Precious - La recensione

Claireece, detta Precious, a sedici anni si ritrova per la seconda volta incinta di suo padre, mentre la madre la maltratta ogni giorno. Ricattatorio e stereotipato, un film fatto a tavolino per sconvolgere e vincere qualche premio...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloPreciousRegiaLee Daniels
Cast
Gabourey Sidibe, Mo'Nique, Paula Patton, Mariah Carey, Sherri Shepherd, Lenny KravitzUscita?
La scheda del film

The Millionaire. Se c'è un film a cui mi ha fatto pensare questo Precious, è proprio il vincitore di otto Oscar un anno fa.

Qual è il nesso? Semplicemente, l'idea di mettere al centro dei protagonisti che vivono storie agghiaccianti, facendo vedere però che, con coraggio e determinazione, possono migliorare la loro situazione.

Va detto per onestà che Precious è meno "fiaba" della pellicola di Danny Boyle, sia perché la vicenda è realmente drammatica (la protagonista non passa indenne all'inferno come faceva il ragazzino indiano, tutt'altro) sia perché il finale non è così trionfale. Detto questo, il senso di fastidio permane.

I primi venti minuti sono quasi insostenibili per la maniera in cui ci presentano la vicenda. Non è tanto la violenza che ci viene mostrata, ma il modo in cui questo avviene, mettendo in sottofondo una musichetta cool degna di Shaft e soprattutto i sogni a occhi aperti della protagonista, assolutamente ultra-kitsch. In mezzo: violenze incestuose, gravidanze adolescenziali e madri degeneri e violentissime. Il tutto, se non si si è capito, sulle spalle di un'unica martire.

Di per sé questa non sarebbe certo una storia implausibile, visto che purtroppo queste cose accadono veramente. Ma alcuni elementi sono chiaramente improntati a una pornografia dei sentimenti. Basta pensare ai primi dialoghi della madre, talmente infarciti di parolacce (un 'bitch' ogni due secondi) da risultare utilissimi per cercare la candidatura all'Oscar, molto meno per costruire un personaggio veramente credibile. E che dire dell'incredibile insegnante progressista, che sembra uscita da una pubblicità progresso più che da un film su una situazione così drammatica? L'apice negativo si raggiunge con le due protagoniste catapultate in una scena de La ciociara, in cui le due parlano in italiano (con dialoghi ovviamente pieni di volgarità).

Dopo un inizio da stomaci forti, va dato atto alla pellicola di riuscire a recuperare qualcosa. L'interpretazione degli attori (soprattutto le altre studentesse della classe di Precious) è assolutamente interessante, così come tranquillizza uno sviluppo meno sensazionalista della vicenda rispetto alla prima parte, tanto che anche il finale è più misurato di quanto si sarebbe potuto temere. Peccato che lo stile da videoclipparo di Lee Daniels tolga spesso credibilità alla pellicola. E che le due protagoniste madre e figlia, Mo'Nique e Gabourey Sibide, siano in un caso eccessiva, nell'altro monotematica.

Insomma, non è difficile capire l'amore verso questo film, che quasi sicuramente verrà candidato agli Oscar. Ma da qui a concordare ce ne passa...

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