Preacher 3x06 "Les Enfants du Sang": la recensione

Ecco cosa è accaduto nel sesto episodio stagionale di Preacher

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Spoiler Alert
Dopo cinque episodi molto focalizzati sulla storyline di Angelville, Preacher cambia pelle, forse torna ad un approccio più vicino a quello della seconda stagione. Lo fa mescolando, fin dalla cold open, una serie di storyline del tutto scollegate tra di loro, giocando su nuovi rapporti, nuovi personaggi, nuove provocazioni. Era tutto atteso e preparato nelle ultime settimane, e alla fine il risultato è positivo. Rivediamo Eugene, che è riuscito a fuggire dall'inferno e a tornare nel nostro mondo. Trova la cittadina natale distrutta, ma non si perde d'animo. Viene raccolto come un pacco dal Santo degli Assassini – che si trova lì in missione per conto del Diavolo – e anche qui il personaggio riesce a non abbattersi.

Forse è questo il segreto per la sopravvivenza in Preacher. Di fronte ad una serie iconoclasta, che si diverte a distruggere e infierire su ogni slancio arrogante da parte di figure umane e non, prendere le cose alla leggera può essere l'unico modo per salvarsi. Non a caso il momento più intenso e soddisfacente dell'episodio è il confronto tra l'Allfather e Starr. Il primo, massiccio e disgustoso, troneggia sul secondo, che ha riportato una ferita sulla testa che ormai lo condanna ad un aspetto ancora più ridicolo (su questo elemento la graphic novel originale giocava moltissimo). Fa un certo effetto vedere Starr stare molto attento di fronte ad un'altra figura, lui che normalmente è fin troppo impassibile, ma qui si tratta dell'Apocalisse, e di farla scoppiare a modo proprio.

Il confronto-scontro tra il Graal e Jesse Custer appare inevitabile. Questo diventa chiaro in uno dei pochissimi momenti a distanza che si richiamano, quello in cui l'Allfather dimostra un certo interesse nei confronti di Jesse, e quello in cui lo stesso Jesse, dopo aver salvato sua nonna e Tulip, capisce di non poter più fare a meno dell'organizzazione. Ancora ai margini il percorso di Cassidy. I vampiri sono sempre stati un elemento accessorio piuttosto bizzarro nella mitologia di Preacher, ma insomma, perché no? Ed ecco quindi Cassidy interagire con il gruppo di vampiri che dà il titolo alla puntata.

Conosce in particolare Eccarius, personaggio affascinante e particolare. Se bisogna giocare con gli stereotipi e le classiche rappresentazioni, qui come in tutto il resto, allora ci troviamo di fronte ad un personaggio d'altri tempi, qualcosa a metà tra Intervista col Vampiro e certe incarnazioni più fascinose e meno terrificanti di Dracula. La domanda da porsi è quanto ci vorrà prima che anche questa ennesima visione ideale venga ridimensionata.

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