Princess Peach: Showtime!, la recensione

Princess Peach: Showtime! è un buon titolo per i più piccoli, ma che non lascia tanto spazio ai giocatori in cerca di una sfida

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A volte capita che le buone impressioni delle prime prove lascino una sensazione migliore del prodotto finale. Purtroppo è il caso di Princess Peach: Showtime!, che nella sua forma completa, disponibile da fine marzo su Nintendo Switch, non mi ha convinto del tutto, con qualche scivolone perfino inaspettato per un first party della casa di Kyoto.

Dopo l'ottimo Yoshi's Crafted World, Good-Feel prende per mano Peach, e mostra il lato più avventuroso della Principessa del Regno dei Funghi. Una breve avventura che è probabilmente anche una delle ultime cartucce dell'ibrida di Nintendo, in attesa dell'annuncio della tanto attesa nuova console.

Peach salva il teatro

Come potete provare sulla vostra pelle nella demo, Peach è stata invitata al teatro splendente per assistere a una commedia sfavillante ma, una volta giunta all’ingresso, le luci si spengono misteriosamente. La malvagia Uva Spina e la compagnia dei Mosti hanno infatti deciso di conquistare il teatro e tutti gli spettacoli, rapendo attori, registi e crew. Solo Peach potrà salvare la situazione, al fianco della tenera Stella, la custode del teatro splendente. Ogni piano del teatro ospita quattro spettacoli, e Peach sarà chiamata ogni volta a interpretare la protagonista. Divenendo tale, otterrà dei nuovi costumi e delle nuove abilità, grazie anche alla magia di Stella. Piano dopo piano, Peach dovrà sconfiggere gli scagnozzi di Uva Spina e salvare il teatro. Una scalata che durerà meno del previsto, con ogni trasformazione protagonista di solamente tre livelli.

L'avventura si conclude in poco meno di dieci ore, durante le quali non ci saranno molte difficoltà. Il titolo di Good-Feel è infatti pensato per i più piccoli (come i precedenti lavori del team del resto), ma questa volta, le sfide più "impegnative" saranno tutte nel post-game. Una volta concluso il gioco, potremo riaffrontare tutti i livelli per trovare i ninja nascosti oppure sconfiggere i boss rispettando una serie di obiettivi. Questi obiettivi sono l'unica difficoltà del gioco, perché richiedono di non subire colpi o di sconfiggere in un determinato modo l'avversario.

Splendido Splendì

Come avevamo visto ai tempi dell'anteprima, ogni abilità dona alla principessa un nuovo costume, con tanto di trasformazione simile agli anime delle majokko (ragazze magiche alla “Sailor Moon”).  Ogni costume permette a Peach di diventare la protagonista di una diversa opera teatrale, permettendole così di salvare gli attori e di sconfiggere i Mosti di Uva Spina. Come già detto, ogni trasformazione è protagonista di tre livelli, nei quali sono anche sparpagliati dei collezionabili per spingerci a rigiocarli nel caso non li trovassimo al primo giro. Se le prime avventure presenti in ogni tranche di livelli riescono a trasmettere una sensazione di freschezza (anche dal punto di vista del gameplay), man mano che ci avviciniamo ai titoli di coda la sensazione di essere di fronte a un progetto affrettato aumenta. Una sensazione che lascia nel giocatore la voglia di vedere qualcosa di nuovo, ma senza riuscire a soddisfare appieno questo desiderio.

L'aspetto che mi ha sicuramente colpito di più sono sicuramente le animazioni. Per ogni scenario che visiteremo, Peach ha un sacco di animazioni contestualizzate, che rinforzano l’esperienza di esplorazione e platform. Lo stesso si può dire degli abitanti del teatro e delle stesse opere teatrali. Ogni spettacolo è bello da vedere e, soprattutto, da sentire, con le musiche di sottofondo che variano a seconda del genere affrontato dalla Principessa.

Ci siamo quasi, Peach!

Purtroppo per un lato artistico riuscito troviamo uno tecnico che inciampa più volte. Nintendo Switch ha ormai la sua età, e Princess Peach: Showtime! ha dei tempi di caricamento fin troppo esosi. Questo unito a un frame-rate non proprio solido, vanno a inficiare sul lavoro di Good-Feel, che forse avrebbe giovato di un hardware nuovo. Infine, sempre tra i difetti, vorrei segnalare come il gioco non abbia checkpoint, e se siete a caccia di collezionabili ma dovesse sfuggirvene uno, sarete costretti a ripetere l'intero stage dall'inizio.

Princess Peach: Showtime! è dunque un titolo pensato per i più piccoli ma che non incontra il favore dei giocatori in cerca di una sfida, almeno fino ai titoli di coda. Il tutto funziona ma non lascia il segno, un vero peccato anche visto il curriculum del team di sviluppo. Fortunatamente Peach non è un nuovo personaggio, e potrà sicuramente rifarsi su una nuova piattaforma con un nuovo capitolo, rimboccandosi le maniche e dando così una lezione ai cattivoni di turno.

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