Preacher 2x07 "Pig": la recensione

Settimo episodio della seconda stagione per Preacher: Jesse e gli altri devono affrontare una nuova minaccia

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Spoiler Alert
Come una giostra dalla quale è impossibile scendere, Preacher deve necessariamente continuare ad accavallare situazioni, segmenti e archi narrativi per poter sopravvivere. Imbastisce quindi una mitologia incontrollata, che ora si immerge per un tempo lunghissimo, osservando da distante gli avvenimenti, ora avanza a prendersi la luce sotto i riflettori. Quando funziona lo fa generalmente a una distanza ravvicinata, dato che questo universo tra il divino e il fin troppo umano sembra molto caotico a guardarlo da lontano. È quindi nelle piccole situazioni, nelle piccole soluzioni visive e narrative che la serie della AMC vince e convince. Pig è quel tipo di episodio.

Herr Starr, personaggio molto importante nella graphic novel originale, era già apparso di sfuggita nella prima stagione e, verosimilmente, all'epoca si trattava di un'apparizione quasi casuale. Una piccola strizzata d'occhio allo spettatore, la promessa che quel personaggio prima o dopo sarebbe giunto a dar fastidio a Jesse, Tulip e Cassidy. Parcheggiato in quel limbo, Starr ha fatto ancora la sua comparsa poco tempo fa, mostrandoci anche l'interprete. Stavolta si prende quella luce sotto i riflettori che dicevamo sopra. Lo fa in una puntata che è anche e soprattutto una storia di origini per il personaggio. Il maiale del titolo non ha nulla a che fare con quelli della prima stagione, ma serve solo – lo scopriremo in conclusione – a introdurre la missione di Starr.

Prima di arrivare a questa rivelazione ne seguiamo un lungo addestramento, una faticosa selezione nella quale l'uomo riesce a cavarsela più che bene. Le soluzioni per le varie prove sono quasi sempre scontate per un personaggio che riusciamo a inquadrare fin dalla prima apparizione, ma sono anche soddisfacenti e appaganti. Fondamentalmente perché, lo capiamo da subito, non c'è alcun freno all'ambizione del personaggio. Starr, nazista mancato, immune al dolore, privo di sentimenti, è un uomo votato all'azione e al raggiungimento dello scopo. A differenza del Santo degli Assassini, con cui condivide qualcosa, è un personaggio meno brutale e più freddo.

La sua missione consiste nel proteggere il retaggio di Gesù Cristo sulla Terra, eliminando tutte le altre possibili manifestazioni mistiche. Di qui il collegamento con un maiale vietnamita, e di qui il collegamento con Jesse. La sfida è tutta rimandata alle prossime settimane. D'altra parte il settimo episodio di Preacher rifiuta – ed è una buona idea – di costruire una parentesi speciale dedicata interamente a Starr. Il trio dei protagonisti affronta a modo proprio la sconfitta del Santo. Jesse già cerca uno slancio in avanti, Cassidy è alle prese con i sensi di colpa, Tulip non riesce a liberarsi della paura per quanto accaduto.

Le situazioni non riescono a mascherare troppo bene la loro natura di mero riempitivo, e poco o nulla aggiungono a personaggi che conosciamo già. D'altra parte non sono nemmeno momenti spiacevoli, e anzi c'è un collegamento che non pensavamo di vedere con il gruppo di matti che si fa sparare per divertimento.

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