I Puffi: Viaggio Nella Foresta Segreta, la recensione

Televisivo ed un po' episodico, I Puffi: Viaggio Nella Foresta Segreta tramite temi da preadolescenza mette in scena l'esigenza della parità dei sessi

Critico e giornalista cinematografico


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Al terzo film animato in computer grafica di I Puffi viene dismessa ogni ambizione per il cinema, vengono eliminati gli attori in live action e l’ambientazione cittadina a favore di un più convenzionale episodio dalla storia e dal carattere televisivo. Tutto ha inevitabilmente un sapore più dimesso e trascurabile, più alla buona e svelto.

I Puffi: Viaggio Nella Foresta Segreta fin dal titolo ha un atteggiamento episodico per quanto, con i suoi personaggi e la trama, sia determinato a segnare una svolta (una delle molte viste nei decenni) per l’universo narrato.

I Puffi nel più inevitabile degli scontri con Gargamella scoprono che nel bosco vicino al loro villaggio esiste una terra diversa, popolata da un altro popolo di Puffi che a differenza loro è formato unicamente da femmine. La protagonista di tutto è Puffetta, in cerca di un’identità per se stessa in un mondo in cui ognuno è identificato dalla propria abilità in qualcosa mentre lei è l’unica ad essere identificata dal proprio essere femmina. In questo villaggio troverà Puffi femmine anch’esse dotate di abilità e dettagli che le differenziano e gli danno un’identità precisa. Troverà, in una parola, la parità dei sessi. È in breve la storia di molti personaggi femminili al cinema, storicamente caratterizzati unicamente dal proprio sesso, e oggi sempre più dotati di personalità uniche e tratti distintivi. I Puffi: Viaggio Nella Foresta Segreta mette in scena, tramite Puffetta, il desiderio di vedere e avere a che fare con questi personaggi.

Il tema sembra molto avanzato per il pubblico cui solitamente sono dirette le avventure dei Puffi ma del resto anche la messa in scena, a partire dalle canzoni pop non originali, mira a proporre qualcosa di un po’ più adulto del solito a quel pubblico. Assieme alle gag che è più facile attendersi infatti ci sono anche schermaglie amorose e la ricerca di un’identità per la propria vita, in specifico rapporto al proprio sesso. Tutti stimoli adolescenziali.
Inevitabilmente, come sempre accade quando per scherzo vengono messi in gara uomini e donne, saranno le seconde ad uscirne meglio. Eppure la sensazione è che lo stesso, proprio per la natura più equilibrata e precisa del popolo delle Puffette questo sia di molto meno interessante degli scombinati Puffi e delle loro regole astruse, principi scemi e personalità perdenti.

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