La storia del brand
Prey è a dir poco travagliata. Senza entrare troppo nei dettagli, per quello ci vorrebbe un articolo intero dedicato, tutto iniziò nel 1995. I creatori Duke Nukem, 3D Realms, avevano messo in cantiere questo originale sparatutto in prima persona che uscì dopo mille peripezie nel 2006, ultimo gioco ufficialmente pubblicato dallo storico publisher. Dopodiché i diritti finirono in mano a
Bethesda che commissionò un nuovo capitolo a Human Head Studios, medesimo team responsabile dell'originale.
Prey era un divertentissimo e originalissimo FPS, dotato di meccaniche davvero affascinanti come il viaggio attraverso portali, cambi di gravità ed armi fuori di testa. Prey 2 avrebbe invece assunto una forma più aperta mettendoci nei panni di un cacciatore di taglie in un mondo free roaming alieno. Immagini e dettagli per quanto scarsi erano decisamente promettenti.
Bethesda non doveva pensarla nello stesso modo e decise di far ricominciare lo sviluppo da zero. Diede così ai creatori di Dishonored,
Arkane Studios, il compito di creare qualcosa di completamente diverso.
Prey ha così preso la forma attuale, trasformandosi in una sorta di Bioshock (o meglio ancora System Shock se conoscete questo indimenticabile classico). E sebbene non sapremo mai come avrebbe potuto essere Prey 2, non possiamo proprio lamentarci, perché quello che alla fine è arrivato nei negozi e abbiamo potuto divorare in questi giorni è semplicemente meraviglioso.
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La prima scelta che dovrete compiere sarà se interpretare un uomo o una donna[/caption]
Vi svegliate una mattina come tante altre nel vostro appartamento. Una voce al telefono vi dà il buon giorno e vi ricorda che avete un appuntamento alle nove in punto per continuare l'esperimento. Mi raccomando, indossate la tuta. Uscite dalla stanza, vi avviate all'elicottero che vi porta all'edificio della TranStar dove vi attende vostro fratello, Alex Yu. Durante i test però accade una cosa strana, gli scienziati con cui collaborate da dietro un vetro vengono attaccati da una creatura aliena, nera e tentacolare. Un gas vi addormenta, nero. Vi risvegliate nuovamente nel vostro appartamento. È stato solo un brutto sogno? No, ma la realtà che stavate vivendo era effettivamente una finzione. Non esiste alcun appartamento né palazzo della TranStar, siete su una stazione spaziale, stanziata in orbita intorno alla Luna. La vostra avventura inizia proprio da qui. Siete confusi, senza memorie chiare e l'unica guida è una voce che vi contatta promettendo risposte. Non andiamo oltre nel raccontarvi la storia, sarebbe un vero delitto svelare i vari colpi di scena e le appassionanti sfumatura della raffinata sceneggiatura di Prey. Attingendo dalla fantascienza classica a piene mani, Arkane Studios imbastisce un ambiente di gioco davvero azzeccato, sicuramente derivativo ma al contempo ben realizzato. E la trama offrirà bivi ed importanti scelte da compiere.
"La storia, ma soprattutto il gameplay di Prey, vanno gustati piano piano e migliorano sensibilmente col tempo"
L'inizio un po' lento (così come la demo) non devono trarvi in inganno. La storia, ma soprattutto il gameplay di
Prey, vanno gustati piano piano e migliorano sensibilmente col tempo. Dopo poche ore su Talos I, questo il nome della stazione della quale vi ritrovate prigionieri, è un posto insieme terrificante e meraviglioso da esplorare. L'atmosfera densa è tesa e vi farà terrà costantemente col fiato sospeso mentre cercherete di sopravvivere abbandonati al vostro destino contro creature immensamente più potenti di voi. Il level design praticamente perfetto rende però l'esplorazione di questo luogo immaginario incredibilmente appassionante. Per capirlo vi basterebbe guardare i post che hanno popolato la pagina facebook del sottoscritto, monopolizzata da messaggi di amore e perdizione di amici e parenti, totalmente assorbiti da
Prey e dall'ossessione per aprire ogni cassetto alla ricerca di oggetti da mettersi nell'inventario. L'esplorazione non è mai tediosa per via dell'ottima atmosfera del gioco ma anche perché ben ricompensata ed indispensabile per poter sopravvivere. Armi, oggetti consumabili e medikit saranno sparsi per i livelli, ma anche cianfrusaglie apparentemente inutili. Grazie ai riciclatori, invece, imparerete che potrete recuperare da ogni tipo di scarto dei materiali da utilizzare per la creazione di nuovo equipaggiamento.
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Gli scontri con gli alieni sono molto impegnativi e offrono tantissime possibilità di approccio[/caption]
Prey vi lascia una grande libertà, mettendovi a disposizione strumenti di ogni tipo con i quali sarete voi a decidere la strategia migliore. Negli scontri con le creature aliene, su cui torniamo tra poco, così come il semplice superamento dei livelli. Una porta chiusa spesso offrirà diverse opportunità, dall'hacking, alla scoperta di passaggi celati in qualche anfratto della stanza. Il vostro alter ego guadagnerà nuove abilità, grazie ai Nanomod, consumando i quali potenzierete le vostre capacità fisiche e molto altro. Più avanti nel corso dell'avventura potrete decidere di apprendere skill catturate dai vostri nemici stessi, come onde psichiche, la trasformazione in oggetti dello scenario per nascondersi e moltissimo altro che però è meglio lasciare a voi il piacere di scoprire. L'elemento più interessante del tutto però è proprio la grande libertà che vi viene lasciata. Amate un approccio più stealth? Allora potete focalizzarvi su abilità dedicate e tralasciare le altre. Volete aprire qualsiasi porta senza perdere tempo nel spulciare ogni singolo computer alla ricerca di password? Prediligete l'hacking. Volete un arsenale devastante? Allora sfruttate l'abilità che permette di potenziare fucili e pistole. E ad ampliare esponenzialmente il ventaglio di possibilità subentrano i poteri alieni, che offrono molteplici skill davvero interessanti ma anche il rischio di perdere troppa umanità ed incorrere così in tutta una serie di nuove problematiche.
"Prey vi lascia una grande libertà, mettendovi a disposizione strumenti di ogni tipo con i quali sarete voi a decidere la strategia migliore."
I nemici rappresentano il fiore all'occhio dell'ottimo gameplay imbastito da Arkane Studios. Vari e ben diversificati, offrono un livello di sfida davvero impegnativo già a Normale. Grazie alle loro peculiarità stimolano la creatività del giocatore, spingendolo a sfruttare e mescolare al massimo skill acquisite ed equipaggiamento. Il risultato è davvero degno di lode. Purtroppo non tutto è perfetto e anzi,
Prey mostra il fianco a critiche anche gravi. Prima di tutto il design estetico degli alieni è davvero poco ispirato, sicuramente un gioco così interessante visivamente, avrebbe meritato creature un po' più fantasiose di fantasmi neri muta forma. E poi sul lato tecnico la scelta del CryEngine come motore grafico non è stata delle più felici. Il rendering è rimasto un po' indietro a livello tecnologico rispetto ad altri prodotti attuali, ad esempio ci viene in mente DOOM sempre di Bethesda. Non solo il gioco id Software è graficamente molto più accattivante, ma si muove a 60 frame al secondo contro i 30 di
Prey. Fortunatamente il design è talmente ispirato da far chiudere un occhio su qualche spigolo di troppo. L'ultima nota dolente è rappresentata dal grande numero di bug ancora presenti nel codice. Da problemi di bilanciamento nel livello di difficoltà, all'impossibilità di modificarlo durante la partita, arrivando a cose molto più gravi come errori di clipping e un glitch che rompe completamente il sistema di crafting. Quest'ultima "svista" permette infatti di riciclare il materiale ottenuto da altri oggetti all'infinito! Mentre ci è capitato di poter superare una missione passando attraverso una parete. Insomma, nonostante una cospicua patch day one,
Prey ha bisogno di ancora un bel po' di beta testing.
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Qui siamo incastrati in una parete... purtroppo giocando a Prey abbiamo notato molti bug[/caption]
Prey è la riprova delle grandi abilità di Arkane Studios. Dopo Dishonored, gli sviluppatori riescono nuovamente a creare un gameplay articolato, impegnativo e aperto alla creatività del giocatore, calato in un mondo fantascientifico non originale, ma ben realizzato e pensato. Non fa nulla di realmente nuovo, questo è chiaro, ma il risultato riesce ad avere una sua identità forte e soprattutto a coinvolgere l'utente che verrà risucchiato su Talos I. Un luogo inquietante e a volte realmente spaventoso ma dal quale non vorrete più andare via.
