato da ogni orpello e mostrato per quello che è: un soldato ineccepibile, un tattico superbo e, soprattutto, uno spietato assassino. Poco importa se ora non dispone più dell’armatura di War Machine, il Punitore continua imperterrito la sua crociata contro l’Hydra, inseguendo i suoi scagnozzi per le strade di New York. Niente e nessuno sembra essere in grado di arrestare la sua furia, nemmeno Luke Cage, Iron Fist o Daredevil, inviati da Nick Fury Jr. per fermarlo.

L’impostazione del racconto di Rosenberg è di una linearità quasi disarmante: un uomo solo - con un’enorme taglia che pende sulla sua testa - alle prese con la voglia di rialzarsi del Barone Zemo e dell’organizzazione terroristica di cui è a capo. Contando esclusivamente sul suo arsenale e su un’incrollabile forza di volontà, il Punitore è protagonista di un’impressionante escalation di violenza, una mattanza come non se ne vedevano da tempo sulle pagine dei suoi fumetti.

"World War Frank vi farà rivivere le suggestioni dei grandi cicli del passato."Portando avanti lo sviluppo organico innescato da Punisher vol. 1: War Machine, lo scrittore di Uncanny X-Men ci regala uno storyarc coinvolgente, ricco di colpi di scena e trovate a effetto. Dinamica, appassionante e cruda, la vicenda giunge a tramortirci mostrando l’anima oscura e malata del Punitore, con la penna di Rosenberg che rende omaggio alla sua tradizione restituendocela perfettamente inserita nella contemporaneità dell'Universo Marvel.

Così come nei precedenti volumi, i riferimenti sono i film action degli anni Novanta, con la loro massiccia dose di scontri, gli inseguimenti e le sparatorie. Al centro di tutto, ovviamente, il badass per eccellenza, il vigilantes a cui è impossibile sfuggire.

World War Frank è inoltre la prima storia scritta da Rosenberg per il Puni che può contare su una componente artistica all’altezza, e il merito va a Szymon Kudranski. Chiamato a fare giustizia a un lavoro di scrittura brillante e rispettoso dello spirito del personaggio, il tratto ruvido e sporco dell’artista polacco rende al meglio la brutalità della vicenda. Colpisce la buona capacità del disegnatore di rendere vibrante ogni fase del racconto, forte di uno storytelling solido e convincente. Ottima anche la prova di Antonio Fabela ai colori, abile nel conferire un tono dark al racconto senza appesantire le già cariche tavole di Kudranski.

Se amate le atmosfere che hanno reso Punisher l'icona che è oggi, World War Frank vi farà rivivere le suggestioni dei grandi cicli del passato.

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