Preacher 3x05 "The Coffin": la recensione

Nuovi personaggi nel quinto episodio di Preacher

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Spoiler Alert
È abbastanza interessante il modo in cui il trio di protagonisti di Preacher corteggia la morte, valicando quel tanto che basta il confine per dare un'occhiata oltre e poter tornare indietro. In una serie che mette sullo stesso piano il Diavolo – sovrannaturale – dietro una scrivania, e l'Allfather – fin troppo terreno – in un'eguale posizione di potere, si tratta ancora una volta di rendere tangibile l'inesprimibile, di rendere ogni mistero alla portata del pensiero umano. The Coffin gioca ancora con queste considerazioni, e lo fa in un episodio solido e piacevole.

La bara del titolo fa riferimento ad una delle intuizioni visive e narrative più memorabili della graphic novel originale. Jesse viene torturato dalla sua diabolica famiglia, imprigionato in fondo al lago dentro una bara, con una pompa a gettar aria all'interno. Tulip muore, o ci va vicinissima, nel momento in cui tenta di uccidere la nonna di Jesse e subisce il contraccolpo a causa della maledizione. Cassidy una volta tanto non viene fatto a pezzi, ma c'è il costante rimando al tormento interiore del personaggio, proprio a causa della sua immortalità, nel momento in cui lo vediamo condurre una storyline parallela alle altre. La morte è ovunque.

La vita, come può, si fa strada con forza e rabbia. Tutti i peccati capitali generano un vortice di situazioni in cui si mescolano e sovrappongono: lussuria, ira, superbia, gola. Quest'ultima incarnata dal vorace Allfather, il capo del Graal, personaggio che cura gli interessi dell'organizzazione e al quale risponde direttamente Herr Starr. Qui si prepara il Secondo Avvento, che dovrebbe essere guidato dall'improponibile Humperdoo. Il massiccio Allfather è ovviamente un personaggio simbolico, che potrebbe essere uscito da una caricatura medievale, colossale, continuamente impegnato a divorare e ingrassare, vomitando gli avanzi.

Jesse (che a un certo punto vedremo in versione MacGyver sott'acqua) e gli altri sono lontani da tutto ciò, ancora impegnati a trovare una via di fuga dalla terribile Angelville. A dire il vero l'episodio ridimensiona il trio formato da Madame l'Angelle, Jody e T.C. Malvagi e pericolosi, senza dubbio, ma anche, a modo loro, umani. D'altra parte, in una serie che non si crea problemi a ridimensionare bruscamente Dio, cosa mai saranno tre miseri esseri umani? L'episodio è molto buono, forse il migliore di questa terza stagione. Introduce nuovi elementi, approfondisce i personaggi, rilancia alcune storyline.

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