Preacher 3x07 "Hilter": la recensione

Preacher ritorna con un episodio di transizione

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Spoiler Alert
Non è un errore di scrittura. Il settimo episodio stagionale di Preacher si intitola proprio Hilter, e prende il nome dalla nuova identità assunta da Hitler dopo la fuga dall'inferno insieme a Eugene. Li ritroveremo, opportunamente presi in consegna dal Santo degli Assassini, nella cold open della puntata, e poi basta. Quindi un titolo che in realtà non ci dice nulla sul contenuto dell'episodio in sé, che poi parlerà di tutt'altro. Da quello che vediamo, Hitler si è ambientato abbastanza bene sulla Terra, ha un buon rapporto con i colleghi, ma ogni tanto la sua vena da dittatore razzista salta fuori, contenuta a fatica.

C'è un momento in cui pensiamo che la serie potrebbe sfruttare questo suo ascendente sulle altre persone (ci sarebbe tutto un discorso di critica sociale dietro). Occasione ghiotta, ma che alla serie non interessa sfruttare. La permanenza sulla Terra dei due fuggitivi è durata poco, da quel che possiamo vedere, e tutto lascia immaginare che non ci saranno altre tappe lungo la strada prima del ritorno all'inferno. Ci chiediamo a cosa sia servito allora il percorso dei due personaggi, ma è una domanda a cui per correttezza è giusto non rispondere ancora. Seguiamo allora il resto della puntata, insieme a Jesse, Starr e gli altri.

È un episodio di transizione, almeno sul fronte di Angelville. Arriva l'incontro preannunciato la scorsa settimana, con Jesse Custer oggetto di un prestito che Madame L'Angelle fa al Grail, quello di suo nipote. Per Jesse e Starr si tratta di rimettere le mani su Genesis, mentre per altri canali Tulip si trova in missione con Lara Featherstone – con cui litigherà per tutto l'episodio – per rubare le molte anime da consegnare a Madame L'Angelle. È un grande episodio di transizione. Più importante per la trama allora è quello che accade a Cassidy. Mentre alcuni agenti del Grail cercano di catturarlo, Cassidy non si rende conto di essere caduto in una trappola più pericolosa, quella tesa da Eccarius.

Che il personaggio fosse tutt'altro che il benefattore dipinto dagli altri vampiri si era capito ampiamente. Qui la scrittura punta però sull'infatuazione che Cassidy, solitamente immune al fascino del potere, ha nei confronti del vampiro.

Continua a leggere su BadTaste