Preacher 3x08 "The Tom/Brady": la recensione
La recensione dell'ottavo episodio stagionale di Preacher
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L'idea di fondo è sempre quella di giocare con il grottesco, mischiando sacro e profano. Qualcosa che vediamo palesemente nella storyline di Jesse. Starr non si mette del tutto in gioco, pur nel suo tentativo di uccidere l'Allfather. Un po' perché questo va contro i suoi principi morali, ma soprattutto perché ha una paura tremenda. Quindi toccherebbe a Jesse uccidere l'Allfather, ma la faccenda è, logicamente, più complicata del previsto. Deve esserlo, ed è anche per questo che perdoniamo alla serie l'occasione sprecata di piantare una pallottola in testa al capo del Graal, gesto che avrebbe messo fine a tutto.
Il resto dell'episodio viene equamente diviso tra gli eventi di Tulip e Cassidy, con la prima in missione per recuperare delle anime, e il secondo che infine scopre il doppiogioco di Eccarius. Eppure la scrittura trova anche il tempo di farci scoprire un lato più "debole" di Madame L'Angelle. Conoscente di vecchia data del Diavolo, la scopriamo molto incerta sul proprio futuro, e in particolare sulla minaccia rappresentata da Tulip. Chiede quindi a Satana di prenderla per lei. Di lì il coinvolgimento dell'Angelo della morte, che in effetti era rimasto da parte dopo essere stato introdotto.