Pretty Little Liars 6x15, "Do Not Disturb": la recensione
Ecco la nostra recensione del quindicesimo episodio della sesta stagione di Pretty Little Liars, intitolato "Do Not Disturb"
Le cose da evitare sono più di due o tre, ma noi cerchiamo di evidenziare quelle più palesi: gli errori di continuità nel montaggio, il telefono che casualmente Spencer trova dopo il pranzo forzato con Yvonne e il foglio del centro della fertilità di Emily che lascia inaspettatamente aperto sopra la borsa a vista d'occhio. Ma ovviamente le cose non finirebbero di certo qua, evitiamo totalmente di commentare e citare la chiamata Skype di Hanna e il suo capo Claudia. Quello che ci ha convinto è sicuramente l'inaspettato ritorno di Ella, la madre di Aria. Questo segnerebbe quindi la fine delle accuse nei confronti di Byron che ora sappiamo aver passato le notti nell'albergo con la sua ex. Ci è piaciuta meno Sara Harvey e la sua interpretazione, mentre l'idea della mappa che Spencer trova, notando che la stanza dove alloggia Sara è la stessa stanza che prima apparteneva a Charlotte, ci ha decisamente soddisfatto sotto molti punti di vista. Sappiamo infatti che è quell'alone di mistero che ci piace vedere nella serie, e queste quattro ragazze un po' Nancy Drew e un po' Serena Vanderwoodsen alle prese con le situazioni più illogiche.
Aria in questo episodio continua ad essere molto impegnata nei vari misteri e fa team con Spencer: loro due insieme funzionano alla grande e ce lo ricordano definendosi team Sparia. Emily dopo aver donato i suoi ovuli scopre invece che la famiglia che ne avrebbe dovuto usufruire ha risolto in realtà in maniera naturale, e questo non può che spiazzarci soprattutto per la stupidità con cui il tutto viene gestito dagli autori, forse si sono fatti distrarre da un episodio di Shadowhunters. Ritorna anche Alison, in questo episodio meno antipatica del solito, che stringe i suoi legami principalmente con il dottor Rollins e con Emily. L'affinità tra le due è una di quelle cose che non si può assolutamente negare.