Preacher 4x04 "Search and Rescue": la recensione
Search and Rescue, finalmente, chiude una prima fase stagionale di Preacher, proiettando il trio di protagonisti su nuove strade.
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La parentesi alla base del Grail è durata troppo. Perso il conto delle torture ai genitali del povero Cassidy, è difficile anche raccapezzarsi sulle fughe del personaggio dalla prigione. L'episodio ne butta dentro un altro paio, la seconda delle quali definitiva. Cassidy si vendica del suo torturatore, senza perdere il suo personale stile, e riesce a coinvolgere nella fuga anche l'angelo imprigionato insieme a lui, quasi un letterale deus ex machina buono per scappare.
Altra parentesi chiusa e inutile per Jesse, che qui se la passa insieme ad un malcapitato pilota d'aereo su un gommone in mezzo al mare. Tortura divina? Prova personale? Un insieme delle due cose, e non sarebbe nemmeno così male, se solo ci fosse una storia o un conflitto più forte dietro tutto. Invece, così com'è, Preacher galleggia in attesa di qualcosa, come il suo protagonista bloccato nell'oceano. Quel qualcosa dovrebbe essere il Santo degli Assassini, che decide di rompere gli indugi e di prendere una scorciatoia fino al proprio obiettivo.